1.11- trasportati dalle emozioni

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Passarono la serata tranquilla, finirono il film -con non poco imbarazzo- e ordinarono del cinese a domicilio. Mentre cenavano Maya decise che era arrivato il momento di ringraziare Chris per quello che aveva fatto per lei.

M: Ehi, emh, grazie.

C: di che cosa?

M: di tutto quello che hai fatto e stai facendo per me... Insomma nessuno lo avrebbe fatto: neppure io mi sarei aiutata. Quindi grazie

C: non dirlo nemmeno, è stata una delle scelte migliori che ho fatto...

Entrambi sentivano che la tensione stava salendo nella stanza, Chris si alzò e le andò incontro, le andò dietro e gli appoggiò le mani sulle spalle, per poi avvicinare il suo volto al collo di Maya annusando il profumo dei suoi capelli, arrivò a far sentire a Maya il calore del suo respiro sulla pelle. Lei si alzò di scatto e uscì dalla porta senza guardarsi indietro, lo voleva anche lei, davvero, pensava fosse anche un buon modo per ringraziarlo ma il suo istinto era più forte: aveva paura di far soffrire e allora di allontanava.

C: Maya! Aspetta, scusa ti prego parliamone...

Lei ormai era già uscita dalla villa e andava a passo spedito verso casa sua. Sentiva i suoni ovattati, la sua vista era offuscata. Tornò nel mondo reale quando due possenti mani la girarono bruscamente facendola trovare davanti a due occhi blu zaffiro.

C: ti prego scusa, fai finta che non sia mai accaduto ok? Era inappropriato ma non volevo spaventarti.

M: ok...ok, è tutto normale. -gli prese la mano e gli diede dei dollari, poi si allontanò- per la cena!

Disse infine per tornare in casa.

La notte fu complicata per entrambi, tutti e due sentivano di aver fatto un errore, Maya si sentiva di essersene andata e Chris credeva di aver sbagliato ad andarsene.

La mattina dopo erano entrambi fuori con i rispettivi cani, si incontrarono proprio nel punto del loro primo incontro, la differenza era che Chris era arrivato prima, stava in piedi dove due giorni prima stava Maya, guardava avanti come se aspettasse qualcosa, che era arrivato proprio in quel momento, fu un'altra volta Dodger a chiarire le cose, abbaia una volta nella direzione della ragazza che si era immobilizzata a guardare l'attore, quest' ultimo prese coraggio per entrambi e andò a parlarle.

C: Ciao... Io volevo scusarmi, non avrei dovuto.

M: è tutto ok... davvero.

C: non prenderla in senso negativo ma ti andrebbe di tornare a casa mia sta sera verso le 7?

Chiese lui fiducioso.

M: si perché no..?

Rispose sorridente.

Home To You: three days -a Chris Evans fan fiction-Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora