Draco

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Il resto del pomeriggio lo passai litigando con la cravatta che mia madre aveva abbinato al completo per il Ballo del Ceppo. Odio l'eleganza e ancor di più questo tipo di eventi, considerando anche il fatto che la mia accompagnatrice sarebbe stata Pansy.

Nonostante le mie poche abilità di maneggevolezza del nodo, sono stato il più veloce a vestirmi. Decisi quindi di aspettare Zabini e Goyle, che erano lenti come due lumache, nella sala comune, mentre mi persi nei miei pensieri.

Venni interrotto da una risata che riconoscerei tra mille, ovvero quella della Buttermore. La vidi l'ultima volta nel corridoio, qualche ora fa, e poi si dissolse nel nulla.

A quanto potevo sentire, e il mio udito era ancora molto buono, era in compagnia. Non era la voce di Diggory, anche perché dopo averla fatta piangere così, non so se si avvicinerà ancora a lei, ne se lei avrà ancora voglia di rivederlo, quindi doveva essere per forza Hermione.

Sentii una porta chiudersi al piano superiore, e le voci riecheggiare per il corridoio, finché vidi alla mia destra delle ombre, scendere gli ultimi gradini della scala.

Mi voltai e incrociai immediatamente lo sguardo di Eveline. Interruppi il contatto visivo solo per osservare il vestito che stava indossando, che le lasciava scoperta buona parte della gamba, e una paio di scarpe che gli davano ancora più valore. Guardai anche la collana e gli orecchini che portava, che le donavano ulteriore luminosità al volto.

Mi imbattei nuovamente nei suoi occhi vitrei, non riuscendo a dire nulla. Era davvero bella, non potevo negarlo. Vidi le sue guance farsi rosse, mentre mi rivolse un sorriso timido. Non riuscivo letteralmente a muovermi, ero come immobilizzato dal suo sguardo, e lei anche.

<Malfoy>, sussurrò, forse per non farsi sentire. Ma io la sentii perfettamente, e finalmente trovai la voce per rivolgerle il saluto:

<Butt...>, tentai di dire, ma venni interrotto da una voce che mi chiamava da in cima le scale.

<Malfoy!>, mi chiamò nuovamente Pansy, interrompendo così il contatto visivo tra me e la mezzosangue.

<Sono qui>, le risposi, ritornando alla realtà. Era come se entrambi i nostri sguardi si fossero magnetizzati insieme.
La vidi scendere di corsa al piano terra e prendermi a braccetto.

<Levati mezzosangue>, sentenziò con tono maligno, passandole accanto. Non so perché non dissi nulla, e mi sentii uno scemo per non averla nemmeno salutata.

Prima di chiudermi la porta alle spalle, mi voltai appena verso di lei, e con la coda dell'occhio la vidi ancora in mezzo alla sala, intenta a lamentarsi con la Granger.

Poli Opposti ||Draco MalfoyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora