Ieri sera é stata una pessima idea andare alla festa, forse all'inizio é stata divertente ma quando poi ho visto Mirko e Cristina insieme volevo scappare. Cristina é bionda,alta,occhi azzurri, bel fisico..bella non come me, é una tipa che viene guardata dai ragazzi invece io no. Rossella stamattina mi ha chiesto di andare a cenare a casa sua, insieme a lei e i suoi genitori ed ho accettato e spero davvero non ci siano Mirko e Leo, ma ne dubito loro sono sempre in giro. Mi lavo, ma non so che mettere, dopo un po di tempo decido di indossare dei jeans neri di pelle, camicia di jeans, giacca di pelle e le dr martens, mi trucco un po e sono pronta. Arrivo davanti alla porta di Rossella sono le 20.15,puntuale, mi piace essere in orario, e suono.
Mi viene ad aprire Rossella salutandomi con un abbraccio
“Sere non ti dispiace vero se al posto dei miei genitori ceniamo con mio fratello e Mirko?Sai i miei genitori hanno avuto un problema a lavoro..” dice Rossella staccandosi dall'abbraccio
“Tranquilla non fa niente Ross.” come non fa niente?ma che dico mai. Voglio andarmene immediatamente, non voglio stare qui c'é Mirko. Potrei combinare qualche casino e farlo ridere di me. Ora mi sento anche brutta, fantastico.
Rossella mi fa vedere la sua casa, é fantastica, grandissima ci si può perdere qui dentro. Arriviamo davanti la porta drlla camera di suo fratello e la apre.
“Si bussa al mio paese cessa.” dice acido Leo, pensavo fosse più gentile nonostante il titolo che gli danno a scuola di "puttaniere".
“Voglio solo sapere che vuoi da mangiare, imbecille.” risponde la sorella, io ero ferma e zitta non mi vergognavo a parlare ma non sapevo se avrei dovuto parlare o no e se si cosa avrei dovuto dire.
Sento il rumore di una porta e mi giro per vedere Mirko, appogiato sulla porta. Era perfetto aveva dei jeans stretti sulle gambe, converse nere, una maglia bianca semplice e un giubotto nero. Ma la cosa più bella che aveva non erano i vestiti o il fisico, era il sorriso. Il suo magnifico sorriso, che da quando avevo visto al prima volta non era uscito dalla mia testa.
“Secondo me dovremmo ordinare delle pizze.” parla Mirko, bacchettando le dita sugli infissi della porta.
.........
“Che ne dite di vedere un film?” chiese Leo
“Sii,magari horror” risposi. Io adoro gli horror anche se ho un po di paura, li amo.
“Ma che devi fare ahahaha che poi ti terrorizzi e non dormi più bimba.” disse Mirko ridendo. Aaaaah che bello quando ride, ma vaffanculo mi ha appena offeso.
“E se fosse il contrario?” risposi acida.
“Io non ho paura di niente.” disse Mirko guardanomi con uno sguardo da sfida.
“Non ne sono poi così convinta ahah.” Risposi, lo odiavo ogni minuto di più.
“Piccola io non ho paura di niente, nemmeno di fare questo.” prese un bicchiere d'acqua e me lo lancia di sopra.
Mirko Trovato vuoi guerra e guerra sia.
“Manco io di fare questo..”. Dico e mi avvicino come per baciarlo ma gli mino uno schiaffo .
“Ragazzii calmaa.“ dice Leo, ridendo per il rossore sulla faccia dell'amico a causa della mia mano.
“Io ti ammazzoooo.” Urla infuriato Mirko, alzandosi dalla sedia per raggiungermi, mi metto a correre per non farmi prendere ma é troppo veloce. Mi prende e inizia a farmi il solletico.
“Basta ti pregoooo.” dico ridendo.
“Chiedimi scusa immediatamente e non ti permettere più nanerottola.” disse smettendola di farmi il solletico ma tenendomi le mani in modo che non potessi dargli un altro schiaffo.
“Mai.” dissi cercando di staccarmi da lui, tirando calci.
“E dammi un bacio.” disse Mirko indicandosi la bocca.
“No mi schifo di te.” dissi. Mirko non sai quanto avrei voluto baciarti in realtà, ma non posso per te non significherebbe niente invece per me si e molto.
“Giuro che prima che la serata finisca io ti bacerò.” disse sussurrandomi all'orecchio in modo che solo io potessi sentirlo.
“E tu resta convinto.” gli dissi anche io nell'orecchio, per poi staccarmi da lui e andarmene in cucina dagli altri.
.......
“Ho sceltooo, vediamo un film horror.” disse Rossella, scegliendo tra i tanti film che c'erano. Alla fine ne scelse uno molto pauroso, ma devo sopportare la paura perché non devo farmi vedere devole davanti Mirko.
“Se hai paura Piccola puoi stringerti a me ahahahaha.” disse Mirko con una finta faccia premurosa per poi scoppiare in una bellissima risata.
“Tranquillo non ho paura.” Dissi convinta, se qualcuno avrebbe dovuto avere paura per primo non sarei mica stata io.
“E bastaa ora, nessuno di voi ha pura guardate questo film in silenzio.” Ci rimproverò Leo.
Guardammo il film, io e Mirko eravamo messi ai lati opposti per non parlarci ma non potevo fare a meno di guardarlo quando avevo paura e lui se ne accorgeva e mi sorrideva come a dire 'sto vincendo io'.
......
“Che ne dici se rimani a dormire qui Sere?” mi chiese Rossella.
“Noo, Rossella meglio di no e poi creo solo disturbo.” Dissi non volevo rimanere in quella casa se ci fosse stato anche Mirko. Non se ne parlava, avremmo litigato per tutta la sera.
“Eddaii rimane anche Mirko.” disse con una faccia da cucciola per cercare di convincermi.
“Sì un bel pigiama party, scordatelo.” Si intromise Mirko , facendo una faccia annoiata.
“Vabbe io vado ciao Ro, ciao Leo, ciao Mirko.” dissi mettendomi la giacca per uscire.
“Ti accompagno e ne approfitto per funare.” disse Mirko raggiungendomi. L'unica cosa di cui sono grata e che la mia casa sia di fronte così non devo passare molto tempo con lui.
Uscimmo dalla porta, faceva freddo molto freddo.
“Hai freddo?” Mi chiese.
“No ma che dici, fa così caldo.” risposi sarcastica, che domande idiote.
All'improvviso fece un gesto che non mi sarei mai aspettata, si tolse il giubotto e me lo mise. Mi fermo in mezzo alla strada e me lo abbottonò coprendomi bene il collo. Il suo profumo mi invase le narici, era meraviglioso. Tutto di lui era meraviglioso.
“Così non ti ammali Piccola.” Disse per poi riprendere a camminare.
“Sei meglio quando sei così.” Dissi sorridente.
“Così come?”
“Così non stronzo.”
“Aah ahahaha bhe siamo arrivati...Buonanotte Piccola.” Non mi ero nemmeno accorta di essere arrivati a casa, anche se é vicina a quella di Rossella.
“Buonanotte.” Mi stampò un bacio nella guancia e fece per andarsene quando a un tratto si girò e iniziò a camminare velocemente verso di me.
Mi prese dai fianchi e mi sbatté contro la porta e mi baciò. Un bacio lento e passionale, che non avrei voluto finisse. Aspettavo tanto questo momento, questo bacio e non avrei mai creduto fosse oggi.
Si staccò da me, i nostri respiri erano irregolari e non riuscivamo a parlare.
“É dalla prima volta che ti ho visto che volevo baciarti.” disse accarezzandomi la guancia, queste continuavano piano piano ad arrossirsi sempre di più lo potevo senitre. Non sapevo che dire, non riuscivo a fare altro che guardarlo dritto negli occhi, quegli occhi marroni pieni di fascino anche se così comuni.
“Ehm..bhe..non..” Cercai di dire ma mi bloccò.
“Scusami, buonanotte.” disse andandosene via.
“Notte..”
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The bet
FanfictionTutto iniziò quando a mio padre venne offerto un lavoro a Pomezia...