Capitolo 6

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Nella serata di Capodanno, mentre tutti continuavano a bere nel salotto di Jin, Jimin e Jungkook avevano deciso di appartarsi nella stanza che lo stesso padrone di casa gli aveva offerto per la notte.
Mancava poco a mezzanotte e i due non riuscivano a smettere di guardarsi come se fossero pronti a divorarsi.
Jungkook chiuse la porta, si avvicinò a Jimin e provò a baciarlo ma questo si sottrasse, gli sorrise e gli disse di sedersi sul letto.
Anche se con un piccolo broncio, il moro si fidava del fidanzato e non vedeva l'ora di scoprire il motivo dietro il suo comportamento.
Quando il ragazzo con il braccio tatuato si sedette, il più basso si spogliò e svelò la sua sorpresa: Jimin aveva indossato un reggicalze rosso, un perizoma di pizzo e anche delle calze a rete dello stesso colore.
-Il rosso porta bene, dicono.- ghignò Jimin, poi fece una piroetta su se stesso e si sedette in ginocchio davanti al fidanzato.
-Sai sempre come sorprendermi, chimmy.- disse Jungkook mentre l'altro gli aprì la cerniera e ne estrasse il membro semiturgido. Gli sfilò la maglia e gli baciò il collo partendo da sotto la mandibola, poi gli fece un succhiotto sulla clavicola ed utilizzò la punta della lingua per delineare i muscoli del petto e dello stomaco di Jungkook. Arrivato agli addominali, dove iniziava la peluria scura inguinale, il tatuato gli mise una mano tra i capelli e posizionò la testa del suo fidanzato davanti alla sua erezione gonfia e venosa.
-Succhiamelo, come piace a me.- l'altro ghignò e iniziò a succhiare con vigore, facendo si che le guance si stringessero quanto più possibile intorno al suo pene.
-Cazzo Jimin, se continui così non reggo ancora molto.- ansimò Jungkook poco dopo e lo scostò, si alzò dal letto mentre l'altro usava il braccio per eliminare le tracce di saliva che gli colavano dalle labbra.
-Jungoogie... prenimi.- disse quando si fu alzato e l'altro non attese oltre. Si tolse in un unico movimento i pantaloni e le mutande e gettò il fidanzato sul letto mettendolo gattoni.
-Sei solo mio Jiminie...- gli disse e lo penetrò dopo aver scostato il filo del perizoma.
Jungkook amava vedere il lato più perverso del suo ragazzo, sopratutto se poi gli si presentava in quelle condizioni e gli faceva avere erezioni continue che gli faceva passare con maestria.
Lo penetrava con forza da dietro, e dai gemiti che l'altro faceva, Jungkook sarebbe potuto venire anche senza continuare ma, se c'era una cosa che il moro aveva scoperto di amare, era guardare il proprio fidanzato venire scosso dai tremiti di piacere mentre gemeva il suo nome come una cantilena.
Sapeva che entrambi erano vicini e uscì dall'antro caldo del suo ragazzo, lo girò e mentre entrami ansimavano lo penetrò nuovamente. Fece l'amore con il suo ragazzo penetrandolo ad un ritmo tutto loro, lo accarezzava e si lasciava accarezzare e ogni tanto lo baciava, a ricordargli quanto lo amava.
Jimin aveva le cosce muscolose avvolte nelle calze e le aveva avvolte intorno ai fianchi del suo ragazzo e gli andava anche incontro con il bacino.
Ogni minimo suono e movimento che Jungkook faceva, lasciava Jimin senza fiato, soprattuto ora che aveva i capelli più lunghi, i quali gli ricadevano disordinatamente sugli occhi dandogli l'aria da bello e dannato.
Vennero quasi contemporaneamente, prima Jungkook e poi Jimin, e si guardorono come se non si fossero mai visti prima in quelle condizioni.
RIpresero a respirare con normalità, si rivestirono mentre si guardavano sorridenti e poi scesero di nuovo dagli altri, mano nella mano.
-Sei tutta la mia vita, Park Jimin.- gli sussurrò Jungkook all'orecchio, poi lo guardò negli occhi e gli mimò con le labbra un dolce"ti amo".
-Ti amo.- gli rispose poi mentre si accomodavano sul divano accanto agli altri.
Mezzanotte arrivò e tutti si fecero gli auguri sorridendo, brindando e sperando nelle migliori cose per l'anno successivo e poi, come per magia, l'alcool fece effetto e tutti iniziarono a sparire nelle proprie camere.
Namjoon e Jin si ritirarono in camera loro, il secondo era già pronto a mettersi a letto quando l'altro lo attirò a sé -Non penso proprio che andrai a dormire... ho visto cosa indossi sotto.- sussurrò con voce roca il primo.
Jin si girò fra le sue braccia ma non ebbe tempo di parlare che Namjoon lo baciò e lo trascinò a letto, pronto a fare l'amore con il marito per tutta la notte e sussurrargli dolci sciocchezze che esprimevano solo in minima parte quanto amasse l'altro.
E jin lo avrebbe lasciato fare poichè amava il marito, le sue mani , i suoi baci e il modo in cui lo faceva e come riusciva a farlo sentire amato anche quando facevano l'amore in modo non convenzionale e Namjoon usciva tutta la sua parte più perversa.
Hoseok decise che non sarebbe rimasto lì e si fece accompagnare a casa da Yoongi e Taehyung.
Quando gli ultimi due rientrarono, si diressero nelle rispettive stanze, scambiandosi una buonanotte impacciata.
Taehyung controllò che il cucciolo avesse mangiato e bevuto, poi si stese a letto e tirò un sospiro di sollievo. Nessuno dei loro amici aveva notato niente fra lui e Yoongi e ne fu grato, ma al tempo stesso voleva davvero tanto che l'altro gli dedicasse qualche attenzione in più, dopotutto era Capodanno.
Come se gli avesse letto nel pensiero, Yoongi sbucò dalla porta della camera di Taehyung e gli sorrise, poi gli si avvicinò e si stese accanto a lui.
Taehyung accese la televisione per compagnia, Yoongi lo voltò verso di sè e gli accarezzò dolcemente il volto con il dorso della mano facendogli venire le solite farfalle alle quali nessuno dei due si sarebbe mai abituato.
-Posso baciarti? - chiese il più grande e l'altro ne rimase sorpreso. Yoongi era davvero cresciuto, maturato e questa era una delle tante conferme che l'altro cercava. Ciò però non voleva significare che Taehyung gli si sarebbe concesso, anzi. Voleva continuare a tastare il territorio anche se il suo corpo diceva altro, voleva altro, necessitava altro.
Gli fece solo un cenno del capo e l'altro non perse tempo e si sedette, facendolo poi mettere a cavalcioni su di sé.
Un bacio a stampo, poi un altro, e un altro, le mani grandi di Yoongi accarezzavano le braccia e la schiena dell'altro con dolcezza e questo si lasciava toccare ma voleva di più.
Fu il più alto ad approfondire il loro contatto, perché non c'era cosa che amasse di più del sapore di Yoongi, del suo odore nel naso e il suo sorriso.
Gli passò le mani nei capelli mentre continuava a baciarlo con così tanta passione ed intensità fino a quando entrambi si ritrovarono a mugugnare nei baci e far scontrare i propri bacini.
-Tae... Dovremmo fermarci - iniziò il più grande e vide della delusione negli occhi del suo amato, e poi riprese mentre questo metteva il broncio - abbiamo deciso di andarci piano e se fai così, non riuscirò a trattenermi e rovinerò tutto di nuovo. Non voglio perderti. - gli sorrise.
Il cuore di Tae perse un battito, poi due notando lo sguardo impanicato dell'altro. Lo baciò nuovamente prima di staccarsi e ghignargli.
-Però è capodanno... Potremmo festeggiare in qualche altro modo, no? - propose titubante sperando in una risposta positiva e sentendo l'erezione fargli male.
-Cosa proponi? - chiese curioso Yoongi il quale si era già convinto a farsi una doccia lunga e fredda.
-Potremmo replicare quella notte di tanto tempo fa... - sussurrò il più piccolo guardandolo in modo seducente e leccandosi le labbra.
Yoongi lo baciò e non ci pensò due volta a slacciarsi la patta dei pantaloni per iniziare a masturbarsi mentre guardava il ragazzo toccarsi nello stesso modo.
Forse l'assenza, la chimica e l'alcool gli erano saliti in testa ma entrambi avevano amato toccarsi guardandosi, beandosi l'uno della figura dell'altro.
Yoongi si perdeva a guarda il viso contorto dal piacere del suo ragazzo e i suoi gemiti non facevano che incrementare il piacere.
Per taehyung era lo stesso, in più si metteva che le mani di Yoongi erano la sua ossessione insieme al modo in cui le vene apparivano contrastando la pelle bianca.
Quando entrambi vennero, proprio come Yoongi ricordava, taehyung si addormentò immediatamente intenerendolo.
Gli stampò un bacio, gli accarezzò una guancia e infine lo strinse fra le sue braccia prima di addormentarsi.

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