Eveline

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Quando mi trovai a pochi centimetri dal suo volto il mio cuore si fermò per un istante, così come anche tutto ciò che c'era intorno a noi. Guardai le sue labbra per un istante che mi sembrò interminabile, finché non venimmo interrotti da una voce che urlava il mio nome, da in fondo alla sala.

<Eveline!>, chiamava.
Mi voltai, e vidi Cedric che sventolava in aria il suo braccio per richiamare la nostra attenzione. Mi scostai appena da Draco, e sentii le mie guance diventare subito rosse.

<Scusami un secondo>, gli dissi, prima di incamminarmi da Cedric.

<Vengo con te>, sentii dire alle mie spalle, e mi accorsi che Draco mi stava seguendo, con aria insolitamente preoccupata.

Guardai Cedric in volto, e la sua espressione era un mix di emozioni, forse troppo forti, che rischiavano di farlo esplodere da un momento all'altro. Nei miei confronti vedevo dispiacere e pentimento, mentre appena spostava lo sguardo su Draco, notavo collera e rancore.

<Posso p-parlarti un a-attimo>, ansimò, mentre si rivolgeva a me. Deve aver corso per tutto il corridoio per arrivare fino a qui, perché prima non l'avevo visto durante il ballo.

Feci un cenno con la testa, e feci qualche passo in avanti, sentendo anche quelli di Draco dietro di me.

<Da soli>, ringhiò Cedric, riferendosi a Draco, a cui rivolsi un sorriso rassicurante. Andò ad appoggiarsi al muro, abbastanza distante da noi, mentre ci scrutava con sguardo inquieto.

<Cosa devi dirmi?>, chiesi, vedendo che il ragazzo che desiderava parlarmi se ne stava zitto.

<Volevo chiederti scusa per come mi sono comportato fino ad oggi, ho commesso molti errori>, iniziò a dire, mentre si guardava timidamente le mani. Poi, posò i suoi occhi sui miei, e vidi che sembravano ancora più chiari del solito a causa del riflesso della luna che brillava alta nel cielo.

<E' vero, non ti ho messa al corrente della mia decisione di prendere parte al torneo Tremaghi, ma l'avrei fatto a breve, credimi>, mi confessò.

Gli credetti.
Riesco a riconoscere quando le persone sono sincere con me o no, e lui lo era in questo momento, quindi non avevo altra scelta.

<Ti credo, c'è altro che devi dirmi?>, gli domandai, poggiandogli una mano sul braccio, per rassicurarlo.

<In realtà si, e riguarda il diario. Non te l'ho portato io, hai ragione, ma è anche vero che qualcun altro lo ha preso e poi te lo ha restituito>, disse.

<Cosa?>, chiesi, sconcertata da ciò che mi aveva appena detto.

<E quella persona è più vicina di quel che pensi>, continuò, guardandomi ancora più intensamente negli occhi.

A quelle parole Draco iniziò ad avvicinarsi a noi:
<Abbiamo finito questo teatrino Diggory?>, chiese, incrociando le braccia. Cedric lo guardò per un istante, rivolgendosi poi di nuovo a me.

<Ripensa a quello che ti ho detto>, bisbigliò, prima di essere avvolto dal buio, svanendo nei corridoi.

Poli Opposti ||Draco MalfoyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora