La testa era appoggiata al finestrino, dormiva tranquillamente con le cuffie alle orecchie. La musica lo rilassava molto, lo aiutava a non pensare a cose negative, infatti, si portava sempre le sue amate cuffie con se, in qualunque posto e momento.
Uno leggero scuotere sulle spalle, lo risvegliò dal mondo dei sogni, e con le mani chiuse in due pugni si strofinò gli occhi, in modo da svegliarsi completamente.
Si guardò intorno confuso, finché non incontrò lo sguardo del suo migliore amico.
-Jiminssi? Siamo già arrivati?- domandò sbadigliando.
-Finalmente ti sei svegliato! Hai dormito per tutto il viaggio. Su alzati adesso Kook, gli altri sono già scesi e ci stanno aspettando fuori- disse Jimin prendendo la sua valigia.
Jungkook si alzò dal suo posto e osservò il paesaggio fuori dal finestrino, mentre, pure lui come Jimin, prendeva la sua di valigia.
Scesero dal pullman e andarono incontro ai loro compagni di classe.
-Eccolo qui il perdente.- disse un loro compagno di classe, ridendo insieme agli altri.
-Ignorali.- gli sussurrò all'orecchio Jimin, aspettando che il professore arrivasse.
-Ormai, lo faccio sempre.- sussurrò a sua volta Jungkook.
All'arrivo del loro professore calò il silenzio, mentre tutti aspettavano le indicazioni.
-Ragazzi, dobbiamo camminare fino all'hotel, la ruota del pullman si è bucata, e non ne abbiamo un'altra di scorta. Cammineremo lungo l'autostrada in mezzo al bosco per i restanti 10km. Ci faremo una lunga passeggiata.- spiegò il professore, aggiustandosi gli occhiali sul ponte del naso.
-Ma ci metteremo almeno un'ora!- esclamò Jimin al suo fianco, facendo un tenero broncio, a cui il professore sorrise e il suo migliore amico arrossí.
-Proprio per questo ci incamminiamo subito.- parlò di nuovo il professore.
Dopo le varie lamentele, si incamminarono e Jimin e Jungkook furono gli ultimi della fila.
-Certo che il professor Min non te li stacca mai gli occhi di dosso.- ridacchiò Jungkook, mettendo una mano sulla bocca.
-Aish, è così imbarazzante!- disse Jimin, roteando gli occhi all'insù.
-E perché mai?-
-Perché con gli altri si comporta sempre come il solito professore freddo e distaccato, mentre a me rivolge sempre dei sorrisi, bellissimi tra l'altro!- esclamò Jimin.
-E ti lamenti pure?- lo derise Jungkook.
In risposta Jimin gli diede un innocuo pugno sul braccio.
-Non mi lamento di questo, anzi mi piace questo suo lato, però mi sento sempre al centro dell'attenzione.- sbuffò scalciando un sasso.
-Ma a te piace essere al centro dell'attenzione.- gli sorrise Jungkook, cercando di trattenere la risata.
-Certe volte mi viene una grande voglia di prenderti a pugni, Kookie.- disse Jimin, passandosi una mano tra i ciuffi argentei.
-Ma sai benissimo che non ci riusciresti mai, nanetto.- si mise a ridere Jungkook, cercando di scansare i colpi del suo migliore amico.
-Dov'è il mio piccolo Jungkookie? Il mio puro bambino gentile e simpatico, come ha fatto a diventare un diciassettenne muscoloso e cat-- iniziò a parlare Jimin con fare drammatico, passando una mano sulla spalla di Jungkook e tirandolo verso di se mentee gli scompigliava i capelli, finché non fu interrotto.
STAI LEGGENDO
ᴊᴜᴋᴀɪ| ᵗᵃᵉᵏᵒᵒᵏ
Fanfiction|Jᴜᴋᴀɪ: ᴛʜᴇ ғᴏʀᴇsᴛ ᴏғ sᴜɪᴄɪᴅᴇ| [ᴄᴏᴍᴘʟᴇᴛᴀ] Jungkook si trova ad Aokigahara, in gita con la classe. La foresta di Aokigahara, o meglio conosciuta come Jukai, è una foresta inquietante quanto affascinante. Se si oltrepassa il confine dettato dalla gui...