VERSO WESTEROS

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ISA BLACK
 
" Quindi sono morta e sono stata scelta fra le schiere degli eroi del Walhalla." Esclamò Anya, con occhi sognanti.
" Ma vi rendete conto? Con Thor li vicino...."
La guardai perplessa. La mia sorellina preferiva morire , piuttosto che avere una lunga vita e sposarsi, magari con Geralt di Rivia... lo sapevo che si erano conosciuti e lei le aveva regalato una ciocca di capelli.
" Aspetta aspetta Remus e io ci sposeremo?"
Gli occhi della sorella Grifa avevano assunto una forma a cuore.... mio malgrado non potei darle sicurezza di quello.
" Non lo so, amore mio, ho cambiato delle cose.... non so se questo influenzerà anche il vostro destino."
Vidi la delusione negli occhi di entrambe. Accettando il patto con Thor, non avevo pensato ai risvolti che avrebbe potuto avere con gli altri.
Le sorelle mi guardavano con occhi lucidi, mi trovavo in estremo imbarazzo, ma si trattava dei miei poteri magici. Sapevo che avevo le doti per raggiungere la grandezza, ma senza i miei poteri sarei stata solo una maganò inutile e Sirius avrebbe amato solo Altair.... pensai al bambino. Alle sorelle non avevo parlato di lui e non lo avrei fatto. Non volevo incorrere nel loro biasimo e nemmeno rovinare la mia vita.
Sirius mi salvò dalla situazione; salutai le sorelle e andai da lui.
" Severus mi ha spiegato tutto e c'è stato un piccolo cambio di programma. Non parteciperai al matrimonio.... in effetti non ci sarà nessun matrimonio. Ho deciso di rimandarlo. "
Non sapevo se essere felice o mortificata; i suoi occhi erano tristi.
" Mi dispiace Sirius. Spero non sia a causa mia. "
" No, non c'entri tu. Solo che mi sono reso conto che stavo correndo troppo. Ci vediamo per le vacanze."
Se ne andò senza aggiungere altro. Anche le sisters erano sparite. Ero sola.
Rimasi in riva al lago nero, pensierosa e con un profondo vuoto dentro di me.
Pensai a Sirius, aveva rimandato il matrimonio: per quale motivo? Ripensai a quel bacio, alla notte del ballo e , arrossendo, ripensai alle notti di amore impetuosi a Black Nest. Ma quella era un altra vita. Un futuro che dovevo cambiare. Ma fino a che punto? Thor non era stato per nulla preciso, chiedendomi solo di non attirare su di me l'attenzione di Odino. Ma quando in effetti Odino ha iniziato a volgere  il suo occhio si di me?
Quante cose potevo lasciar trascorrere senza ripetere gli stessi errori?
Probabilmente avevo già salvato almeno due vite. Papà non era morto a causa mia, Sirius non era finito oltre il velo a causa mia e Anya... beh Anya era da vedersi, fin ora non vi era stata alcuna battaglia.
Pensai che probabilmente Odino aveva iniziato a osservarmi da quando iniziai a viaggiare nei mondi, in occasione della scomparsa di Sirius, che però non era avvenuta.
Però se Thor ancora non si era fatto vedere, voleva forse significare che c'erano ancora rischi? Perchè non mi aveva riportata nel mio presente? Ma anche pormi domande era inutile. Avevo accettato il patto con lui e dovevo andare avanti per la mia strada, cercando di fare le scelte migliori.
E intanto il tempo passava lentamente, tra studio e pensieri. Con mio padre avevamo deciso di tenere un comportamento distaccato. Non mi diede spiegazioni ma disse che era meglio mantenere il riserbo. Sapevo il motivo, ma  evitai di raccontargli tutta la storia. In realtà il dio del tuono 
non mi aveva imposto il silenzio, ma nin ritenevo opportuno metterlo al corrente, viata la reazione delle sorelle, alla mia rivelazione... soprattutto quella di Anya, alla quale avevo fatto perdere la gloria del Walhalla.
Per cui mi limitare ad assentire e a continiare con le modifiche alla mia vita.
Anche Anya e Giadina, sembravano col tempo aver lasciato perdere quanto accaduto, ma sentivo che si erano staccate da me e procedevano con le loro vite. Erano finiti i tempi delle confidenze e delle risate; si ci trovavamo ancora in riva al Lago Nero, ma meno spesso e con un velo di imbarazzo.
Sirius aveva rimandato a tempo indefinito il suo matrimonio, ciò mi rendeva speranzosa, ma avevo smesso di assillarlo, anche durante le vacanze, cercavo di essere indifferente, anche se quando 
Olenna veniva a Grimmauld Place, sentivo la gelosia rodermi.
E finalmente arrivò l'ennesima primavera, ero in procinto di concludere il mio sesto anno a Hogwarts, con i voti migliori di sempre e gli encomi dei professori.
Sarebbero seguite due importanti novità: l'estate successiva avrei compiuto 17 anni e Sirius mi aveva proposto una vacanza a Westeros. Sapeva che era tutta la vita che bramavo di visitare i sette regni e le terre libere. Un viaggio così importante mi riempiva di aspettative e speranze, soorattutto quando mi disse che potevo scegliere se portare le mie amiche, oppure andare noi due da soli.
Pensai alle sorelle, anche se una vacanza con Sirius, da soli noi due sarebbe stata molto romantica, avrei voluto con tutto il cuore che loro due fossero con me...e comunque trovai anche a una soluzione per non averle a zavorra.
Chiesi a Sirius di trasformare la vacanza, in un tour e di invitare anche Remus e Geralt, un suo amico, che da diverso tempo frequentava casa Black e anche Black Nest.
Sirius mi guardò malizioso, mentre sorseggiavamo una deliziosa burrobirra da Madama Rosmerta.
I nostri rapporti, erano molto meno tesi della prima volta, e stavamo bene assieme, anche se ancora in segreto spasimavo per lui.
" Hai intenzione di mettere su un agenzia matrimoniale?"
Sorrisi a mia volta, aveva capito le mie intenzioni e ridendo acconsentì.
" E dimmi, streghetta, se non ricordo male; inviteresti Remus per la gioia di Moony e Geralt per Anya. E tu? Per te non porti nessuno?"
Lo disse con tono scherzoso, ma nella profondità dei suoi occhi di ghiaccio vi era una luce indecifrabile, una domanda celata, alla quale non sapevo cosa rispondere. Decisi di rimanere sullo scherzoso.
" Per quanto mi riguarda valuterò sul posto. Ho sentito che John Snow è tornato a Grande Inverno..." buttai li con indifferenza.
" John Snow? Spero che il giorno in cui deciderai di sottrarre il tuo prezioso tempo allo studio, tu possa acegliere qualcuno di meglio."
" Per quale motivo non ti va a genio il Lord Comandante?"
" Not Today" rispose Sirius. Adesso rideva anche lui di cuore.
Ci salutammo e dopo avermi riaccompagnata all'ingresso del castello mi salutò con un abbraccio. Forse fu più lungo del previsto? C'era qualciosa di diverso, fatto sta ci ritrovammo stretti quando alzai gli occhi verso di lui, le nostre labbra si sfiorarono. Non fu che un istante, ma vidi i suoi occhi brillare.
Avrei voluto un bacio, uno vero per capirci, ma si scostò, come se stesse facendo uno sforzo enorme. Cercò di riprendere il suo tono normale, ma c'era una nota roca nella sua voce e trapelava un certo imbarazzo.
"Fra poco diventerai maggiorenne. Jo pensaro a un regalo che spero ti possa rendere felice. Ma te lo darò a Westeros."
" Sei crudele!" Risposi infelice.... pensando a cosa potesse essere, ma conoscevo Sirius da tutta la vita, non mi avrebbe mai detto nulla di più.
Sirius se ne andò, e io rientrai a scuola; correndo subito alla ricerca delle sisters gnocche per aggiornarle sui progetti per l'estate.
" Geralt di Rivia? Dici sul serio sorella serpe?" Esclamò Anya con gli occhi sbrillucicosi. 
" Remus?" Disse di rimando Giadina, con gioia.
Ci abbracciammo tutte e tre felici e iniziammo a parlare dei progetti per l'estate e sulle varie tattiche di abbordaggio dei gentilmaghi che ci avrebbero accompagnate.
"Cosè tutto questo scompiglio?" Tuonò Piton.
Ora alle mie amiche avevo detto tutto, ma non la verità su mio padre. Quello era un segreto troppo grosso e pericoloso.
Quindi improvvisamente calò il silenzio, mentre speravamo che non avesse sentito i nostri discorsi.
"Invece che perdere tempo filate a ripassare per gli esami... Tu no signorina Black. Tu vieni nel mio ufficio."
Le sorelle mi guardarono con compassione, prima di defilarsi che nemmeno se si fossero smaterializzate sarebbero sparite così velocemente.
Seguii Severus, in silenzio. Sapevo che non avrebbe detto nulla fino a che non saremmo stati nel suo ufficio, ottimamente protetto da orecchie indiscrete.
Si sedette alla sua scrivania, e picchiettando con un dito sul ripiano di mogano, iniziò senza preamboli.
" Sirius è stato stupido a farsi venire l'idea di trascorrere l'estate a Westeros. E ancora di più a divulgare la notizia. Tu sai il motivo per cui preferirei che i tuoi spostamenti rimanessero confidenziali, immagino."
" Si, lo so. Ma ti posso assicurare che Moony e Anya saranno discrete."
" Non vedo come. I loro pensieri, peccaminosi, sugli esponenti maschili della comitiva, erano captabili dai sotterranei. Inoltre reputo che dovranno quantomeno giustificare il viaggio con le rispettive famiglie."
Alzai le spalle. " Padre è mio profondo desiderio recarmi a Westeros, sai inoltre che sono in grado di badare a me stessa e che sia Sirius che gli altri non permetteranno che nulla accada a nessuno di noi."
" Sorvoliamo sull'affidabilità di Sirius... "
Colsi un pensiero.
" mi vuole sposare?" Esclamai con cuore pieno di gioia.
" Non leggere la mia mente" rispose. "Potresti ricevere amare sorprese."
Abbassai la testa, ma felice. Avevo capito bene, Sirius aveva chiesto la mia mano e probabilmente a Westeros mi avrebbe fatto la proposta.
" Non c'è bisogno che ti agiti. E in ogni caso fossi in te ci rifletterei molto. Vuoi chiuderti tutte le possibilità di un futuro brillante? Ho una proposta migliore per te."
Migliore che sposare Sirius? Pensai...
Mi guardò male, ma continuò.
" Si apre la possibilità, al termine di questa malaugurata vacanza, di trascorrere il tuo ultimo anno accademico a Durmstang a cui potrebbe seguire un ulteriore anno di specializzazione.
" Ma non ci penso nemmeno...." iniziai a protestare.
" Fammi finire. Poi potrai dire quello che vuoi. Ma voglio che tu mi ascolti attentamente."
Annuii.
" A breve sarai maggiorenne, pertanto sarai libera di seguire la tua strada e il tuo cuore.... non posso affermare di essere lieto di sapere che vuoi ancora accasarti con Sirius Black, ma non sarò di certo io a impedirtelo. Però posso anche consigliarti di non correre. Non sei il tipo di persona che desideri trascorrere la sua vita a fare la padrona di casa a Grimmauld Place e a dare ordini a elfi domestici. Sarebbe anche uno spreco di potenzialità. Sirius non scappa e sono convinto che anche lui si troverebbe a darmi ragione. Inoltre , se tu accettassi, io ti accompagnerei - qui il suo tono si fece più dolce - avremmo la possibilità di trascorrere più tempo assieme e magari parlare di noi. Senza contare che saresti sotto la guida di Bulosky, un grandissimo, forse il più grande pozionista vivente, che a suo tempo fu anche mio mentore e che ci offre la sua ospitalità durante il soggiorno in Bulgaria. Questo ti aprirebbe strade per la tua carriera, per le quali molti venderebbero la propria madre. Ma non voglio assolutamente che tu lo veda come un obbligo, bensì come un opportunità e un esperienza, prima di chiuderti fra bebè urlanti e faccende domestiche."
Altair.... dovevo ammettere che mi mancava un pò, ma che in effetti mi ero sentita oppressa dal ruolo di madre, tant è che avevo lasciato la gestione del bambino a Sirous... prrdendomi nel vuoto esistenziale e nella solitudine di Black Nest... 
" Chi è Altair?"
" Anche tu vedo che non ce la fai a non leggermi nella mente...." mi chiesi se avessi dovuto parlargli di.... no, meglio di no, decisi. 
Liberando la mia mente, guardai mio padre.  Avevo già rinunciato una volta alla gloria, non lo avrei fatto di nuovo.
" potrebbe essere un ottima esperienza, ma voglio pensarci."
Lui mi guardò, quasi sorpreso, ma non commentò.
" Hai tutta l'estate per farlo."
" Va bene, ma sappi che qualsiasi scelta farò, sposerò Sirius." Non capivo per quale motivo, questa frase non uscì fuori molto convinta.
" Non sei obbligata." Rispose mio padre... a cosa si riferiva? 
 
SIRIUS BLACK
Sia Geralt che Remus, accettarono con piacere l'invito a viaggiare per Westeros, quindi mi misi subito in moto per organizzare un itinerario che avesse fatto trascorrere un estate indimenticabile a tutti. Sicuramente Isa non l 'avrebbe mai scordata, pensai, girando tra le dita l'antico anello dei Black, con il quale il giorno del suo diciassettesimo compleanno , le avrei chiesto di sposarla.
" Kreatcher" chiamai il mio elfo domestico che apparve immediatamente.
" Lucidalo per bene e fai un bel pacchetto."
Rimasto solo provai a immaginarmi la scena. Avevo già scritto al mio amico Tiryon, il primo cavaliere di re Bran, mi aveva assicurato una grande festa a palazzo.
Sarebbe poi stata solo una questione di poco. Oh avrei volito sposarla subito, ma aveva ancora un anno di scuola davanti e seppur a malincuore era giusto che arrivasse ad ottenere il gufo e poi... già mi immaginavo Grimmauld Place a nuova vita, con dei piccoli Black che scorazzavano per le stanze ora vuote . Saremmo stati una famiglia felice.
E Piton sarebbe arrivato a trovare e a far giocare i suoi nipoti.... Severus... mi venne da ridere, non ce lo vedevo a fare il nonno... prima di proporre a Isa la vacanza ero stato da lui. In realtà non gli chiesi il consenso, lo informai solo di ciò che avevo intenzione di fare, con o senza la sua benedizione.
Non era stato felice, ma aveva rimesso la decisione a lei.
" Non le ho mai fatto da padre e non ho imtenzione di sconvolgerle la vita e impormi. Se il suo desiderio è sposarti non potrò che accettarlo." 
La sua risposta mi andava più che bene, visto il suo carattere.
Quindi andai a proporle il viaggio. Sinceramente avrei preferito partire noi due da soli,ma sapevo che amava molto le sue amiche per cui accettai di buon grado la sue decisione e formammo la piccola comitiva.
Non mi restava quindi che attendere il giorno della partenza.
Partivo abbastanza sereno, in tutti questi anni, nessun pericolo aveva minacciato 
Isa, inoltre sia Geralt che Remus erano maghi abilissimi. Anche se i territori dj Westeros erano impervi, sarebbe stata al sicuro.
Prima di partire avevo un ultima cosa da mettere in chiaro. Olenna: a pochi giorni dal matrimonio avevo sospeso tutto, cercando di non ferirla, forse non avevi espresso chiaramente le mie motivazioni, e lei ancira non si era data per vinta. Desiderava sposarsi con me.
Andai quindi a casa sua, questa volta sarei stato chiaro. Sposarci sarebbe stato un errore anni prima e lo sarebbe stato ancora di più adesso.
Non la prese bene, per un attimo vidi un lampo di odio nei suoi occhi e giurò vendetta nei miei confronti.
La presi come la minaccia dettata da un cuore ferito e me ne andai, un pò dispiacoito, ma convinto di aver fatto la scelta migliore. Si sarebbe rassegnata e avrebbe trovato qualcuno che l'avrebbe resa felice.
 
ISA BLACK
 
Finalmente l'espresso arrivò a King's Cross; quel viaggio era sembrato infinito.
Sapevo che i ragazzi ci attendevano all'esterno con le moto, pronti a partire per Westeros. La prima tappa sarebbe stata Grande Inverno. 
Uscimmo eccitate dalla stazione e... sirius era magnifico. Vestito completamente di pelle nera e lucida, coi capelli che gli cadevano sulle spalle. Stupendamente inanellati e anchessi neri come la notte, con solo qualche filo bianco che lo rendeva ancora più sensuale. La barba vokutamente incolta e i baffi dall'aspetto antiquato lo rendevano degno delle occhiate ammirate da parte di diverse ragazze che giravano da quelle parti. Era a cavalcioni della sua magimoto. Una stupenda Electra glide del 78, appartenuta a un cantante Babbano, un certo Elvis.
Non vedevo l'ora di salirci e di sentire il vento sulla mia pelle, e stringermi a lui durante il volo. Sirius ti amo, pensai eccitata.
Anche le sisters erano meravigliate e affascinate, e avevano grandi adpettative per i loro cavalieri, che però ancora non erano arrivati.
" Dov'è Remus"
"Dov'è Geralt"  esclamarono all'unisono, guardandosi attorno un pò deluse.
" Bentornate ragazze" disse Sirius, sorridente, scendendo dalla moto e scostandosi una ciocca di capelli dal volto.
" A breve arriveranno. Geralt doveva terminare una cosa. "  mi abbracciò sussurrandomi " Come stai principessa? Sei pronta per l'avventura?"
Annuii, perdendomi tra le sue braccia, fino a che un rombo di motore non ci interruppe.
In mezzo a una nuvola di fumo nero arrivarono i cavalieri delle mie amiche .
Sia Giadina che Anya, erano esterefatte e basite.
Geralt, emerse dal fumo a cavallo di una vespa verde acidi, munita di sidecar,con addosso un tentativo di tenuta da motociclista babbano, con tanto di caschetto di pelle legato sotto il mento e occhialoni da barone rosso: infatti sul fianco della moto lampeggiava una scritta viola " Albatros". I capelli, molto lunghi erano legati in trecce da legacci di pelle e gli stivaloni gli arrivavano alle ginocchia. 
" Ma come si è vestito?"  Bisbigliai a Sirius, anche lui con le lacrime agli occhi dal ridere. Accanto a lui, Remus Lupin che consigliato probabilmente da Geralt, aveva optato anche lui per una vespa, sidecarmunita, una special k, color ciliegia, con la scritta fuckmoon sul fianco, unica mota di ribellione. L'abbigliamento era molto regolare, nel senso che era vestito come suo solito, a parte un caschetto, similminatore dell'ottocento a fare le veci del casco.
Guardai le mie amiche, quasi in lacrime, che facevano passare lo sguardo tra la meravigliosa tenuta di Sirius e quelle raffazzonate degli altri due.
Sembravano sul punto di voler fuggire, ma come i due maschietti si avvicinarono alle rispettive ragazze, dimenticarono tutto il resto e assunsero un'espressione stranita, quasi avessero subito un oblivion. Soprattutto Anya, guardava Geralt con gli occhietti sgranati e la scritta TILT che vi 
lampeggiava all'interno.
" Possiamo andare? Siamo già in ritardo. Gli Stark ci aspettano." Disse Sirius
" Perchè ce n' è ancora qualcuno vivo?"
Sirius mi guardò malissimo. " Siamo attesi dalla regina Sansa, che ci ha invitato alla festa per il suo matrimonio con John Snow, o meglio con Aegon Targaryen, che ricevuto il perdono reale è tornato dai territori del nord, per sposare Sansa e unire i due regni, ora che i mostri brutti e cattivi soni stati sconfitti. "
" Ottimo riassunto Sirius." Ribattei fremente, non vedevo l 'ora di salire su quella Harley, anche se provavo pena per le sorelle, in sidecar.... no niente pena mi veniva solo da ridere.
Prima di prendere posto sulle rispettive vetture, vidi Geralt sussurare qualcosa a Sirius, la cui espressione si fece seria, ma si riprese subito e partimmo, prendendo la strada del cielo, non appena fummo lontani dagli occhi dei babbani.
Grazie alla magia il viaggio fu molto rapido e arrivammo a Grande inverno che l'alba doveva ancora spuntare, ciononostante John, ero troppo abituata a chiamarlo con questo nome, era sulle mura del castello ad accoglierci. " Deformazione professionale , dovuta agli anni di sentinella alla barriera." Disse dandoci un caloroso benvenuto e invitandoci a entrare nel salone, scaldato dagli enormi camini. Era estate, ma a grande inverno la neve persisteva.
Ci fece portare qualcosa per rifocillarci e poi ci mostrò le nostre stanze.
" Riposatevi, abbiamo tutto il tempo per parlare e per fare conoscenza delle splendide fanciulle che avete portato con voi.
Anche se eccitati per l'avventura, la stanchezza si stava facendo largo e accettammo tutti di buongrado l'aspettativa di un letto caldo.
Mentre mi ritiravo nelle mie stanze, assieme alle ragazze, vidi che Geralt chiamava in disparte Sirius  e rirmettendosi i mantelli uscirono dal castello.
Seppur incuriosita, non feci nulla, volevo solo dormire un pò.
Anche le mie compagne erano stanchissime e dopo poche parole prendemmo sonno tutte e quante.
Ci ritrovammo di nuovo tutti nel salone, era quasi ora di cena. Finalmente potemmo fare conoscenza della regina Sansa; in realtà non mi piaceva molto anche se si era sicuramente mostrata ina donna forte, ma non ce la vedevo con john, anche se capivo perfettamente i motivi politici che li avevano spinti a quel tipo di unione: l'amore centrava ben poco, ma da quello che mi aveva spiegato Geralt, a loro andava bene così.
" Spesso unirsi tenendo conto solo dell'amore è assai pernicioso, giovane strega. Ma immagino che tu viva ancora nei tuoi sogni romantici per capirlo. Un giorno mi darai ragione."
Quando si voltò per andarsene gli feci una linguaccia. Non lo capivo, aveva ragione, e nemmeno lo avrei mai capito. Nel mio cuore c'era solo Sirius e lo avrei sposato. Non sarei mai scesa a compromessi. Pensai questo, senza rendermi conto che un piccolo compromesso lo avevo accettato nel momento in cui avevo deciso di andare a Durmstang con mio oadre.
Intanto Sirius era strano, quasi assente, seppur cordiale, il suo sguardo aveva perso vivacità come se si sentisse troppo stanco o spaventato. Ma di cosa? Centrava forse il colloquio che aveva avuto con Geralt quella mattina?
Ma non avevo tempo per fare troppa introspezione, i futuri sposi richiamavano la nostra attenzione. Il giorno dopo si sarebbero celebrate le nozze regali, i cui festeggiamenti si sarebbero protatti per parecchi giorni e al termine di questi ci saremmo diretti verso approdo del re, dove ci attendeva Tyrion Lannister: ero veramente curiosa di conoscere il "Folletto" sicuramente più che stare in compagnia degli Stark, soprattutto dopo tutte le cose che Sirius mi aveva raccontato su di lui.
Comunque non acevo mai assistito a un matrimonio del genere, e ne ero abbastanza incuriosita; soprattutto avrei potuto prendere spunto per il mio. 
E ancora la mia testa si mise a viaggiare nel tempo.  In realtà, se non avessi fatto il patto con Thor, a quest'ora sarei già stata sposata da diverso tempo. Pensai alla nostra unione, davanti alla sorgente , con la luna a farci da testimone. E pensai anche a tutto quello che accadde dopo.
" Isa, mi stai ascoltando?"
Era Sirius, che richiamava la mia attenzione.
" Dimmi."
" La regina Sansa vi fa il grande onore di avervi scelto come damigelle per la cerimonia di domani. Devi ringraziarla." Disse, dandomi una spintarella in avanti.
Mi inchinai, ossequiosamente e con in sorriso a 99 denti, maledicendo tra me e me la regina per l'idea avuta. Anche le mie compagne, seppur mostrando riconoscenza, non sembravano molto felici, ma non potevamo di certo rifiutare.
Quella sera la regina rivolse a me le sue attenzioni.
" Dunque tu sei la pupilla di Sirius Black." Disse guardando con una smorfia il mio abbigliamento non proprio femminile.
Feci segno di si.
" Dopo cena tu e le tue amiche, presentatevi da madama Evelin, sono sicura che avrà degli abiti adatti da farvi indossare per domani. Non ti permetterò di farmi da damigella vestita come Arya e ne avrai soli da guadagnarci, con il tuo Sirius... e anche le altre due avranno qualche possibilità in più coi loro cavalieri.
So che poi vi recherete da mio fratello, vi conviene stare attente, potreste trovare molta concorrenza laggiù, soprattutto per Sirius."
Provai il desiderio di strangolarla.
" Sarà un onore per me conoscere re Bran e spero di avere l'opportunità di approfondire le sue conoscenze magiche. 
E soprattutto di avere conferma della profonda arguzia del tuo ex marito, altezza."
Colpita e affondata. Seppur correndo un grosso rischio, avevo nominato il Folletto col quale era stata sposata suo malgrado.
Sansa, assunse un espressione di rabbia, ma si riprese subito, congedandomi.
" Si forse il folletto potrebbe insegnarti a essere più sottile." Mi rispose, facendo cenno di congedarmi e rivolgendo le sue attenzioni alla sorella Grifa.
Ne approfittai per raggiungere Sirius, che nonostante il freddo avevo visto uscire sull'ampio terrazzo. Volevo stare un pò da sola con lui.
Non era solo, era con Lupin .
"Cosa farai?"
" Non lo so... avevo intenzione di chiederle di sposarmi per il suo compleanno."
Sirius... allora avevo raccolto bene il pensiero di mio padre. Feci un passo in avanti.
" Chi c'è?"
" Sono io" risposi facendo finta di nulla.
Remus se ne andò , lanciando uno sguardo a Sirius. Sirius aveva un espressione infelice che cercò di far sparire subito.
Mi avvicinai a lui.
" Problemi?" Gli chiesi.
" No, no..." mi rispose poco convinto.
" Bella questa canzone - riprese con voce allegra- vuoi ballare?"
Mi strinse tra le braccia e iniziammo il ballo stretti l'uno all'altra. Stavo bene, sentire le sue mani che mi stringevano e il suo viso vicino al mio.
Mi venne in mente un altro ballo: anche li aveva bevuto parecchio e mi aveva detto che mi amava. Gli sorrisi. 
Baciami, pensai. Forse lo pensai troppo forte, perchè fu come preso da una scossa elettrica e si staccò da me.
" Devo andare da John,-si scusò,- è il nostro ospite, non voglio sembrare scortese." 
Rimasi a guardare mentre si defilava e pestai un piede a terra arrabbiata. Ero sicura che Lupin si fosse mostrato contrario alla sua idea di chiedermi in moglie, e lui ora tentennava. Quel licantropo maledetto.
Sentii una risata; era Arya, giunta anche lei per il matrimonio.
" Gli uomini sono una perdita di tempo. A meno che non abbia voglia di un pò di sesso. Ma meglio evitare di innamorarsi."
" Cosa ne vuoi sapere tu che sembri un uomo."
" Preferisco sembrare un uomo, che mettermi a fare ricami. Preferisco usare la spada che l'ago.  Vuoi sposare il tuo mago e rinchiuderti in casa a fargli da serva? Eppure mi dicono che sei potente strega. Rimani a Westeros e avrai molta gloria."
" La gloria posso trovarla anche nella mia terra.  E anche a fianco di Sirius."
" Amore e gloria non sono mai andati a braccetto. A una delle due rinuncerai."
Con queste parole se ne andò, lasciandomi qualcisa su cui pensare. Non aveva rutti i torti, avevo conosciuto la gloria, ma avevo scelto l'amore e finita disperata senza poteri magici, prigioniera in una realtà che mi sentivo essere stretta.  Avrei dovuto scegliere dunque? La stessa cosa mi aveva fatto capire Thor, dandomi la possibilità di cambiare il mio destino. Sposa come Sansa o amazzone come Arya?
Ancora non riuscivo a scegliere, i miei sentimenti verso Sirius erano troppo foeti per darmi la possibilità di essere lucida.
Possibile che avessero tutti ragione e che la scelta ultima fosse proprio quella di rinunciare a lui?
Scrollai il capo, no a Sirius non avrei rinunciate, anche se.... anche se dovetti ammettere, non avero raggiunto la felicità a cui tendevo.
Pensai a mio padre, avevo ancora due anni per prendere una decisione, nel frattempo avrei cercato di capire meglio la mia vita.

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