Felix e il resto del gruppo si trovavano sulla barca di Hyunjin diretti verso una piccola isola vicina, descritta dal moro come una fiaba per via dell'ambiente che la circondava.
Il grigio era seduto accanto a Seungmin e manteneva una certa distanza dal più alto, che si trovava al timone a parlare animatamente con Chan.
"Lix, posso farti una domanda?" Richiamò la sua attenzione il viola.
"Dimmi tutto, Seung." Gli sorrise porgendo tutta la sua attenzione nei suoi confronti.
"È successo qualcosa tra te e Hyunjin? Da due giorni sembrate più sconosciuti di prima."
"Diciamo che son io che cerco di evitarlo," sospirò.
"Posso sapere il motivo? Giusto per provare a darti qualche consiglio."
"L'altro ieri è venuto nella mia stanza per guardare un film insieme, e fin qui tutto bene. Solo che a un certo punto mi sono perso a osservarlo e lui se n'è accorto. Si è avvicinato, ha cercato di baciarmi e preso dal panico mi sono allontanato. Lui si è scusato ed è andato via lasciandomi da solo e da ieri lo evito. Non saprei come comportarmi," spiegò velocemente, preso dalla vergogna.
"Ammetto che me lo aspettavo," ridacchiò e Felix lo guardò confuso.
"Avevo notato un cambiamento nel suo comportamento nell'ultimo mese e mezzo e non ero sicuro a cosa potesse essere collegato ma ora penso di aver capito," sorrise.
Felix lo guardò più confuso di prima e il viola continuò a parlare.
"Con questo non voglio illuderti o altro. Se è veramente così spetta a lui dirtelo. Quello che posso consigliarti è di ragionare su ciò che vuoi tu e cosa provi, se effettivamente provi qualcosa. Il resto verrà da sé," gli sorrise.
Il grigio lo ringraziò e per il resto del viaggio si perse nella parole dette dall'amico e in ciò che la sua mente e il suo cuore gli stavano dicendo di fare.
Quando arrivarono a destinazione ancorarono il mezzo poco distante dalla riva, si immersero e raggiunsero la sabbia dove poggiarono i loro effetti personali.
Felix si sistemò accanto a Jisung e Minho che senza perdere tempo si erano buttati in acqua. Si spogliò della maglia e prese il tubetto di crema solare per potersi proteggere dai bollenti raggi solari.
Il suo sguardo era rivolto verso la grande distesa d'acqua, difatti non notò che il moro si era sistemato accanto a lui.
Con le mani cercò di raggiungere la schiena per poter mettere la protezione ma fallì.
Il più alto gli si avvicinò, gli prese il tubetto e delicatamente passò le mani su spalle e schiena del più basso che, non aspettandoselo, avvampò sentendo le guance calde.
Quando finì gli ripassò la crema e l'altro si girò scontrandosi con il suo fisico perfetto. Sembrava essere stato scolpito da uno dei più bravi scultori.
"Potresti aiutarmi?" La voce del più alto lo riportò sul pianeta terra, si schiarì la gola e annuì.
Hyunjin si girò offrendo al minore la vista della sua muscolosa schiena e delle spalle larghe.
Felix fece vagare il suo sguardo su tutta la figura del moro, trovando ogni dettaglio etereo. Lentamente allungò l'indice accarezzando la sua calda pelle.
Scosse la testa e prese un po' del prodotto per spalmarlo sulla sua schiena. Al contatto con le sue mani fredde lo sentì rabbrividire.
Quando finì si allontanò rimettendo la crema nello zaino. Alzò poi lo sguardo notando Hyunjin fissare intensamente la sua figura.
Arrossì a dismisura.
"Ragazzi, avete intenzione di venire o restate lì a fare i pesci lessi?"
La squillante voce di Jisung li riportò alla realtà e si allontanarono per potersi immergere. Felix si affiancò all'amico e si passò una mano nei capelli.
"Lo sai che lo stendi se fai così, vero?" Lo guardò sorridendo maliziosamente.
"Uh? Di che stai parlando? Non ti seguo."
"Se ti giri alla tua sinistra puoi notare un esemplare di Hwang Hyunjin intento a mangiarti con gli occhi." Rise facendo un cenno con la testa.
Il grigio si voltò confuso imbattendosi nuovamente nell'intenso sguardo del moro.
Sentì lo stomaco tremare, il cuore battere velocemente e le gambe farsi molli. Ogni volta che lo guardava in quel modo si sentiva come una ragazzina alle prese con la sua prima cotta.
Non riuscendo a sostenere il suo sguardo decise di immergersi e nuotare a largo, dove l'acqua era più limpida e più profonda.
Restando a galla si perse a osservare l'oceano e come il sole rifletteva la sua luce come uno specchio. Era totalmente assorto dal paesaggio circostante da non sentire la stanchezza nelle gambe per via dello sforzo. Solo quando rischiò di affogare si rese conto di avere un crampo e di non riuscire a muoversi correttamente.
Preso dal panico si dimenò cercando di non affogare, mettendo da parte i pensieri negativi che si stavano facendo spazio nella sua mente.
Si calmò solo quando sentì due grandi mani poggiarsi sui suoi fianchi per poterlo tirare su e fargli riprendere fiato.
"Si può sapere cosa ci fai qui da solo? Sei per caso impazzito!?" Il tono duro e preoccupato.
Il più basso rimase in silenzio non sapendo come rispondere e cercò di riprendere fiato.
Hyunjin allacciò un braccio alla sua vita e con l'altro nuotò per poter ritornare sulla riva. Tenendolo in braccio arrivò alla spiaggia e lo fece sedere sul telo per fargli recuperare le forze e farlo calmare.
Felix fece respiri profondi cercando di calmarsi. Per quanto fosse bravo a nuotare in quegli attimi aveva perso persino la capacità di pensare lucidamente, troppo preso dalla paura.
Il moro si sedette di fronte a lui, allungò una mano sulla sua guancia e la accarezzò. "Mi dispiace per poco fa, non volevo risultasse come una sgridata.
Solo.. mi sono preoccupato molto quando ti ho visto agitarti in quel modo, pensavo ti fossi ferito."Il grigio alzò lo sguardo puntandolo negli scuri occhi del più alto. "Scusa, non volevo farti preoccupare." Sussurrò.
"Non fa nulla. La prossima volta però avvertimi, così vengo con te e ti tengo d'occhio." Gli sorrise.
Annuì, "grazie." Sorrise imbarazzato.
Il più alto gli regalò un occhiolino per poi allontanarsi e raggiungere Chan e Changbin.
Felix lo osservò allontanarsi perso nuovamente nei suoi pensieri; si chiuse nel suo telo mare e sospirò giocherellando con le sue mani.
Il resto della giornata lo passò in compagnia di Jisung e Seungmin cercando di distrarsi e non pensare al piccolo incidente e al più grande.
Naturalmente, la sua mente non era d'accordo e continuava a ricordargli la stretta presa del moro sui suoi fianchi, pensiero che gli faceva battere il cuore velocemente.
La sera, dopo aver fatto ritorno, si era chiuso nella sua camera e senza nemmeno cenare si era addormentato beatamente con un grande sorriso a dipingergli le labbra.

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escape - hyunlix -
FanfictionLa sorte del giovane felix sembra essere una soltanto, contro la sua volontà si ritrova in una situazione al quanto spiacevole che non gli permette di essere sé stesso. Cosa succederebbe se tutto ciò venisse spezzato dal casuale incontro con un raga...