Capitolo 20

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-aprite questa cosa! ADESSO!- stava gridando a squarciagola Rowan cercando anche di dare spintoni alle sbarre. Erano passati due giorni da quando aveva fatto quel strano patto con Walter. Lui aveva fatto il suo e tutto sarebbe andato per il verso giusto se solo Rowan non avesse avvertito chiaramente le urla che rimbombavano per tutto il castello. Erano sotto attacco, probabilmente di Gale, e lui voleva aiutare. Ed era anche completamente terrorizzato dalla remota possibilità che Skyler potesse rimanere ferito nello scontro. -APRITE- gridò ancora il biondo quasi con le lacrime agli occhi.

-cos'hai? Non è il momento adatto- disse Walter che era arrivato trafelato nelle prigioni solo perché era stato avvisato dai soldati di quello che stava facendo Ro.

-cosa sta succedendo?- chiese invece il biondo che aveva leggermente ripreso un colorito naturale.

-ci attaccano, mi pare ovvio-

-apri. Voglio aiutare- disse invece Rowan convinto delle sue parole.

-non se ne parla-

-posso farlo! Ti prego, poi potrete risbattermi qua dentro, uccidermi o fare quello che volete ma permettetemi di aiutarvi!- supplicò ancora Rowan. Non se ne sarebbe stato con le mani in mano mentre un altro regno veniva attaccato da Gale o da chi per lui.

-non posso...- le parole di Walter gli morirono in gola quando Ro gli sfilò la spada che teneva attaccata alla vita e trafisse qualcuno dietro di lui. Walter si girò notando che il biondo gli aveva appena salvato la vita.

-ti prego! Prometto che farò il bravo- tentò ancora Rowan che stingeva forte la spada che aveva in mano fino a far sbiancare le nocche.

-e va bene. Ma mi stai incollato- permise Walter prendendo le chiavi che erano appese a una delle pareti delle prigioni per poi aprire la cella facendo uscire il biondo. Biondo che gli riporse la spada prima di prendere quella dell'uomo che aveva appena ucciso.

Rowan soppesò la spada trovandola leggermente pesante e sbilanciata per i suoi gusti, ma se la sarebbe fatta andare bene lo stesso. Voleva raggiungere il prima possibile Skyler e accertassi che stesse bene.

-andiamo- disse Walter indicando al ragazzo di camminargli davanti in quel tratto stretto. Di certo non voleva perderlo di vista nemmeno un secondo. Non si fidava ancora del tutto del biondo.

-dov'è Skyler?- chiese Rowan mentre saliva velocemente ignorando completamente il fatto che fino a pochi giorni prima non stava mangiando niente.

-il re sta combattendo.-

-andiamo da lui allora- disse convinto Rowan uscendo di corsa dal cunicolo e per non si sa quale grazie riuscì in tempo a schivare un fendente proveniente dalla sua destra. Con gli stessi riflessi di chi si era allenato anni fece passare la spada dalla mano destra a quella sinistra per poi tranciare il braccio che aveva provato a farlo fuori. L'uomo di Gale, lo aveva riconosciuto per via della divisa che indossava, urlò per il dolore guardandolo sconvolto. Rowan lo guardò a sua volta prima di prendere l'altra spada che era caduta e camminare verso Skyler come se nulla fosse. Infondo era sempre stato abituato a combattere con due spade e preferiva continuare a farlo.

-due spade?- gli chiese Walter raggiungendolo e osservandolo attentamente. Aveva visto perfettamente quello che aveva fatto il ragazzo per schiavare il colpo che lo avrebbe sicuramente decapitato e quelle mosse non erano di uno che non sapeva usare la spada.

-si, mi trovo meglio. Dov'è Skyler?- chiese Rowan guardandosi intorno. I corridoi sembravano quasi deserti e sarebbe sembrato anche un giorno normale se sono riversi ai lati dei vari corridoi che stavano attraversando non si trovassero corpi esamini riversi a terra con tante di pozze di sangue.

-immagino nella sala del trono- rispose alla domanda Walter. Non che si fidasse molto del biondo e non era nemmeno sicuro di aver fatto la scelta giusta a liberarlo dalla prigionia, Skyler di certo non ne sarebbe stato contento. Ora però il danno era fatto e doveva solamente aspettare che tutto quel macello finisse finalmente.

Rowan se possibile accelerò il passo per arrivare il prima possibile nella sala del trono anche se già sentiva le sue braccia dolere. Quelle spade pesavano troppo e lui non era più abituato a portarle.

Arrivato davanti alla sala del trono ci si fiondò dentro, la porta era spalancata, e una volta quasi al centro cercò il suo Skyler con lo sguardo parando di tanto in tanto colpi diretti a lui. Dopo aver individuato il suo bellissimo principe che stava combattendo furiosamente contro due soldati Rowan si guardò intorno in cerca di Gale. Ma l'uomo non era li e il biondo non riusciva a capire se fosse un bene o un male la sua assenza. Rowan decise che ci avrebbe pensato in seguito e corse in direzione di Skyler ignorando volutamente le grida di Walter che gli intimava di non allontanarsi da lui. Ma Rowan doveva aiutare il suo bel moro, non poteva vederlo combattere contro due persone contemporaneamente.

Skyler parò il colpo di uno dei suoi due assalitori e si stava voltando per parare anche il secondo ma quel colpo venne intercettato da qualcun altro. Da un ragazzo dai lunghissimi capelli biondo che si mise a combattere subito dopo contro uno dei suoi assalitori.

-che ci fai qui?- gridò Skyler sconvolto mentre abbatteva definitivamente il soldato che aveva difronte mentre Rowan faceva lo stesso.

-non potevo permettere che ti attaccassero senza fare niente- rispose invece Rowan voltandosi verso il moro e osservandolo attentamente. A Skyler gli morì il fiato in gola alla vista del suo Ro e non solo perché era ancora follemente innamorato del biondo ma anche perché vedeva chiaramente i segni del digiuno che il ragazzo aveva compiuto in prigione nonostante Walter lo avesse rassicurato dicendogli che era riuscito a farlo mangiare nuovamente.

-questo non giustifica la tua presenza qui, sei un nemico-

-no, non sono tuo...SKYLER- gridò il ragazzo con gli occhi ambra sgranati. Skyler non fece in tempo a girarsi per capire cosa stesse succedendo che si ritrovò scaraventato a terra dal suo Ro. Il moro ci mise un po' per riprendersi e alzare lo sguardo sul biondo pronto a chiedergli cosa avesse in mente, ma si pietrificò.

Ro, il suo bellissimo Ro, era stato trapassato da parte a parte da una spada, una spada che senza dubbio era diretta a lui.

Lo scorpione del desertoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora