Era la sera del 23 dicembre e fuori un leggero strato di neve copriva dolcemente le grandi distese erbose e il viale all'entrata dell'accademia. Tutti i ragazzi all'interno di essa andavano avanti e indietro per le loro stanze, elettrizzati e quasi pronti all'evento organizzato per salutarsi prima delle vacanze di Natale: il Ballo.

Ovunque si guardasse si vedevano splendide ragazze aggiustarsi l'acconciatura e studenti impeccabili annodarsi la cravatta. Tutti erano entusiasti e emozionati, inclusi i professori, elegantissimi anch'essi e intenti a tenere tutto in ordine.

Lavinia era nella camera di Michelle con le sue amiche e tutte e tre erano meravigliose e felici. Michelle indossava un abito rosso, che le arrivava alle caviglie e le calzava a pennello. L'abito aveva due spalline sottili e il morbido tessuto disegnava elegantemente l'alta e sottile figura della ragazza. I suoi capelli neri le arrivavano poco più su delle spalle ed erano lisci, le due ciocche davanti al viso erano tenute ferme con un piccolo fermaglio gioiello. Ruby invece indossava un vestito color cipria con un corpetto semplice e una vaporosa gonna di toulle, sulla vita portava un cinturino bianco abbinato alle ballerine.

Infine c'era Lavinia, stupenda nel suo vestito verde che le faceva risaltare gli occhi. I suoi capelli erano tenuti fermi da un nastro nero legato in un fiocco e le scarpe con il tacco erano perfette per via della sua piccola di statura.

Quando tutte e tre furono pronte si recarono alla sala dei camini, dove trovarono i tre accompagnatori che chiacchieravano piacevolmente tra di loro. Anche i ragazzi erano molto eleganti con i loro completi. Noah portava uno smoking nero, ma senza la cravatta (Lavinia pensò subito che era stata una scelta molto affine al suo carattere fuori dagli schemi). Anche Calvin indossava uno smoking nero, mentre Gabriel lo portava grigio e gli donava molto.

Gli amici si misero a parlare in un angolo della grande sala, che aveva grandi finestre con lunghe tende blu scuro da dove si poteva vedere l'esterno, completamente coperto di candida neve. Anche le decorazioni scelte per il ballo erano di colori freddi, come l'argento e i toni dell'azzurro, ispirati all'inverno. I grandi camini erano accesi e c'era un caldo confortante nella sala, estremamente diverso dalla temperatura esterna. Presero tutti da bere e si misero a chiacchierare allegramente fino a che il Preside Rossi non salì su un piccolo palco e iniziò a fare un discorso:

- Buona sera ragazzi e ragazze. Per prima cosa vi voglio ringraziare per aver passato insieme questi mesi e per esservi sempre impegnati al massimo per diventare gli eccellenti studenti che siete. Ci tengo anche a ringraziare la professoressa Allen per aver organizzato questo ballo insieme ad alcuni suoi alunni, che hanno una bella parte del merito nel farci essere tutti qui questa sera.-tutti applaudirono felici.-   Adesso smetto di parlare e vi lascio alle danze. Buon ballo a tutti!

Subito dopo il discorso  venne messa la musica. Tutti si scatenarono, i sei amici ballarono con il cuore leggero e una sincera felicità dipinta sul volto. Dopo qualche canzone smisero di ballare e decisero di mangiare qualcosa. Lavinia chiese a Noah:

- Ti piace tutto questo?

- Mi sto divertendo incredibilmente nonostante io non sia molto un tipo da feste

- Immaginavo. -Rispose lei sorridendo e a lui scappò una piccola risata che per la prima volta lo fece sembrare un po' imbarazzato di fronte a lei. Noah continuò a parlare-:

- Hai visto quanta neve c'è fuori?

- Si, rende l'atmosfera veramente bellissima.

- Già, bellissima. 

Il ragazzo sorrideva  dolcemente. Era così calmo adesso e la guardava con i suoi occhi profondi. Lei arrossì e si guardò intorno nervosamente. Noah le porse la mano per portarla sulla pista da ballo e lei accettò volentieri. Iniziarono a ballare, erano entrambi molto bravi, ma un po' imbarazzati. Dopo qualche istante Lavinia si fece coraggio, si avvicino a lui e appoggiò la testa sulla sua spalla. Un senso di protezione e calma la pervase, facendola sentire come in una bolla. Tutto era troppo bello per essere vero, eppure era sicura di essere sveglia.

Alla fine della canzone Noah le chiese:

- Ti va di uscire? 

Lei annuì senza fargli altre domande e andarono verso il terrazzo.

- Sai quanto mi piace questo posto. Disse Lavinia. Peccato che oggi non si vedano le stelle.

- A casa mia c'è una soffitta, con una piccola finestra sul tetto, dove ho un telescopio. Quando non sono a scuola mi piace guardare il cielo da lì.

- Deve essere davvero bellissimo. -Rispose lei girandosi per guardarlo.-

Come era già successo una volta, i loro sguardi si persero l'uno nell'altro nel silenzio della sera. Noah, che era molto più alto di lei, si abbassò, avvicinandosi lentamente al volto di Lavinia. Lei trattenne il respiro e alzò il mento fino a che le loro labbra si sfiorarono. Fu un bacio delicato e breve, ma in quei pochi istanti a entrambi sembrò di aver preso una piccola parte dell'altro, una parte che era importante custodire con cura. Sorrisero e in silenzio tornarono nella sala.

Trovarono il loro gruppo di amici ad aspettarli e Lavinia si isolò con Michelle e Ruby per parlare di come stesse procedendo la serata. Michelle era contenta dell'educazione di Calvin e della scelta della musica, mentre Ruby disse che Gabriel la faceva sempre ridere, ma prima di dire qualcos'altro arrossì e smise di parlare. Lavinia volle raccontare quanto le era successo, Ruby e Michelle erano come delle sorelle per lei e le piaceva condividere molte cose con loro. Non riuscì neanche a finire di parlare che le due amiche incominciarono a dire cose come:

- Lo sapevo!... Ne ero sicura! .... Sei felice? .... Com'è romantico!... Lui è bellissimo!

Lavinia rispose ironicamente, senza mai sbilanciarsi sulle emozioni che aveva provato, perché sentiva che erano una cosa preziosa da tenere tra lei e Noah. (anche perché non sarebbe riuscita a spiegarle a parole.)

Le ragazze poi si diressero verso gli accompagnatori, ma trovarono solo Calvin e Gabriel.

- Dov'è Noah? -Chiese Lavinia confusa-

- L'hanno chiamato ed è andato via di corsa. -Le rispose Gabriel.-

- Chi l'ha chiamato?

- Il professor Murphy gli ha detto che c'era una persona che lo voleva vedere urgentemente, ma vedrai che tornerà subito...

Noah quella sera non tornò. 

Il cielo è pieno di stelleDove le storie prendono vita. Scoprilo ora