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I caldi raggi del sole illuminavano la stanza del grigio, accarezzandogli dolcemente il viso. Si stiracchiò per bene e aprì gli occhi, incontrando il bianco soffitto. Voltò lo sguardo verso la grande finestra e sorrise alzandosi. La aprì e uscì sul balcone, respirando a pieni polmoni l'aria fresca, sentendo l'odore dell'oceano scontrarsi col suo naso.

Osservare come le onde si alzavano per poi infrangersi contro gli scogli lo rilassava parecchio, portando un senso di tranquillità nel suo piccolo cuore che batteva ancora velocemente per via dell'agitazione conservata dal giorno precedente.

La porta della stanza venne aperta lentamente e la figura di Hyunjin fece capolino accanto a lui facendolo sobbalzare leggermente.

"Scusa, non volevo spaventarti."

"Tranquillo," sorrise guardando di fronte a sé.

"Ero venuto a vedere se eri sveglio. Gli altri mi hanno chiesto di te per fare colazione insieme," spiegò osservandolo.

Felix si girò sorridendo e chinò leggermente la testa di lato. "Volentieri! Mi tolgo il pigiama e scendo."

A quel sorriso il cuore del moro fece un tuffo e non poté fare a meno di sorridere di rimando.

"Perfetto, ti aspettiamo giù." Si avvicinò alla porta. "Dimenticavo, se ti va metti il costume. Pensavamo di passare la giornata in spiaggia," gli propose lasciando poi la stanza.

Quando fu solo prese il costume con una canotta e si diresse in bagno. Si lavò il viso e si cambiò, sistemò il pigiama sotto il cuscino e scese in giardino.

"Buongiorno," sorrise ancora in imbarazzo mentre si sedeva al tavolo tra Hyunjin e colui che ricordava chiamarsi Minho.

"Buongiorno a te," sorrisero di rimando.

Hyunjin prese il piatto del grigio iniziando a riempiendolo con il cibo e glielo porse, sotto lo sguardo divertito dei suoi amici.

"Grazie." Mormorò arrossendo, iniziando a mangiare.

"Figurati," gli sorrise il più alto.

"Felix, perché non ci racconti qualcosa di te?" Gli chiese Chan, interrompendo il loro intenso scambio di sguardi.

Il diretto interessato si grattò la nuca imbarazzato portando lo sguardo sul suo interlocutore. "Beh. non c'è molto da sapere su di me. Sono un tipo abbastanza noioso," ridacchiò.

"Smettila, non ci crede nessuno qui dentro! Su, parla." Fece Minho.

"Amore, smettila di essere così sfacciato. Lo metti a disagio!" Lo rimproverò il biondo.

"Tranquillo, Jisung. È tutto okay, non mi ha messo a disagio," gli sorrise.

"Visto!" Minho fece la linguaccia al suo ragazzo.

Felix rise. "Vediamo.. ho un secondo nome, Yongbok, ma non mi fa impazzire. Preferisco di gran lunga Felix, lo sento più mio.. non so se mi spiego," ridacchiò.

"Tutto chiaro, Yongbokie." Scherzò giocosamente il castano.

"Quanto sei odioso, Minho." Roteò gli occhi Jisung, facendo ridere anche Felix.

"E tu sei dannatamente noioso," sbuffò ma quando video lo sguardo torvo del suo ragazzo si scusò. "Scusa, stavo scherzando."

Il grigio annuì ridendo. "Sono nato in Australia e mi sono trasferito qui all'età di undici anni, difatti ho fatto molta fatica con la lingua essendo stato abituato da sempre a parlare solo inglese. Ho frequentato il liceo musicale e ho continuato nell'accademia di danza ma sono stato obbligato a lasciare per trovare un lavoro. Causa: il motivo per cui sono qui e per il quale il vostro amico mi ha salvato," lanciò un rapido sguardo al moro che gli sorrise dolcemente facendolo arrossire.

"I miei genitori sono molto retrodatati e hanno sempre scelto a posto mio, andando contro al loro unico figlio, costringendomi a nascondere il vero me. Caratterialmente sono un tipo piuttosto solare, gentile e alla mano, almeno, così mi definiscono. Adoro gli abbracci, i pulcini e tutto ciò che riguarda gli animali. Ho ventiquattro anni," sorrise.

Ci fu un momento di silenzio in cui tutti gli sguardi erano puntati su di lui, sguardi carichi di curiosità, dolcezza e tristezza per quel povero ragazzo che sembrava aver sofferto molto a causa delle persone che avrebbero solo dovuto volergli bene e rispettare ogni sua scelta.

A spezzare quel momento di silenzio fu Chan che se ne uscì con la sua tipica frase per far capire le sue origini. "G'day mate!"

Gli occhi di Felix si illuminarono e si alzò di scatto saltellando, "un altro australiano!" Sorrise, "di dove tu?"

"Sidney, tu?" Ridacchiò alle sue reazioni e lo imitò divertito.

"Anche io!" 

"Un piccolo Aussie, il mio cuore è così felice. Grazie dio per avermi mandato qualcuno di sano in mezzo a questa gabbia di matti," risero.

"Guarda che ti sentiamo, stupido!" Fece offeso il ragazzo dai capelli color dello zucchero filato.

"Modera il linguaggio signorino!" 

"Mi ami, lo so." Sorrise fiero.

"Ruffiano," rise prima di stampargli un bacio sulle labbra.

"Se te lo stai chiedendo sì, ci sono due coppie ufficiali, ossia: Minho e Jisung, Chan e Jeongin. Poi c'è una coppia che sta probabilmente aspettando l'arrivo di babbo natale prima di decidersi," spiegò il moro.

"Io e questo nano stiamo uscendo insieme ma deve conquistarmi per bene prima di prendere possesso del mio culo," spiegò il viola.

"Quanto sei volgare!" Roteò gli occhi Changbin, "e comunque il tuo culo è l'ultima cosa che mi interessa."

"Ah sì? Sicuro, sicuro, Bin? No perché ho la galleria piena di foto tue mentre sei intento a venerare il culo di Minnie di nascosto," lo sbeffeggiò Jisung provocando una sonora risata in tutta la tavolata.

"Non è vero!" Avvampò sentendosi scoperto.

"Guarda che l'ho notato pure io, sei parecchio sgamabile." Rise Seungmin, depositandogli un bacio sulla guancia.

"Antipatico!" Sbuffò fintamente offeso.

"Tu Felix? Hai la ragazza?" Chiese Minho portando l'attenzione su di lui.

Il diretto interessato rimase in silenzio mordicchiandosi il labbro inferiore, sentiva una strana agitazione nel parlare della sua sessualità, nonostante gli avessero appena detto di essere gay e felicemente fidanzati.

Sono gay quanto te, non potranno di certo farti sentire sbagliato. Fatti coraggio! Questo è il primo passo per poter finalmente essere te stesso al 100%.

"In realtà il genere femminile non mi attrae per nulla, preferisco di gran lunga i ragazzi. E comunque no, non sono fidanzato."

"Oh, bene. Vedo che la gang dei gay si allarga," risero.

"Meglio così! Magari sarai tu il fortunato che riuscirà a far sciogliere il cuore del nostro Hyunjinnie," sorrise Changbin muovendo le sopracciglia su e giù.

"Ci metto la mano sul fuoco!" Rise Minho.

"Smettetela!" Li zittì imbarazzato il moro, tornando a mangiare ciò che aveva nel piatto, ignorando gli sguardi sulla sua figura.

Il discorso venne spostato su altro e dopo aver riempito per bene lo stomaco si spostarono in cucina per preparare i pranzi al sacco da portare in spiaggia.








A/n

È la prima hyunlix che scrivo, spero vi stia interessando un minimo👉🏻👈🏻

escape - hyunlix -Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora