Josh POV.
Sono davanti scuola di Derek e sto aspettando che esca. Oggi volevo passare del tempo con lui per alleggerire la giornata. Tre ore di riunione e una notizia bomba, Alexis sarà un nuovo braccio "sarai il collante dei team" ripeto le parole dette da Matthew facendo una vocina stupida, che lui stesso non ha fatto. Alexis è troppo esposta, questa sua voglia di sapere e la sua bravura non aiutano, raggiungerà grandi traguardi ed io sinceramente non ne sono molto contento. Avrebbe potuto fare tutto, è brava in qualsiasi cosa faccia e l'avrei sostenuta, ma queste sue scelte non le appoggerò mai.
È la voce di Derek che urla il mio nome a svegliarmi dai miei pensieri.
<Ciao campione> lo prendo in braccio.
<Dov'è Alexis?>.
Aggrotto le sopracciglia <non sei felice di vedermi?>
Lui mi abbraccia <certo che sono felice si vedere il mio fratellone>.
<Bene, allora andremo a prendere una cioccolata calda. Ti va?>
Lui annuisce <sii cioccolata>.
Gli scompiglio i capelli e lo sistemo in macchina prima di partire.
-
Mentre stiamo per tornare a casa, incontriamo anche mamma e Johanna che salgono le scale del palazzo.
<Buonasera> le salutiamo e prendo le buste della spesa dalle mani di mia madre, nonostante lei non me lo abbia chiesto.
<Non è con te Alexis?> mi domanda ancora prima di entrare.
<Mi chiedete di Alex, ma non siamo mica in simbiosi> sogghigno.
Le alza le mani scusandosi
<Seh, ti piacerebbe> mi prende in giro mia sorella.
Continuo a ridere ma decido di non rispondere.
<Ti fermi a mangiare per cena?> senza aspettare una mia risposta, continua <si dai, parliamo un po'.. è bello averti a casa senza preavviso>.
Annuisco e le sorrido <ok, però ti aiuto>.
<Mi aiuti?> dice sbigottita.
<Certo, guardo sempre Alexis cucinare..>
Vado a lavare le mani e mi avvicino ai fornelli.
<"Guardi sempre Alexis cucinare"> ripete ed io rido. <È adorabile>.
<Già> io e mia madre non parliamo mai, quindi ora mi trovo parecchio in imbarazzo parlare della mia fidanzata.
<Metto il sali lì, ok?> chiedo e lei annuisce. <Come va con il lavoro?>.
<Bene te?>.
<Bene> alzo le spalle non aggiungendo altro, dopo la scomparsa di CAMERON non ha mai accettato la strada che anch'io avevo scelto seguendo le orme di mio fratello.
< Pomeriggio ho portato Derek a fare merenda >. Lei annuisce nuovamente <ne sarà stato felice>.
<Mi devi dire qualcosa?> mi domanda.
Forse si.. <una persona può sentirsi lontana da un altra solo perché si prendono decisioni diverse?>.
<Spiegati meglio..>
Porto la mano sulla fronte <vorrei che una persona non facesse una cosa, ma non per me> metto le mani davanti al viso rugoso di mia madre <per lei. Per evitare disappunti e per non dovermi preoccupare tutto il giorno>.
Mamma non risponde e penso a ciò che ho detto <in realtà la frase risulta più egoista di quello che vorrei, ma non riesco a spiegare>.
Lei ride <no no figliolo ho capito e trovo che stai cercando di dirmi qualcosa di veramente dolce.. ma non ci puoi far nulla, purtroppo se lei ha deciso ciò che vuole fare non cambierà opinione. Non conosco bene Alexis ma mi sembra di aver capito che è una persona abbastanza determinata, perciò...> alza le spalle, sempre con il sorriso stampato in faccia.
Rifletto e medito su ciò che ha appena detto e alzo le spalle <non stavo mica parlando di Alex..>
Mamma scuote il capo ancora una volta ridendo.. <sicuro?>.
-
Johanna sbuca in cucina con il colorito della uguale al muro della cucina, corrugo la fronte e gli chiedo subito come sta, ma non risponde.
Faccio qualche passo nella sua direzione e alza il volume della piccola tv che cattura subito la mia attenzione.
<TROVATO CADAVERE IN UN CANALE POCO LONTANO DALLA CITTÀ. ERANO GIORNI CHE I FAMIGLIARI AVEVANO ANNUNCIATO LA SUA SCOMPARSA. ROBERT CARSON PICCHIATO A SANGUE> sono queste le parole del telegiornale, che seguono i pianti e le urla di sua sorella.
Guardo nuovamente Johanna mentre mamma inizia a parlare <ah si, stamattina c'è stato un putiferio sotto il palazzo accanto, è morto il nostro vicino. Mi dispiace era una brava persona, giusto qualche settimana fa mi aveva aiutato a salire la spesa a casa>.
Dopo questa frase sono ancora più convinto di ciò che ho fatto.
<Io vado> dico pulendomi le mani con uno strofinaccio. Prendo la giacca mentre mia madre prova ad insistere per farmi rimanere, ma sono già fuori dalla porta con Johanna che mi segue fino all'atrio.
<Che cazzo hai fatto?> mi grida lei con le lacrime agli occhi <cosa sei adesso? Sei..> ci pensa su.. <Un assassino?>.
Gli vado vicino arrabbiato e gli chiudo la bocca con una mano <non sono stato io> parlo a denti stretti e sento i nervi contorcersi.
<Ah no? Ti ho chiamato qualche settimana fa dicendoti che Carson stava sotto il nostro portone, ma puff.. magia> ironizza prepotentemente <picchiato a sangue e buttato in un canale>.
<Ok vuoi la verità?> parlo a denti stretti a bassa voce per non farmi sentire da nessuno <se non l'avrei preso in tempo, sarebbe stato lui a farvi del male. L'ho trovato armato e aveva il compito di uccidervi, quindi scusami se ti ho salvato quel bel faccino e scusa se ho voluto mettere in salvo la mia famiglia e scusami se non mi pento di ciò che ho fatto>.
Vado avanti ed in dietro per quel poco spazio che il palazzo mi offre.
Mia sorella sembra calmarsi e mi viene ad abbracciare <sono preoccupata per te>.
<Io sto bene, non arriveranno a me> gli accarezzo i capelli e gli dico di tornare su, mentre sto per per aprire il portone arrugginito lei mi chiama di nuovo <sono dalla tua parte. Non c'è ne sarà bisogno, ma se dovesse servirti ti aiuterò in qualsiasi momento>.
Faccio un cenno con il capo in segno di gratitudine e lei continua <se hai un complice, parlaci, potrebbe non aver visto la televisione>.
Sbarro gli occhi e il mio pensiero va subito ad Alexis.
Saluto Johanna e corro in macchina guardando il palazzo non troppo lontano dal mio. Sbatto i pugni più forte che posso sullo sterzo e grido. Non posso rischiare che ci scoprano, gli ho rovinato la vita.
Gli mando un messaggio "ti devo parlare".
Non aspetto che mi risponda, parto sgommando per arrivare al più presto da lei.
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Oltre ogni promessa
Romantik"Alexis e la sua migliore amica cambiano città per lavoro, ma non sanno quello che gli aspetta una volta a New York. Cosa vuol dire "fare da braccio"? Ville, auto, scommesse ma anche nuovi amici, nuove scoperte e nuovi amori. Ma più di tutto lui.. J...