PRIMA PARTE
- Pioggia annienta quel che rimane -Stava piovendo.
Le goccioline d'acqua danzavano leggere nell'aria.
Abigail osservava tutto dalla finestra di camera sua. Adorava la pioggia e passava il suo tempo ad ammirarla mentre sorseggiava una cioccolata calda. Era pensierosa.
"Vorrei che non smettesse mai..."
Il suo braccialetto verde risplendeva nel buio.
Aveva la febbre, era rimasta a casa da scuola e non era potuta andare alla festa della sua migliore amica.
Non sembrava troppo dispiaciuta, ma di certo era molto annoiata.
Mentre era intenta a contemplare il paesaggio la porta di camera sbatté contro la parete.
"Abby, come stai?"
"Alex ti ho detto mille volte di bussare prima di aprire la porta!"
"Scusami Abby, ero solo curioso di sapere come stai... s-se ti senti bene possiamo giocare insieme. Ti va?"
"Non ho molta voglia, magari più tardi va bene nanetto?"
"Non chiamarmi Nanetto!"
"E tu non aprire la porta senza bussare!"
"D'accordo va bene, va bene..."
Alexander era il fratello più piccolo di Abigail, aveva 12 anni ed era un grande rompiballe; girava intorno a sua sorella in ogni momento e voleva sempre giocare con lei.
Abigail e Alexander tuttavia erano inseparabili e si stimavano a vicenda.
Quando Alex uscì dalla porta Abigail si rimise vicino alla finestra a contemplare la pioggia.
"Vorrei solo che non finisse..."
Dicendo queste parole si accasciò al suolo e si addormentò.
"Abigail! Abigail! È pronto! Mi ha sentito?"
Queste urla provenienti dal salotto la svegliarono: "Arrivo, un attimo..."
Abigail rispose ancora intontita dal sonno.
Si mise una felpa e scese le scale.
"Scusami papà, mi ero addormentata."
"Immaginavo, come stai? Te la senti di mangiare qualcosina?"
"Non lo so, sì credo."
Aveva un po' di appetito ma non lo dava a vedere.
Prese una scodella di minestra e si mise a berla.
"Domani vai a scuola?"
"Credo di sì, mi sento meglio oggi dopotutto."
"Allora mi accompagni? Perché con l'autobus arrivo sempre in ritardo."
"Ok, ma non potresti prendere anche tu la patente? Insomma Adrian hai 19 anni!" - così dicendo Abigail emise una risatina fastidiosa.
Adrian, che aveva solo due anni in più di Abigail non aveva mai preso la patente perché aveva il terrore di guidare. Guardava troppi film e nella sua testa ogni volta che si pensava alla guida immaginava gli scenari peggiori.
"Senti, non sono in vena di queste battutine squallide, mi puoi portare o no?"
"Si, ma fatti trovare pronto presto che mi devo vedere con Jess e non vorrei arrivare in ritardo."
Dopo poco, finita la cena, decise di farsi una doccia e di mettersi a guardare un film su Netflix.
Era stanca e non faceva altro che pensare a Dylan, il ragazzo dei suoi sogni. Lui si era da poco fidanzato, ma questo non le importava. Si era convinta di non provare più nulla per lui, anche se dentro di sé sapeva che mentiva.
Dopo poco era così stanca che si addormentò.
Al mattino era piuttosto in forma, non le girava la testa e non stava più male.
Si preparò velocemente mettendo un paio di jeans e una sorta di camicetta bianca che le esaltava il seno.
"Adriaaaaan!!! Sei pronto o no? Io parto tra due minuti, sbrigati!"
"Non urlare cazzo! Sono quasi pronto dammi un attimo."
"Non arriverete mai in tempo te lo dico io!"
"Ash!"
Abigail rimase di stucco.
"Non sapevo fossi a casa..."
"Sono arrivato ieri sera, stavi già dormendo e non volevo svegliarti, ho saputo che non sei stata bene."
Abigail era felicissima. Erano passati due mesi dall'ultima volta che aveva visto Ashton, il suo fratello più grande. Ashton era il più in gamba tra i suoi fratelli. Era molto bello e tutte le ragazze, fin da quando era piccolino, le stavano intorno.
Lui era buono, molto buono. Aveva compiuto da qualche mese 23 anni ed erano passati ormai 2 anni da quando si era trasferito.
Per Abigail vederlo era sempre una festa.
"Cosa ci fai qui Ash?"
"Sono venuto a fare visita ai miei fratellini e alla mia sorellina!"
"Sono felice di vederti. " - dicendo così le saltò tra le braccia e lo abbracciò.
"Non sembri stare così male!" - rideva Ashton.
"Direi di no!"
"Ti conviene partire senza Adrian, ci sta mettendo veramente troppo."
"Già."
"Abby a proposito, volevo chiederti se avevi visto Abraham..."
A quelle parole il sorriso di Abigail sparì.
"Abraham è diventato molto indipendente... Alcuni giorni è a casa altri no... Sono circa 5 giorni che non lo vedo... Sai com'è..."
Abraham era il fratello di mezzo tra Adrian e Ashton. Aveva 22 anni ed era una persona piuttosto chiusa e introversa. Dopo la morte della madre, alla quale lui era molto legato, si era chiuso ancora di più in se stesso ed era diventato un teppista.
Si allontanava per molto tempo dalla famiglia senza far sapere nulla a nessuno e dopo qualche giorno arrivava una telefonata che diceva che era stato arrestato e bisognava pagare per farlo uscire.
"Scusa, non volevo rattristarti Abby."
"No, figurati Ash... ora mi sto scocciando davvero però... Adrian!! Ti vuoi muovere?"
"Sì ci sono, sono pronto. Andiamo dai."
"Oh, finalmente! Allora ciao Ash, ci vediamo più tardi!"
"Ciao Abby, ciao Adrian!"
Abigail mise in moto la macchina e si diresse verso scuola.
Durante il viaggio Adrian finì di sistemarsi i capelli e di prepararsi.
"Adrian, credi che Abraham stia bene?"
Lui non rispose, continuò a sistemarsi i capelli lunghi che gli coprivano il volto.
"Adrian dico sul serio... Credi che stia bene?"
"Non me ne frega un cazzo sinceramente... Lui fa sempre il cazzo che gli pare... Non dovrebbe fregare nulla nemmeno a te!"
"Sì, forse hai ragione tu."
Arrivati a scuola Adrian se ne andò di fretta perché era già in ritardo, mentre Abigail rimase in macchina ad aspettare l'arrivo di Jesse.
Toc toc
Qualcuno aveva bussato al finestrino.
"Jess, ciao come stai?"
"Finalmente mi hai visto... Io bene ovviamente, sei tu quella che stava male, no?"
"Si, ma ora mi sento molto meglio... Allora, vogliamo fare un giro?"
"Ovvio!"
"Su, raccontami come è andata alla festa! C'erano tutte?"
"Sì più o meno. C'erano Hannah e Kylie che hanno chiesto di te. Poi ovviamente c'era quell'odiosa di Julie con Dylan e si è comportata come la reginetta della festa. Io odio quella ragazza ti giuro. C'era anche Matt che era molto in pensiero per te. Stareste bene insieme sai? "
"Smettila di ripeterlo Jess, Matt non fa per me! Siamo solo buoni amici"
"Mmm secondo me è quello giusto per te! Mi immagino già!!"
"Cosa ti immagini pervertita? Piuttosto raccontami di Caleb..."
"Zitta troietta! Lui era carino dai."
"Carino? Solo?"
Dicendo queste parole si voltò verso Jess non prestando attenzione alla guida.
All'improvviso un uomo comparve in mezzo alla strada.
"Abby attenta!"
Abigail, colta di sorpresa, frenò con tutta la forza che aveva, ma non riuscì ad evitare l'uomo e lo colpì in pieno.
Iniziò a piovere.
STAI LEGGENDO
INFECTED BLOOD
ActionNella città di Aspen in Colorado vivono 5 fratelli di diversa età che trascorrono le giornate normalmente. Un giorno però tutto cambia... Arriva l'apocalisse e il loro obiettivo diventa sopravvivere... ci riusciranno? Storia del tutto inventata da m...