Draco

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Ero con Goyle e Crabbe per le scale a spaventare i nuovi arrivati quando sentii imprecazioni e lamenti provenire dalla sala comune della mia casata.

<Voi andate a vanti, io arrivo tra un istante>, dissi ai due che stavano alle mie spalle.

Entrai e con mio grande disappunto trovai la Buttermore intenta nello studio di Arti Oscure.

<In difficoltà Buttermore?>, la presi in giro mentre prendevo un bicchiere di acqua.

<Non sono capace, non capisco cosa sbaglio. E' ancora valida la tua proposta di ripetizione?>, mi implorò mentre sfogliava avanti e indietro le pagine del libro, mettendosi le mani tra i capelli.

<Sicura che la tua amichetta mezzosangue sia d'accordo? Sai non vorrei mai che poi pensasse che ti sto facendo il lavaggio del cervello>, le risposi in modo provocatorio.

<Come non detto Malfoy, continuerò a fare da sola. Fai finta che non ti abbia chiesto nulla. Grazie per essere sempre così gentile>, ribatte esasperata, sbattendo le mani sul tavolo.

Rimasi ad osservarla mentre riprovava a lanciare incantesimi, fallendo. Che disastro che è quella ragazza. Decisi di aiutarla, odio vedere i maghi imbranati. Salii in camera, presi il libro di Arti Oscure e glielo poggiai davanti al naso.

<Allora, intanto ti devi rilassare, sei troppo tesa>. Ecco che iniziava la lezione. Le misi le mani sulle spalle e le feci fare dei respiri profondi, poi continuai con la tecnica.

<Innanzitutto sbagli il movimento della bacchetta. Devi muoverlo da destra verso l'alto, e non da sinistra. Così, vedi?>, le mostrai con la mia bacchetta.

<Stupeficium!>, esclamò. Purtroppo non riuscì a spostare nulla, ma fece solo cadere tutti i libri dalle mensole.

<Sei un disastro Buttermore>, le dissi mettendomi la mano sulla fronte.

<E te sei antipatico>, mi rispose, facendomi la linguaccia.

<Riproviamoci>, la incalzai. Questa volta il libro finì in faccia a me. Non appena cadde per terra rimasi con gli occhi chiusi e la faccia rigida. Potevo perfettamente sentire la mezzosangue ridere sotto i baffi e una smorfia scappò anche a me.

<Ancora>, le dissi. Siccome sbagliava ancora il movimento e l'impugnatura decisi di aiutarla e glielo mostrai guidandola, e mettendo la mia mano sopra la sua. Ci fu un momento di esitazione, in cui la mia mano congelata entrò in contatto con la sua che era bollente.

Finalmente ci riuscì. Provò qualche altra volta e arrivò ad essere capace a lanciarlo da sola.

Dopo una breve pausa passammo all'incantesimo successivo, l'Expelliarmus. Diede fuoco a qualche giornale e rovesciò completamente il tavolo da pranzo, ma dopo risate, stuzzicamenti vari, insulti ed esultanze, ci riuscimmo. Mi disarmò e anche abbastanza bene devo ammettere.

<Ce l'abbiamo fatta!>, esclamammo all'unisono, dandoci il cinque. Quando le nostre mani entrarono di nuovo in contatto ci guardammo per un secondo che parve un'eternità.

<Ehm... che ore sono?>, mi domandò distogliendo lo sguardo e sistemando i libri.

<Le 20, c'è il coprifuoco tra poco>.

<Dannazione! Cedric! Me ne sono completamente dimenticata!>, disse portandosi una mano alla bocca. Ops, scusa Cedric.

Poli Opposti ||Draco MalfoyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora