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La sera, Hyeopjae beach era davvero calma e tranquilla rispetto al giorno. Per quanto la casa del moro si trovasse in una zona abbastanza solitaria le persone non mancavano, soprattutto durante il giorno, quando il sole alto splendeva rendendo accaldati i turisti e gli abitanti che si precipitavano in spiaggia per potersi rinfrescare nelle cristalline acque dell'oceano.

Felix era seduto sugli scogli a osservare il tramonto che si stava piano piano espandendo, rendendo il cielo ancora più bello. Sembrava tanto un quadro dipinto da uno dei più grandi artisti. Il colore dominante era l'arancio che faceva da base ai colori secondari, quali: giallo, rosso, blu e una nota di viola, che si mischiavano tra di loro rendendo il tutto mozzafiato.

A rendere il tutto ancora più romantico era il leggero venticello fresco che gli scompigliava i ciuffi argentei, rendendolo ancora più etereo agli occhi del moro, che da poco lo aveva affiancato restando completamente incantato dalla sua bellezza.

"È davvero magnifico." Sorrise senza distogliere lo sguardo dalla visuale difronte a sé.

Il moro sembrò riprendersi dallo stato di trance non appena sentì la sua profonda voce. Si mordicchiò il labbro inferiore e riportò lo sguardo verso la grande distesa di acqua salata, che rifletteva lo spettacolo del cielo.

"Concordo. Sembra quasi finto," sorrise.

"Vieni spesso qui?" Chiese Felix.

"Sì, lo considero il mio piccolo posto felice. Generalmente vengo da solo, osservare le onde e il tramonto mi aiuta a rilassarmi e mi permette di riflettere al meglio sulle decisioni da prendere," spiegò.

"Capisco," sorrise. "Sai, ho sempre desiderato avere una casa in un posto come questo. Poter osservare e ascoltare la dolce melodia delle onde d'acqua appena sveglio e come ninna nanna per dormire mi ha sempre affascinato."

"Beh, ora sei qui e puoi goderti tutto ciò finché vuoi. Il tempo qui è sempre bello, avrai la possibilità di vederne molti tra albe e tramonti." Sorrise guardandolo.

"Lo spero," si voltò nella sua direzione e sorrise.

"Hai voglia di fare due passi?" Gli chiese alzandosi, tendendogli la mano per aiutarlo a fare lo stesso.

"Perché no," afferrò la mano e si tirò in piedi. Scesero dagli scogli e con le ciabatte in mano iniziarono a camminare sulla riva.

Durante i primi metri che percorsero regnò il silenzio, si stavano godendo la tranquillità ascoltando ciò che l'oceano aveva da raccontargli.

Le prime stelle stavano facendo capolino nel cielo blu rendendo il tutto ancora più magico.

Il grigio non riusciva a descrivere bene come si sentiva in quel momento. Sapeva solo che il cuore si era fatto più leggero e che le ricerche della chiave perduta erano ricominciate, facendolo respirare nuovamente.

A spezzare quel silenzio fu proprio lui che, curioso come non mai, porse la tipica domanda a cui aveva risposto lui stesso la mattina prima.

"Mi racconti qualcosa di te?"

Il moro rimase in silenzio per qualche minuto, ragionando su cosa dire e cosa no. Dopotutto non poteva rivelare tutto subito, sarebbe finito con l'esporsi troppo e al momento non era la scelta più giusta.

"Non c'è molto da sapere. Sono un semplice ragazzo di ventiquattro anni che si sta godendo a pieno la sua giovinezza senza pensare troppo al futuro e a cosa lo aspetta.
Hai presente la frase Carpe Diem, no? Ecco, è il mio mantra.
Nella vita bisogna cogliere l'attimo, le opportunità e farne tesoro ma tutto al suo tempo. Attualmente mi è stata data la possibilità di essere giovane e io sto facendo tesoro di ciò. Non nego di avere molti progetti per il mio futuro ma per il momento preferisco che rimangano come tali e piano piano realizzarli uno per uno."

escape - hyunlix -Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora