Chapter 3

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Raggiunsero i loro compagni di classe, e il professore gli rivolse un'occhiataccia, ma Jungkook era troppo occupato a pensare ai dubbi che gli attanagliavano il petto invece di accorgersene.

A farlo riprendere dai suoi pensieri fu un suo compagno di classe che iniziò a parlare.

-Ragazzi, stasera ci sarà una piccola festa a tema tradizionale misto con musica moderna, al parcheggio per l'entrata del bosco di Aokigahara, partecipiamo?- disse Minho, mentre leggeva il volantino che gli era stato dato da una donna, con gli occhi che si illuminarono alla parola 'festa'.

-Non saprei.- disse il professore.

-Me dai, prof!- esclamò Jimin al mio fianco, con gli occhi da cucciolo.

Tutti iniziarono a supplicare il professore finché egli non cedette.

-Eh va bene.- sospirò sconfitto.

Iniziammo ad esultare, e dopo esserci concordati per l'orario, ci separammo e andammo a visitare il resto del villaggio.

Io e Jimin insieme andammo in qualche negozietto a comprare qualche souvenir, e arrivata l'ora del pranzo ci recammo ad un negozio di sushi.

...

Arrivata la sera, i ragazzi ed il professore si riunirono e andarono all'hotel per potersi dare una lavata e cambiarsi dopodiché, ritornarono alla Grotta, e guidati dai paesani del posto, furono condotti all'entrata del bosco.

Non che il bosco avesse una vera e propria via d'entrata, ci si poteva addentrare da tutte le parti, ma li c'era un piccolo sentiero per non perdersi e ritornare al parcheggio, posto proprio all'entrata, sani e salvi.

Con il telefono filmavano e scattavano foto di gente che ballava i balli tradizionali del posto, mentre agli estremi del parcheggio si trovavano delle bancarelle di cibo a vista delizioso.

Jungkook si sedette su una panchina osservando affascinato le persone ballare.

Ogni paese, come città, aveva le proprie tradizioni e i propri balli, e ogni volta che li vedeva, semplicemente li adorava.

-Andiamo a ballare pure noi.- disse Jimin al suo fianco alzandosi.

-Ma non lo sappiamo ballare, faremo una figuraccia!- rispose Jungkook.

Ma Jimin lo tirò per un braccio e lo portò alla cerchia di persone.

-Impareremo!- gli urlò all'orecchio Jimin, per farsi sentire dall'altro.

Osservando gli altri, come muovevano le gambe mentre si tenevano per mano formando un cerchio aperto, Jungkook riuscì a comprendere quali passi fare, così imparò il ballo, e anche quelli dopo.

Mano nella mano con Jimin, muovevano le gambe correndo una volta avanti e quella dopo indietro, ridendo e divertendosi come mai prima d'ora.

E Jungkook pensò che quella fosse la prima volta in vita sua che si divertiva ad una festa.

Finiti i balli tradizionali, le donne e gli uomini lasciarono spazio ai più giovani, ed una musica lenta e sensuale partì.

Jimin tirò Jungkook per il polso, quando notò che egli stava per andarsene, e lo avvicinò a se, portando le braccia a circondargli il collo.

-Dai Koo! Balla e divertiti.- gli disse Jimin con il broncio.

-Ma Jimin, io non so ballare.- ammise Jungkook e un po' di rossore apparse sulle sue guance.

-Imparerai, come hai fatto prima.- gli disse Jimin, iniziando a muovere il bacino.

Jungkook portò le mani sui fianchi di Jimin, seguendo i suoi movimenti, mentre lentamente iniziava a muovere  il bacino, anche se timidamente.

ᴊᴜᴋᴀɪ| ᵗᵃᵉᵏᵒᵒᵏDove le storie prendono vita. Scoprilo ora