Eveline

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Due settimane sono passate dall'ultima volta che vidi Draco tra le mura di questo castello.

Nessuno ne voleva parlare, nessuno sapeva nulla. Tutti vivevano le loro vite, senza preoccuparsi minimamente del fatto che un nostro compagno è scomparso nel nulla, senza aver lasciato alcuna traccia. Sembravo l'unica ad essere angosciata dalla cosa.

Harry e Ron smisero di farsi domande, e di investigare sull'accaduto, realizzando che non avrebbero mai scoperto nulla, data l'assenza di prove. Ogni volta che parlavo con Cedric faceva in modo di cambiare argomento. Sapevo che lui era a conoscenza di qualcosa, così un giorno glielo chiesi esplicitamente, ma lui fece finta di nulla, reagendo anche in malo modo.
Mandai una sola lettera a casa Malfoy, e ci riflettei anche molto se inviarla o meno, ma alla fine decisi di farlo lo stesso. Non immaginavo però che mi sarebbe ritornata indietro dopo nemmeno una giornata.
Non era nemmeno stata toccata, ne aperta. Rimasi delusa, lo ammetto, ma non mi aspettavo una reazione diversa. Dopotutto non ci siamo più parlati.

Ogni mattina mi alzavo con la speranza di rivederlo, o anche solo sapere che stava bene, ma nulla. E fu così anche questa mattina. Durante il tragitto che mi portava a lezione di pozioni la domanda di dove si fosse cacciato batteva nella mia testa, camminai sempre con lo sguardo rivolto verso il pavimento, in quanto vedere i miei compagni che trascorrevano le loro giornate come se niente fosse successo mi lasciava sconcertata. 

Arrivai finalmente davanti alle imponenti porte dell'aula, e alzai lo sguardo per vedere se il professore Lumacorno era arrivato. E fu in quel momento che lo vidi. I suoi capelli biondo platino, immacolati, facevano capolino nella classe buia. Mi pietrificai all'istante, scuotendo la testa e strofinandomi gli occhi per essere sicura che fosse veramente lui, e che non avessi bevuto qualcosa di strano questa mattina. Era lui, non potrebbe essere altrimenti.

Mi avvicinai al suo banco, con l'intenzione di sedermi accanto a lui, in quanto c'era un posto libero. 

<<E' occupato mezzosangue>>, sputò con tono amaro, senza nemmeno guardarmi in faccia. Lo fissai per un'istante, credendo stesse scherzando o altro, ma quando mi accorsi che non era così, andai a sedermi accanto a Harry. Ero ferita, sarei una bugiarda se dicessi il contrario. Volevo solo capire come stavano le cose, chiarendo anche il discorso che avevamo lasciato in sospeso due settimane fa, ma a quanto pare a lui andava bene così, preferiva allontanarmi, come se non ci fossimo mai conosciuti. 

Nel mezzo della chiacchierata che stavo avendo con Harry, entrò il professore, che diede inizio alla lezione. 

<<Oggi ragazzi parleremo dell'Amortentia. Qualcuno sa dirmi cos'è?>>, chiede Horace. La mano di Hermione schizza in aria ancora prima che il professore finisca la domanda. 

<<E' il filtro d'amore più potente al mondo>>, risponde la bionda, seduta davanti a me. 

<<Esattamente signorina Granger>>, dichiara il professore. <<Vuole essere la prima a darci una dimostrazione?>>, le domandò. Lei deglutii prima di dare il suo assenso, alzandosi e raggiungendo il professore nel centro della classe. 

<<Che odori sente?>>

<<Erba tagliata, pasta dentifricia e pergamena nuova>>, affermò Hermione, prima di tornare a sedersi. Vedevo Harry ridere sotto i baffi e dopo aver realizzato ciò che aveva detto, mi resi conto che parlava di Ron. Guardai il diretto interessato che nel frattempo era diventato rosso come un peperone, e mi aggiunsi alla risata di Harry. 

<<Signorina Buttermore? Vuole provare?>>, mi chiese il professore. Incuriosita da quella strana pozione mi alzai dal banco e andai ad annusarla. 

<<Mh... menta, poi... legna che brucia, colonia, e... inchiostro>>, dissi, una volta colti tutti gli odori. Non mi ci volle molto per collegarli a Draco. Ma non capii perché proprio a lui. Non ne ero innamorata, non lo sarei mai potuta essere. Ma è anche vero che questa pozione ci va sentire i profumi della persona che ci attrae. Dopo questa rivelazione, tornai al banco, lanciando un'occhiata spontanea a Draco, e incrocia i suoi occhi color ghiaccio. 

<<Draco? E' il tuo turno>>, lo chiamò il professore. Si alzò svogliatamente dal tavolo, e si avvicinò al calderone. 

<<Cosa senti?>>, gli chiese Lumacorno. 

<<Nulla>>, sentenziò, prima di schizzare fuori dall'aula, non appena il professore annunciò la fine della lezione. 

Poli Opposti ||Draco MalfoyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora