Capitolo 13

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La proiezione del film e l'evento in sè proseguivano con calma, la polizia aveva deciso di appostarsi all'esterno della struttura mentre Yoongi aveva avvisato Jin e Namjoon della situazione.
Durante i ringraziamenti finali i vari attori, produttori e membri si erano riuniti sul palco per poter mostrare ai fan la loro gratitudine.
Le cose sembravano andare bene e così, tutta la comitiva si spostò in un edificio riservato per poter festeggiare e Yoongi non potè che essere in tensione tutto il tempo mentre Jin e Namjoon li raggiungevano come ospiti suoi.
-Yoongi... va tutto bene tranquillo!- disse Taehyung sorridendogli mentre della musica veniva messa a volume alto riecheggiando fra le mura mentre il maggiore sembrava non riuscire a godersi la serata.
Taehyung gli diede un bacio sulla guancia per cercare di tranquillizzarlo e parve riuscirci, così lo trascinò in giro a chiacchierare con i vari ospiti e bere champagne.
Dopo un'ora di socializzazione, tempo che parve infinito al maggiore, decisero di sedersi su un piccolo divano.
-Yoongi, cerca di goderti la serata... non mi piace vederti così. Se è per me, posso tornare a casa e chiudermi dentro ma voglio che tu ti goda questo tuo momento sotto i riflettori.- disse il minore sospirando dopo qualche minuto passato in silenzio accanto all'altro.
-Non ti perderò di vista nemmeno al bagno. Non sappiamo quel folle quando e come apparirà...- rispose il maggiore con serietà mettendo la sua mano sulla coscia dell'altro e guardandolo negli occhi.
-Non mi succederà nulla... sta' tranquillo. E poi è pieno di polizia fuori. Se qualcuno armato fosse entrato se ne sarebbero accorti non credi?- disse il minore alzando un sopracciglio.
Taehyung aveva paura quella sera, sin da prima del messaggio una sensazione di angoscia lo aveva pervaso ma non ci aveva dato alcuna importanza, quella doveva essere la serata di Yoongi e non voleva farsi abbattere.
Si alzò all'improvviso e portò Yoongi con sè in mezzo ad alcune persone che ballavano sulle note di una canzone lenta che stava scemando.
Abbracciò il suo ragazzo per la vita, gli posò il capo sulla spalla e lasciò un dolce baso alla base del collo prima di sussurrargli -Almeno balla con me.-.
E Yoongi, nonostante non fosse amante della danza, si ritrovò a stringere il ragazzo a sua volta, inspirò il suo profumo e iniziò a muoversi sulle note della melodia che aveva prodotto per il film.
I due si dondolarono insieme per minuti infiniti, si isolarono dal contesto fingendo di essere le uniche due persone vive sulla terra.
Dopotutto non avevano bisogno che l'uno dell'altro perchè si amavano, nei piccoli gesti, nelle parole non dette, nelle discussioni e nei silenzi. 
Lo sapevano entrambi di amarsi, troppo presi a fingere che non fosse così ma entrambi consapevoli delle capriole dei loro cuori, dei battiti persi dopo i sorrisi, della sensazione di appagamento delle loro anime quando facevano l'amore.
E in quel momento, stretti così, sotto le luci accompagnati dalla musica, si guardarono negli occhi per un istante, si sorrisero e gli parve di star facendo l'amore. Ma non in modo fisico, non nella fusione di due corpi, ma nelle loro anime.
Queste, sembravano essere sospese in un luogo indefinito oltre lo spazio e non volevano che la loro gemella per poter essere complete.
Taehyung si abbassò per baciare le labbra del suo compagno, la musica continuava a riecheggiare in sottofondo. Quando le toccò con le proprie, Yoongi non potè che schiuderle e accogliere il muscolo caldo dell'altro nella propria bocca mentre una mano si chiudeva intorno al volto dell'altro.
Si baciarono lentamente, entrambi consapevoli ed incuranti di chi, intorno, scattava foto e video perchè che fuori il mondo sapesse della loro storia, del loro amore, a loro stava bene.
Continuaro per interminabili momenti finchè, Yoongi morse il labbro inferiore del minore che si lasciò andare ad un piccolo lamento.
Un urlo li fece separare e nello scostarsi, il maggiore, vide la faccia dell'altro sbiancare. Si guardò intorno confuso e poi sentì una sensazione di umidiccio dove la sua mano teneva la vita dell'altro: era sangue.
-Taehyung?- chiese all'altro impallidendo.
-Yoongi...- rispose impanicato e, mentre si guardavano in volto, il minore balzò in avanti.
Un ragazzino magrolino spuntò da dietro Taehyung, capelli bianchi come la neve, occhi scuri e lentiggini aveva in mano un coltello coperto del sangue del primo.
Yoongi si gelò sul posto guardando quel piccolo essere mentre il suo ragazzo si accasciava su se stesso cadendo a terra visto che la presa del maggiore era praticamente inesistente.
Jin e Namjoon corsero incontro ai tre, la musica venne spenta all'improvviso mentre l'ultima cosa che Taehyung vide fu il ragazzino prendere il coltello, ancora sporco del suo sangue, e infilarselo nella cassa toracica.
-Ti amo Taehyung. Ora saremo insieme per sempre.- disse e svenne.
Yoongi cadde vicino al suo ragazzo, gli prese la mano e urlò squarciando il silenzio mentre copiose lacrime rigavano il suo volto.
Sul pavimento, i due corpi bianchi perdevano grandi quantitativi di sangue: quello di Taehyung era circondato dal suo ragazzo che piangeva mentre gli accarezzava il volto pallido, suo fratello che disperato sperava in un miracolo e quello di suo marito che lo teneva nelle spalle.
Fortunatamente qualcuno, nessuno sa chi, aveva chiamato l'ambulanza appena aveva sentito le urla e i paramedici entrarono correndo prendendo i due corpi e cercando di tamponare entrambe le ferite e diminuire le perdite di sangue.
Mentre i due furono trasferiti nell'immediato all'ospedale di Seoul per essere operati, Jin e Namjoon avevano dovuto parlare con la polizia prima di trascinare Yoongi con loro mentre lo shock lo stava rendendo vuoto.
Era tutto ovattato intorno al povero rapper che sentiva il proprio cuore rompersi in milioni di piccoli pezzi mentre l'amore della sua vita era sull'orlo del precipizio e tutto era successo davanti ai suoi occhi.
I tre si ritrovarono seduti in una sala d'attesa mentre il povero Taehyung veniva portato in sala operatoria.

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