Felix parcheggiò l'auto difronte al negozio di abiti nel quale sua madre lo aspettava. Spense il motore, si slacciò la cintura ma non scese. Rimase fermo a fissare la strada davanti a sé chiedendosi come si fosse ritrovato in una situazione simile.
La sua vita, fino a due anni prima, sembrava essere molto tranquilla e il giovane la viveva a pieno, godendosi la sua giovinezza. Aveva i suoi tre amici con il quale passava la maggior parte del tempo, nonostante il lavoro di ognuno li tenesse molto impegnati. Aeva una casa tutta sua, un buono stipendio, sogni da realizzare e grandi aspettative per il suo futuro, aspettative che furono spente dalla decisione dei suoi genitori.
Benché sapessero dell'omosessualità del loro primogenito avevano comunque deciso che per il suo bene avrebbe sposato la figlia del boss di suo padre.
Cazzate.
L'unico motivo per il quale avevano preso quella decisione erano i soldi che avrebbero ricevuto grazie alla promozione che sarebbe avvenuta dopo il matrimonio.
Nonostante il biondo fosse completamente contrario a quella scelta, e avesse cercato in ogni modo di opporsi, i suoi non lo avevano nemmeno ascoltato e avevano organizzato il tutto, fissando la data per i due anni successevi, in modo che i due avessero tempo per conoscerci e cercare di legare un minimo.
E arriviamo a oggi.
Felix sbuffò, intenzionato a cercare l'ennesima soluzione per poter evitare quel supplizio.
Purtroppo, però, i suoi pensieri vennero interrotti dall'incessante bussare contro il finestrino della sua auto. Sbuffò sonoramente notando la madre e uscì.
"Avevi intenzione di rimanere lì dentro tutto il giorno?" Fece irritata.
"Sì, magari succedeva un miracolo e mi trasportavo dall'altra parte del mondo." Sorrise sarcastico superandola per entrare nel negozio. Si fermò all'ingresso e passò lo sguardo tra i vari completi in esposizione cercando qualcosa di semplice e sui toni del nero, suo colore preferito.
"Sai come andranno le cose domani, Yongbok. Arrenditi." Lo raggiunse la donna che, con gli occhi a cuoricino, si guardava intorno alla ricerca di un ragazzo a cui chiedere consiglio.
Felix roteò gli occhi, odiava quando sua madre lo chiamava in quel modo. "Non per scelta mia sicuramente."
È per il tuo bene, lo sai." Gli sorrise. "Oh, mi scusi!" Alzò una mano e si avvicinò a uno dei commessi liberi che felicemente la aiutò.
È per il tuo bene lo sai. La imitò addentrandosi nelle corsie alla ricerca del tanto voluto - non era vero - completo da indossare per il grande giorno.
Scrutò ogni capo che vide notando che ce ne erano davvero di tutti i tipi, da quelli con i colori e le fantasie più sgargianti a quelli più semplici e neutri.
Un completo nero catturò la sua attenzione. Sorrise e si avvicinò per cercare la taglia poi si spostò in camerino, si svestì e lo provò.
Osservò la sua immagine riflessa e sospirò. Era davvero quello che il destino aveva in serbo per lui? Beh, diciamoci che era un'idea davvero di pessimo gusto.
Aprì la tenda e uscì per potersi osservare meglio. I pantaloni stretti e aderenti mettevano in mostra le sue forme, così come la camicia bianca infilata in essi che ricadeva leggermente più larga sulle spalle. La giacca era più lunga e slanciava perfettamente la sua figura.
"Stai veramente bene!" Esclamò una voce alle sue spall, facendolo sobbalzare.
Voltò lo sguardo incontrando quello di un giovane ragazzo. Aveva i capelli lunghi e mori, i due piccoli occhi che sembravano sparire dietro al sorriso e delle bellissime e invitanti labbra rosee e gonfie. Era davvero bello e non poteva fare a meno di pensarlo.
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escape - hyunlix -
FanfictionLa sorte del giovane felix sembra essere una soltanto, contro la sua volontà si ritrova in una situazione al quanto spiacevole che non gli permette di essere sé stesso. Cosa succederebbe se tutto ciò venisse spezzato dal casuale incontro con un raga...