«Te lo scordi.»
Sentenzio, categorica, infilandomi il pigiama in segno di protesta. Stavolta non mi farò convincere.Sono stata torturata per tutto il pomeriggio dal racconto dell'uscita romantica della mia compagna di stanza, e ho dovuto mordermi la lingua un miliardo di volte per evitare di dirle la mia opinione sui baci al primo appuntamento e sull'amore a prima vista.
Sono anche stata contenta nel vedere tutto il suo entusiasmo, per me incomprensibile, ma non se ne parla che adesso io vada anche a fare la candela tra i due piccioncini.
Ho scoperto da Clarissa che anche il ragazzo che frequenta fa parte della band di Thomas, e la bionda vuole a tutti i costi trascinarmi nel posto in cui suoneranno stasera.Me la vedo già la scena, io che vengo abbandonata a mezzanotte dopo la loro esibizione mentre la bionda sparisce in qualche camerino con il rockettaro.
«Eddai Eli! Te lo chiedo per favore! Non posso andarci da sola, sembrerei una sfigata!»
Sbuffo, sedendomi sul letto e iniziando ad usare la strategia del silenzio sperando che questa ragazzina assillante la smetta di stressarmi.
«Elisa! Dai, ci divertiamo e prometto che ti sto attaccata tutto il tempo!»
«L'ho già sentita questa!»
«L'altra volta era diverso, ora stiamo praticamente insieme, devo presentartelo!»
«Ma sei seria? Lo conosci da un giorno Clarissa tieni i piedi per terra che se no cadi e ti sfracelli»
La ragazza alza gli occhi al cielo per la mia solita negatività, ignorando il mio consiglio e riprendendo a pregarmi come una bambina sedendosi vicino a me sul mio letto, pur sapendo quanto mi diano fastidio le invasioni del mio spazio personale.
«Ti prego ti giuro che se lo fai non ti chiedo mai più niente! Ti faccio il letto per una settimana! Ti porto la colazione in camera! Ti do la mia carta di credito!»
«Okay, basta, non vorrei che finissi sul lastrico»
La interrompo, cominciando ad essere divertita dalla sua disperazione. A cosa si riduce la gente per dei ragazzi qualsiasi.
Forse ho sempre preso il detto "il mare è pieno di pesci" troppo alla lettera, visto che ho finito per non acchiapparne mai nessuno, se non qualche pesce palla di passaggio.«Se serve a mettere fine alle tue lagne ci vengo, ma giuro che se mi lasci da sola come una cogliona io e te abbiamo chiuso.»
Chiarisco, sentendomi già preventivamente a disagio per l'ambiente chiassoso e pieno di gente con cui sarò costretta a scontrarmi.
La bionda lancia un gridolino di gioia e mi abbraccia con entusiasmo in un eccessivo sbalzo di affetto che io ricambio con fatica e imbarazzo. Nonostante ciò, mi fa piacere vederla felice.
«Ti adoro! Anzi, ti amo! Adesso prepariamoci che tra poco passa Damiano a prenderci, non vedo l'ora di presentarvi!»
Vorrei dirle che un mezzo incontro, se così si può chiamare, c'è già stato, ma non ho voglia né di smorzare il suo entusiasmo né di sforzarmi a parlare con una che mi ascolta solo quando vuole.
Questa ragazza è proprio un personaggio.
Inizia a corricchiare per tutta la stanza frugando tra armadio e valigia, per poi estrarre da quest'ultima un tubino nero con scollo vertiginoso da abbinare con dei tacchi alti e laccati.
Le stanno un incanto, e ammiro di lei come abbia la forza di essere così eccentrica indipendentemente dal luogo in cui si va: può essere un bar per ubriaconi come una cena di gala, lei sarà ugualmente elegante e impeccabile.Io al suo cospetto faccio una figura ridicola, ma sinceramente non sono una che si guarda troppo, cerca imperfezione anche dove non c'è e si fa paranoie sull'apparire.
Mi curo, mi preoccupo di star bene con me stessa, e lì finiscono tutti i problemi.Indosso un paio di pantaloncini in pelle e degli anfibi, con un top bianco infilato a fatica dentro la pelle attillata.
Libero i miei ricci che finiscono un po' dappertutto, poi mi trucco il giusto e passo un lucida labbra appiccicoso ma profumato.
Ovviamente sono pronta molto prima di Clarissa che tra la piastra e la parlantina che la contraddistingue sta raddoppiando il tempo di preparazione.Ho la voglia di uscire sotto i piedi e assolutamente nessun interesse nel farlo, vorrei solo che le lezioni iniziassero così almeno nei giorni infrasettimanali avrei più scuse per starmene rintanata nel mio lettuccio la sera.
Mentre mi sto guardando lo smalto scorticato sulle unghie delle mani, qualcuno bussa con decisione alla porta.
«Oddio! È lui! Ma io non sono ancora pronta! Apri!»
L'ansia di Clarissa si può percepire anche ad occhi chiusi e orecchie tappate, e non fa altro che aumentare la mia convinzione che questa serata sarà davvero imbarazzante.
Mi trascino fino alla porta, aprendola senza neanche chiedere "chi è", e ritrovando dietro ad essa il solito ragazzo moro.
Ha i capelli ingellati indietro e gli occhi truccati, è proprio un rockettaro squinternato.
Devo ammettere che ha il suo fascino, perlomeno Clarissa su questo ci ha visto bene.«Ciao»
Saluto, accompagnando con un sorriso tiratissimo il mio patetico tentativo di socializzazione.
Il ragazzo non se ne cura, mi rivolge un sorriso smagliante e mi fa un occhiolino, per poi guardare oltre le mie spalle alla ricerca di Clarissa.«Dam! Lei è Elisa. Elisa, Damiano.»
La bionda fa le presentazioni quasi urlando mentre si mette il mascara davanti allo specchio, e io spero che il moro stia zitto per non creare complicazioni.
«Sì, ce semo presentati ieri»
«Davvero? È fantastico! Eli perché non me l'hai detto?»Domanda Clarissa raggiungendoci sulla soglia, con tono allegro.
«Me ne sono scordata»Come sempre la mia compagna di stanza ha già smesso di ascoltarmi, e si è avvicinata a Damiano per poi lasciargli un bacio sulle labbra a cui lui risponde subito.
Storco le labbra, disgustata, prendendo la borsa e superandoli entrambi. Mi fa davvero ridere come si comportino come una coppia nonostante si conoscano da praticamente due minuti.
«Muovetevi per favore, se volevo guardare un porno me ne stavo a casa stasera»
Sbuffo, suscitando una risata nel moro che finalmente si scolla dalla bionda. Lei alza gli occhi al cielo, facendomi la linguaccia e dandomi della guastafeste.
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Lontano dal cuore|| Damiano David
FanficÈ difficile tenerti "lontano dagli occhi e lontano dal cuore", quando mi sei in mezzo ai piedi ogni secondo, e mi guardi con quegli occhi consapevoli del fatto che non potrò dimenticarti mai.