☀️12 - Blu cobalto✒ (Sole/Oliver)

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Sole

Chissà se Oliver riuscirà ad arrivare a Vinci. È evidente che quel ragazzo non abbia mai viaggiato nella sua vita, ma non posso farmene carico, è un adulto, anzi, un uomo vissuto come ha tenuto a precisare perciò è bene che smetta di preoccuparmene. Se non si perde per la campagna fiorentina, lo ritroverò stasera al B&B. Non vedo l'ora di gustarmi la sua espressione sorpresa!

"Sole!" sento gridare all'improvviso. Riconoscerei quella voce tra mille. È Mia, il mio amore piccolo! Mi metto a correre verso di lei, tentando di non travolgere i poveri malcapitati che stanno camminando sulla mia stessa strada, fino a quando non arrivo dinanzi alla mia cuginetta. Quanto mi è mancata! In soli sei mesi la mia piccina è diventata una ragazzina!

"Sei venuta davvero!" mormora, scoppiando a piangere prima di saltarmi in braccio.

"Avevi dubbi? Sono qui e non me ne vado, Tesoro mio!" le dico riempiendole di baci a schiocco il visino lentigginoso.

Alzo lo sguardo e noto Fynn che mi osserva felice.

"Il mio koala è tornato a casa!" esclama, sollevandomi da terra con un braccio.

In un attimo mi arrampico sulla sua schiena come ho sempre fatto da quando ne ho memoria, mentre Mia ci saltella vicino. Non ci sono parole per descrivere quanto adori quest'uomo. Da quando sono nata ha fatto parte della mia vita, ben prima che sposasse mia zia Lucrezia; da lui ho imparato come costruire un pollaio, tutte le peggiori parolacce in inglese e in italiano, a guidare in retromarcia su per le colline e ad appassionarmi ai viaggi avventurosi, come quelli intrapresi insieme per le lande selvagge della Nuova Zelanda, suo paese natìo.

Tuttavia l'insegnamento più grande che mi ha impartito è stato comprendere il potere della leggerezza, ingrediente essenziale per affrontare anche i momenti più difficili, e Dio solo sa quanti ne abbiamo avuti negli ultimi cinque anni.

"Allora, com'è andato il volo? Al casale non stanno più nella pelle, non vedono l'ora di vederti!"

"È stato strano, ho conosciuto un buffo americano che ha avuto attacchi di panico a ripetizione. L'ho dovuto assistere per evitare che vomitasse anche l'anima sugli altri passeggeri" gli racconto, sogghignando ancora al ricordo dello sguardo impaurito di Oliver al primo vuoto d'aria.

"Deve essere stato un incubo!" esclama Mia.

"In realtà... è stato divertente. L'ho usato persino come cavia per una delle nuove pastiglie di Niti!"

"Ci manca un buon avvocato penalista in famiglia, credo che prima o poi ne avremo bisogno, con te e i tuoi cugini!" ridacchia Fynn mentre carica i miei bagagli nel retro della jeep. Aspetto che Mia salga e mi avvicino a lui per sapere come stia Nicole.

"Finge che vada tutto bene per non farci preoccupare. Puoi immaginarti come abbia reagito lui" mi dice chiudendo il portellone. Il cuore mi si stringe al solo pensiero. Il lui a cui si riferisce Fynn è mio Zio Luca che, alla morte dei miei genitori, ha rinunciato a tutto per farmi da padre quando aveva solo ventitré anni e un futuro brillante davanti. È un uomo meraviglioso, con un attaccamento viscerale verso la nostra famiglia.

Fynn mi lancia le chiavi della sua jeep. "Vediamo se sai ancora guidare come ti ho insegnato io!"

Non me lo faccio ripetere oltre; salto al posto di guida, aggiusto lo specchietto e osservo Mia. Finalmente sul suo viso compare il sorriso che da tanto aspettavo di vedere. Sto per uscire dal parcheggio dell'aeroporto quando noto Oliver alla fermata dell'autobus, intento a controllare gli orari.

"Ragazzi, vedete quel tizio con l'aria smarrita?"

"Intendi il lillipuziano con gli occhiali scuri?

"Sì, proprio lui!" scoppio a ridere. Per Fynn chiunque sia sotto il metro e ottanta è uno gnomo. "È l'americano di cui vi ho parlato. Ho scoperto in aereo che ha una prenotazione a La vite di Bacco, ma non gli ho detto che il B&B è nostro."

IL SILENZIO DEI RICORDIDove le storie prendono vita. Scoprilo ora