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Era un giorno come gli altri, fuori c'era una leggera nebbia mattutina e la camera era illuminata solo dal lume di una candela. Lavinia era di buon umore. Nell'accademia Milestones tutti erano già svegli nonostante il sole non fosse ancora sorto. A volte lei si sentiva persa  e  sentiva una voce dentro che le diceva di mollare tutto e tornarsene alla semplice vita che conduceva qualche anno prima. La sua mente però la riportava subito a tutte le ambizioni che aveva sempre avuto e che finalmente poteva raggiungere perchè si trovava nel posto giusto. "Una ragazza sensibile non è una che molla alle prime difficoltà, è solo una persona che le difficoltà le assorbe fino a diventare più forte" si diceva sempre. Aveva dei sogni, e li avrebbe realizzati.

Durante la  prima ora di quel mercoledì non aveva lezione, ma ne avrebbe avuta una dopo la pausa pranzo. Di conseguenza, come faceva spesso, prese un pezzo di carta e una penna e iniziò a scrivere. La passione per la scrittura era nata in lei leggendo, aveva il desiderio di creare  lei stessa qualcosa di così bello come i romanzi che amava.

 Mentre scriveva vide che il sole era flebilmente apparso nel cielo.Guardò l'orologio vicino alla sua scrivania e vide che era quasi ora di entrare a lezione, bene, ora si sentiva ben sveglia.

 Andò alla lezione di letteratura inglese (la sua materia preferita) e parlò a lungo con il professor Murphy dell'Amleto di Shakespeare, che  aveva appena finito di leggere. L'ora passò senza che se ne rendesse conto; come spesso  accadeva con le lezioni di quella  quella materia e soprattutto con quel professore. Lui, nonostante la severità, lasciava trapelare una certa simpatia per Lavinia, così curiosa e concentrata.

Passò  il resto della mattinata e la ragazza andò nell'enorme sala dove mangiava con i suoi compagni. Essa era illuminata da un grande lampadario e c'era un diverso tavolo rettangolare per ogni fascia d'età: dai ragazzi del primo anno ai diciannovenni dell'ultimo. Il suo tavolo si trovava accanto a un grande quadro dov'era rappresentata una donna molto elegante, in piedi accanto a una tavola imbandita e ai suoi ospiti  (piuttosto adatto al contesto). Lavinia si sedette vicino a Michelle, Ruby e Gabriel come faceva sempre e si misero a parlare:

- Che noia oggi letteratura, continua a essermi sconosciuto il motivo per cui ti piaccia tanto. -Disse Michelle.-

- Anche a me piace. -La interruppe Ruby - Ma preferisco la professoressa Begum perchè il suo modo di descrivere le opere d'arte è molto affascinante-

- Il prof. Murphy è serio, ma estremamente bravo secondo me. Le sue lezioni sono complete e interessanti. Insomma, ci fa leggere scrivere, parlare...

- Ma non ci fa divertire!  -Aggiunse sorridendo Gabriel, che fino a quel momento era stato concentrato sul suo arrosto-. dovrebbe trovare il modo di farci ridere di più.

- Esatto! -Esclamò Michelle-

- Beh, mi sembra un po' complicato far ridere qualcuno con le tragedie di Shakespeare! -Disse ridendo Lavinia.-

Proprio in quel momento suonò la campanella, quindi i ragazzi si alzarono e si salutarono. Gabriel e Lavinia continuarono a parlare mentre si dirigevano verso la biblioteca:

- Che c'è da fare per domani?

- Dobbiamo fare la prosa di alcuni testi dell'Iliade, scrivere un tema sul commercio nel medioevo per la professoressa Allen e tradurre dei verbi in spagnolo per il professor Herran.

-Mi rassegno all'idea che non finiremo mai.

- Dai, forza, se non iniziamo non finiremo neanche per ora di cena. -Esclamò Lavinia, dando ua pacca sulla spalla dell'amico-

Dopo lo studio Lavinia e Ruby decisero di fare una passeggiata. La nebbia mattutina si era ormai  diradata lasciando spazio a una giornata limpida ma molto fredda. All'esterno dell'accademia si estendeva il classico paesaggio della campagna inglese: ampie distese d'erba verde e alberi che danzavano col vento. Le ragazze passeggiarono e parlarono a lungo di libri, film, dei professori e degli studenti della scuola. Fecero un bel tratto di strada e decisero di tornare indietro solo quando iniziò a farsi buio. Arrivate a scuola si separarono, Ruby andò a chiamare sua madre e Lavinia si ritirò in camera sua per cambiarsi e leggere un po' prima di andare a mangiare. La cena quella sera le sembrò così buona che le venne voglia di conoscere i cuochi, e magari di  prendere qualche spunto per la cena di Natale...Per la prima volta  Lavinia si rese conto che il Natale era veramente vicino e, nonostante amasse stare nella scuola con i suoi amici, sapeva che una pausa dallo studio le  sarebbe proprio servita. 

Mentre pensava al grande abete che avrebbe allestito con i suoi cugini, le venne una idea e il suo volto si illuminò. Si alzò e andò verso la professoressa Allen (la vicepreside). Si scusò per averla distubata al di fuori dell'orario di lezione, e le chiese se fosse possibile organizzare un piccolo evento per salutarsi prima delle vacanze. Lavinia sapeva che la Milestones era una scuola seria ma che non negava mai piccoli svaghi ai propri alunni. La professoressa infatti le rispose:

- Va bene signorina Harrows, ci penserò e riferirò al preside.

Il giorno seguente, quando Lavinia e Michelle entrarono in classe per la lezione di storia, la professoressa Allen le chiamò in disparte per comunicargli qualcosa. 

- Ho preso in considerazione quanto mi ha detto ieri signorina Harrows. -Disse- E ho pensato che una buona idea per salutarci sarebbe quella di organizzare un ballo tutti insieme.

- Un ballo? -Esclamarono le ragazze con un misto di sorpresa ed emozione,avevano in una festicciola... quella notizia le aveva colte di sorpresa.- 

- Si, un ballo. Ci saranno tutti gli studenti, verrete in coppie, ognuno con un accompagnatore. Affido a voi e a un ragazzo dell'ultimo anno di nome Joey Hemmings l'incarico di organizzare il tutto, ovviamente con  il mio costante aiuto.

- Grazie Professoressa, non la deluderemo. -Disse Michelle entusiasta.-

- Ne sono certa. -Concluse la donna.-

Dopo la lezione Michelle e Lavinia corsero da Gabriel e Ruby a riferire tutto ciò che la professoressa Allen aveva detto loro.

- Come hai fatto a convincere quella professoressa a organizzare un ballo? -Chiese Gabriel.- Io una volta non sono riuscito neanche a farmi mettere la sufficienza dopo averle detto tutte le battute migliori del mio repertorio!- 

- In realtà non ho fatto molto, ma so essere molto convincente. -Rispose Lavinia con un sorriso furbo.- 

Tutti e quattro iniziarono a ridere e non smisero finché non furono davanti alla porta della classe di biologia.

- Dai che è l'ultima lezione di oggi! -Ricordò Ruby agli altri prima di  entrare nella classe.- 

Il cielo è pieno di stelleDove le storie prendono vita. Scoprilo ora