La tempesta era finita da molto ormai.
Era sera e non tirava nemmeno un filo di vento.
Dominique era seduta sui rami di un albero e si dondolava.
"Non vedo nessuno."
Abigail era seduta a terra e stava recuperando fiato.
"Bene."
Dominique rimase a guardarla incuriosita.
Era la prima volta che si trovava sola con lei e fino a quel momento le due non avevano parlato quasi per nulla. Avevano corso cercando di seminare gli zombie e si erano nascoste ore e ore per non farsi trovare.
Dominique era stanca di quel silenzio. Lei era una persona loquace e in situazioni cariche di tensione odiava starsene zitta.
"Abby, mi dispiace."
Abigail non la guardò nemmeno e si limitò semplicemente ad annuire. Lo sguardo era fisso sul suo braccialetto verde.
"Non c'era più niente da fare. Noi abbiamo fatto il possibile."
Ancora una volta Abigail non rispose.
"Scommetto che ora ha incontrato Kylie e sono insieme."
"Smettila. Ti prego. Basta così."
Dominique divenne rossa in viso.
"Volevo solo..."
"So cosa volevi fare, ma ora non è il momento."
Abigail si alzò da terra e fece per andarsene.
"Aspetta! Dove vai?"
"Non c'è nessuno giusto? Allora cercherò del cibo qua intorno, tanto non piove più ormai."
Dominique rabbrividì.
"E mi lasci qui da sola?"
"Ho bisogno di stare un po' isolata. Tornerò prima che faccia buio."
"Come?"
Abigail si girò e se ne andò poco più avanti.
Era esausta e disperata. Non voleva farsi vedere così da nessuno e l'ottimismo di Dominique la irritava. Camminò per qualche minuto, poi si accucciò vicino ad un piccolo albero.
Ripensò a quello che era successo poco prima. Ricordò le urla di dolore di Hannah e pianse.
La vista dell'amica mangiata viva la tormentava a tal punto da non riuscire a smettere di tremare.
~ Hannah, ti prego perdonami. Avrei tanto voluto aiutarti. Non posso credere a quello che è successo. Non doveva finire così. Chiunque guidava quel veicolo dev'essere impazzito. Mi rifiuto di credere che l'incidente sia stato voluto. Oh dio! ~
Abigail era immersa nei suoi pensieri. Le lacrime scorrevano copiose sul suo viso e lei si strofinava gli occhi in continuazione.
Era così disperata che non si accorse dello zombie che stava camminando con ferocia nella sua direzione.
"Kylie... Hannah... e adesso chi altro?"
Abigail si tolse le mani dal viso e fu in quel momento che vide quel mostro davanti a sé.
Non trovò la voce per urlare, ma gli sferrò subito un calcio. Quello gli afferrò la caviglia e se la portò all bocca. Abigail non sapeva più che fare.
Proprio mentre stava per perdere le speranze lo zombie lasciò la presa e cadde a terra.
"Andiamo via da qui!"
Dominique era in piedi davanti a lei. Aveva in mano una pietra insanguinata.
Abigail non reagì. Dominique allora la prese per mano e corse via. Lo zombie intanto si era rialzato, ma le due erano sparite dalla sua vista.
Corsero per qualche minuto, poi Abigail si inginocchiò a terra per riprendere fiato.
"Non farlo più."
Abigail la guardò dispiaciuta.
"Ho capito che ti sto antipatica, ma questo non ti giustifica a fare quello che hai fatto!"
Abigail stava ancora recuperando fiato e non riuscì a rispondere.
"Sono morte persone a cui tenevi e mi dispiace! Ma ora siamo io e te e non possiamo piangerci addosso e abbassare la guardia! Noi dobbiamo sopravvivere e ritrovare gli altri!"
Finalmente Abigail riprese le forze.
"Mi... mi dispiace... hai ragione Nikki."
Dominique divenne rossa in viso.
"Scusa, non volevo alzare la voce."
Abigail sorrise.
"Non scusarti... non è colpa tua se è successo quel che è successo, è solo..."
Abigail non riuscì a finire la frase.
"Abby? Abby stai bene?"
Abigail iniziò a dondolare su stessa finché non chiuse gli occhi e cadde in avanti.2 anni prima
"È lei?"
"Sembrerebbe di sì. Ho sentito dire che è ricchissima."
"Davvero?"
Dylan strabuzzò gli occhi incuriosito.
"Sempre a pensare ai soldi tu!"
Abigail entrò in classe in quel momento. Quando si guardò attorno vide una ragazza sconosciuta seduta da sola vicino alla finestra.
Dopo qualche attimo di esitazione si avvicinò a lei.
"Ciao, io sono Abby. Tu sei quella nuova vero?"
La ragazza sorrise.
"Sì, molto piacere. Io sono Hannah."
Le due si strinsero la mano.
"Di dove sei Hannah?"
In quel momento il gruppetto formato da Jess, Dylan e Caleb si avvicinò a loro.
"Io sono di Denver, ma da pochi giorni mi sono trasferita qui ad Aspen."
Dylan si inserì nel discorso.
"Ciao, piacere Dylan."
"Piacere, Hannah."
"Ho sentito dire che non te la passi male."
Caleb e Jess si guardarono imbarazzati.
"Beh direi di no."
"E come mai? Svelaci il segreto."
Hannah rise.
"Non sono ricca se è questo che mi stai chiedendo. Sono benestante. Mio papà lavora molto quindi mi posso permettere una bella vita."
Dylan annuì.
"Capisco, e tua mamma?"
Hannah, nonostante l'imbarazzo, sembrava piuttosto tranquilla.
"Mia madre la sento poche volte. Da quando i miei hanno divorziato lei si è trasferita in Iowa."
"Cavolo."
"Non preoccupatevi, lei sta bene. Ha solo trovato lavoro lontano da qui."
Caleb diede una pacca sulla spalla a Dylan per rimproverarlo della sua sfacciataggine.
"D'accordo. Beh ti troverai bene con noi vedrai."
Detto questo Dylan si alzò e ritornò al suo banco seguito da Caleb.
"Allora Hannah, perché sei venuta qui ad Aspen."
Dopo averlo chiesto Jess si sedette accanto a lei.
"Sono qui perché mio papà sta lavorando a un progetto piuttosto impegnativo e non ha molto tempo da dedicarmi."
Abigail la fissava incuriosita.
"Vivi qui da sola quindi?"
Hannah sorrise.
"Beh in teoria no, ma praticamente sì."
Abigail rimase sorpresa.
"Che strano vivere da soli."
"Soprattutto quando hai quattro fratelli, vero?"
Jess rise mentre Abigail annuì con pesantezza.
"Quattro fratelli?"
"Sì! Quattro! E adesso che mia madre è in ospedale sono rimasta sola con cinque uomini."
Hannah si incupì.
Abigail lo notò, ma non ne capì il motivo.
"Abby, Jess, vi va di venire a casa mia stasera? Come vi ho detto ho praticamente casa libera."
Abigail e Jess si scambiarono uno sguardo di indecisione.
"Certo, molto volentieri."
"Sì certo."
"Ottimo allora vi aspetto poco prima di cena."
In quel momento entrò in classe la professoressa.
Abigail e Jess si alzarono e andarono verso il loro banco.
Prima di sedersi Jess sussurrò qualcosa ad Abby.
"Cos'ha che non va?"
Abigail rimase sorpresa.
"Io non ho detto nulla."
"Sì, ma conosco quello sguardo. Quello era uno sguardo in pieno stile Moore."
Abigail rise.
"No, non era nulla. Mi è solo sembrata un po' strana, ma si deve ancora ambientare quindi è comprensibile."
"D'accordo Abby, fingerò di crederci."
Abigail scosse la testa ridendo. Poi iniziò la lezione e Abigail si girò a guardare Hannah. Era attenta, ma sembrava avere la testa altrove.
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INFECTED BLOOD
ActionNella città di Aspen in Colorado vivono 5 fratelli di diversa età che trascorrono le giornate normalmente. Un giorno però tutto cambia... Arriva l'apocalisse e il loro obiettivo diventa sopravvivere... ci riusciranno? Storia del tutto inventata da m...