Capitolo 2

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Il torneo era finito, avevo vinto, invece, Beth era arrivata seconda.

Avevo inoltre legato molto con lei, tanto da iniziare a viaggiare insieme a lei e sua madre Alma.

Già, insomma, viaggiare soli era davvero triste.

Erano passate esattamente due settimane, ed eravamo diretti a Las Vegas, per un altro torneo, dove eravamo entrambe invitate.

Che dire, l'hotel era davvero fantastico.

Due enormi scalinate portavano al piano superiore, dove vi erano i diversi partecipanti del torneo.

Era tutto stato organizzato per il meglio, a partire dai tavoli, dove sopra vi erano poste le diverse scacchiere.

???: "per la miseria! sei davvero tu?" un ragazzo si rivolse a Beth.

Beth: "heyy! ci si rivede!" gli gridò. "Y/n, lui è Jacob"

Jacob: "un attimo, sei la figlia di Borgov, giusto?"

Y/n: "in persona" feci un inchino scherzoso.

Beth: "e tu che ci fai qui? partecipi al torneo?"

Jacob: "no, Chest review mi ha chiesto di fargli un articolo. Ed in tutta onestà, ti aspettavo anche l'anno scorso" mi guardò.

Già, avrei dovuto esserci, ma avevo avuto dei piccoli imprevisti.

Y/n: "piccoli imprevisti"

Jacob: "e a te, Beth? ancora ti manca di giocare a livello mondiale con i veri campioni?"

Beth: "Y/n mi sta insegnando il russo"

Jacob: "oh, bella mossa"

Y/n: "modestamente, lo so"

Jacob: "potrei scrivere della vostra amicizia su un mio articolo. Vi va?"

Beth: "si, certo! insomma, se ti fa piacere.."

Si vedeva, a Beth piaceva.

Jacob: "perfetto, andiamo in camera così vi faccio degli scatti?"

Annuimmo e lo seguimmo in camera.

Aveva una scacchiera poggiata sul letto.

Jacob: "mettetevi vicino la scacchiera"

Io e Beth ci mettemmo d'accordo, e decidemmo di fare una faccia buffa, poi, tornammo serie.

Una volta che Jacob finì, c'è le mostrò tutte.

Jacob: "credo proprio che userò questa, rappresenta a pieno la vostra amicizia" prese proprio quella con le facce buffe.

______

Si era fatta sera, ed io, passeggiando, avevo adocchiato Benny Watts con altre persone.

Avevo avuto più informazioni su di lui.

Beth: "Benny Watts, eh?"

Y/n: "è carino, ma non so. Nessuna sconfitta e 1 patta. È sempre circondato da persone"

Beth: "è il campione degli stati uniti, è normale"

Y/n: "qualcuno dice che sia il miglior giocatore di scacchi dai tempi di Murphy, sai, ho letto la sua partita a Copenaghen, una patta, contro Idolf, nel 1948, quindi Benny aveva soltanto 8 anni. Comunque, lui non mi spaventa"

Beth: "già, ti piace e basta"

Y/n: "ma che stai dicendo, Beth"

Beth: "io dico che ti piace"

Y/n: "senti, sono molto stressata, vado a prendere un drink e ti raggiungo in camera"

Beth si allontanò, e io scesi al piano di sotto, fino ad arrivare al bar.

Y/n: "un Wisky, per favore"

Benny: "due!" si avvicinò di fretta.

Y/n: "mio dio, che ci fai qui?"

Benny: "ti ho cercato ovunque, dovevo vederti"

Y/n: "e come mai sentivi questo strano bisogno di vedermi?"

Benny: "domani ci batteremo, no?"

Y/n: "si, e quindi?"

Benny: "ti sei esercitata?"

Y/n: "sai con chi stai parlando, biondino?"

Benny: "una bella ragazza dai capelli c/c (?)"

Okay, mi ha fottuto.

Feci una piccola risata.

Y/n: "a domani, Benny"

Benny: "te ne vai di già?"

Y/n: "ho bisogno di dormire"
_____

*il giorno dopo*

Io e Benny avevamo da poco iniziato a giocare.

Riflettei bene prima di muovere qualsiasi pezzo, e molte persone ci stavano guardano.

Credevo che avesse capito il mio piano, credevo che sentisse il mio battito e sentisse quanto avevo paura.

Aveva tempo per ragionare, ma ha preso il pezzo come avevo pianificato.

Ero arrivata con un punteggio perfetto, ma niente.

Volevo infierire su di lui, volevo mostrare a quel cazzo di pirata che potevo batterlo anche giocando di testa mia.

Quando prese il mio pedone centrale, il mio protetto, colui che ha tenuto la donna in un angolo per tutta la partita, stentavo a crederci.

Ha forzato il cambio delle donne, non potevo crederci.

Ma poi ho capito cosa significasse.

Senza il pedone ero indifesa contro uno scacco matto di torre e alfiere perché l'alfiere aveva la diagonale aperta.

Potevo difendere il mio cavallo muovendo avanti una delle due torri, ma non sarebbe durata a lungo.

Perché il suo cazzo di cavallo dall'aria innocente avrebbe bloccato la fuga del mio re.

Più mi guardava più mi sentivo spaesata.

Era la tipologia di cose che facevo io agli altri, ed adesso stava accadendo proprio a me.

Non l'ho proprio vista, stavo pensando ai pedoni doppiati.

Mi serviva una contro minaccia, una mossa che lo costringesse a fermarsi, ma non c'era.

Sono stata mezz'ora a studiare la scacchiera, ed ho capito soltanto che la mossa di Benny era inappuntabile.

Ho pensato di potermela cavare con dei cambi, ma lui è stato troppo attento.

Io ritiravo e lui attaccava.

Sembrava un incubo, volevo gridare.

Non mi restava che abbandonare.

Gli porsi la mia mano, un po' esitando.

Benny: "partita dura" la strinse.

Tutti si misero ad applaudire, io, invece, cercavo ancora di capire cosa avessi sbagliato.

La figlia di Borgov. ~Benny watts x readerDove le storie prendono vita. Scoprilo ora