Visto che tutti i miei vestiti erano andati persi mi rimisi quelli che avevo nella giornata dell'incidente, anche se incedente non è visto che è un incendio doloso.
Presi il mio zainetto e salì in macchina con Bucky al posto del guidatore.
Lo guardavo mentre guidava sicuro di sé, era un vero spettacolo.
«Sai già in che negozio andare?» mi chiese dandomi una rapida occhiata.«No in realtà. Conosci qualche negozio semplice che vende vestiti carini?» chiesi a mia volta guardando poi fuori dal finestrino.
«Zemo una volta mi ha fatto un'intera cultura sui negozi quindi credo di sì.» rise fermandosi al semaforo rosso.
«Zemo? Il Barone?» chiesi curiosa.
«Proprio lui, un vero rompipalle ma nell'ultimo periodo il nostro rapporto è lievemente migliorato. Ora è nel Wakanda sorvegliato dalle Dara Milaje.» spiegò guardandomi.
«Vorrei tanto visitare il Wakanda. Tu ci sei stato se non sbaglio, com'è?».
Continuavo a riempirlo di domande ma non potevo fare a meno di chiedergli di lui. Amavo ascoltarlo e sentirlo rispondere alle mie domande mi migliorava l'umore.
Non sembrava seccato o stufo, solo felice della mia curiosità, e questo riusciva a mettermi a mio agio.Il semaforo divenne verde e così ripartì.
«In realtà la maggior parte del tempo che ho trascorso lì ero in criogenesi oppure combattevo contro l'esercito di Thanos, ma devo ammettere una cosa: il Wakanda è bellissimo, libero e un posto sicuro.» affermò «Un giorno ti ci porterò.» disse voltandosi serio verso di me.«Sarebbe un sogno.» ammisi guardandolo.
Lui mi sorrise e poi parcheggiò l'auto, eravamo di fronte ad un bellissimo negozio.
Scese dall'auto, fece il giro e poi mi aprì la portiera, gli sorrisi e scesi dall'auto con il suo aiuto.
Entrammo nel negozio insieme e ci trascorremmo un'oretta, presi diverti vestiti, magliette, gonne, pantaloncini, intimo, qualsiasi cosa.
Mi diressi alla cassa e dopo una lunga litigata con Bucky riuscii a pagare, lui insisteva per comprarmi i vestiti ma gli dissi che mi ospitava già a casa sua e quindi doveva starsene buono.
Tornammo in macchina e facemmo anche una piccola tappa al supermercato per prendere cibo, bevande e...assorbenti.
Non riuscivo a smettere di ridere quando gli spiegai la differenza tra assorbenti con ali o senza.Quando arrivammo a casa, Buck svuotò metà del suo armadio per farmi mettere le mie cose. Cercai di dirgli che stavo lì solo per una settimana ma lui non ne volle sapere nulla.
«Buck davvero, non ce n'è bisogno.» gli dissi stando seduta sul letto.
«Liv, ho detto che tu metterai i tuoi vestiti nel mio armadio, punto.» borbottò appendendo i miei vestiti.
«Va bene, non credo di aver scelta. Vado a preparare la cena.» dissi alzando le mani in segno di resa, feci per uscire dalla camera ma mi bloccò.
«Scusami mi sono dimenticato di avvisarti, questa sera i Wilson ci hanno invitati da loro.» spiegò finendo di riporre i miei vestiti.
«Perfetto, mi faccio una doccia e sono pronta.».
Andai in bagno, mi feci la doccia e mi avvolsi in un asciugamano, poi tornai in camera e chiusi la porta. Buck non c'era così mi tolsi l'asciugamano e mi misi l'intimo, indossai un abito nero e dei tacchi dello stesso colore.
Bucky entrò in camera proprio in quel momento e si soffermò a guardarmi per qualche secondo.
Mi sorrise e iniziai ad arrossire.
«Sei bellissima, Liv.»«Grazie.» gli passai affianco a testa bassa, ancora rossa, e mi asciugai i capelli lasciandoli del mio liscio naturale. Mi misi un filo di mascara ed eye-liner ed ero pronta.
Aspettai che Bucky si facesse la doccia e che si vestisse, come sempre jeans e maglietta a maniche corte neri, poi salimmo in macchina diretti dai Wilson.
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The future shine before us || Bucky Barnes
Fanfiction꧁Ambientato dopo i fatti di: The Falcon and the Winter Soldier꧂ Olivia Adams è una giovane donna contraddistinta dalla dolcezza e dalla generosità. Crede di avere la vita perfetta ma quando nel 2024 incontrerà Bucky Barnes, ex Soldato d'Inverno, l'a...