CAPITOLO 41

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《Due dollari, grazie》dice la ragazza da dietro al bancone.
Consegno il denaro e me ne vado alzando il cappuccio della felpa.
Sono in giro da stamattina presto, siccome ho dormito poco ho deciso che avrei camminato un po' per la città dato che non lo faccio mai.
Ho pensato a tantissime cose, ma la frase che mi è rimbombata di più in mente è stata "ma perché non te ne torni a Boston?".
Avrei voluto chiamare Josh, solo per dirgli "sai hai ragione, non so neanche io cosa ci faccio qui, penso di andarmene". Già.. ci ho pensato a lungo, e probabilmente lascerò New York.
Approposito di lui, andasse a fanculo.
È l'unica cosa che riesco a dire, non perché non trovi le parole per dirgli altro, ma ci sono talmente tanto rimasta male che non saprei proprio che dire e che parole usare.
Il mio telefono prende a squillare, così lo prendo. Una chiamata da Jade, rispondo.
《Dove sei?》mi domanda
《In giro》risposto fredda.
《Dobbiamo andare da Marcus fra mezz'ora》mi avvisa.
Ci penso su e sbruffo 《non ho voglia, vai tu》
《Che vuol dire che non hai voglia? Ci devi venire lo stesso》.
《Ti ho detto di no, non mi va》ripeto più sicura.
《Tutto bene? Dove sei?》
《Sono venuta a fare due passi sotto il ponte di Brooklyn》. Guardo intorno per cercare qualche cartello stradale, per essere più specifica, ma Jade mi risponde prima.
La mia amica ha aspettato un po' prima di darmi una risposta《ti raggiungo appena torno》. Sicuramente si sarà accorta che qualcosa non andava, anche perché non è mio solito uscire presto.
Appena chiudo con lei, il telefono prende a squillare nuovamente, questa volta però è Josh.
Cosa faccio?! Dovrei rispondergli? Anche solo per cortesia forse dovrei.
Mh cortesia, oppure perché m'interessa sapere cos'ha da dirmi?
Non so cosa debba dirmi, ma se risponderò poi continuerà a fare sempre lo stronzo, perché penserà che continuerò a perdonarlo.
Mentre pensavo cosa fare, il telefono ha smesso di squillare, così sbuffo e mi siedo su una panchina poco lontana da me con il mio caffè.
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JOSH POV
《Come mai ieri sei tornato subito?》mi chiede Chad mente entriamo a casa di Matthew.
Metto il telefono in tasca vedendo la chiamata fatta ad Alexis terminare.
Guardo il mio amico che aspetta una risposta, ma gli passo davanti e lo lascio da solo.
Non ho voglia di fare niente oggi, tanto meno di parlare. Anzi, ad eccezione oggi parlerò soltanto con lei, si perché devo parlargli.

In salotto c'è Matthew intento a guardare fuori dalla grande finestra della stanza.
Incrocio le braccia e mi metto allo stipide della porta aspettando gli altri che entrino per iniziare questa riunione.
Ci ha chiamato perché ha detto che ha una notizia da darci oltre al lavoro.
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Ogniuno che adesso ha il proprio compito, ci guarda in faccia uno ad uno.
《Un componente del team di Marcus se ne andato》dice Matthew guardando maggiormente me.

No, no e no. Mi alzo di scatto drizzando la schiena.
Fa che non sia Alexis. Ieri scherzavo, cioè non scherzavo, ma non è come ha capito lei, mi sono espresso male. Non può essersene andata così, senza dirmi niente.
《In realtà non era un componente vero e proprio, però..》.
Dai cazzo Matthew, parla..
《Joseph ha deciso di abbandonare e tornare in Giapone》continua.
Faccio un sospiro lungo, chiudendo gli occhi e finalemte mi calmo. Tremavo al solo pensiero di non averla di nuovo qui, vicina.
《Non ha dato motivazioni, ha detto soltanto che i team non fanno per lui. Mi sembra però una motivazione stupida, e non è da lui abbandonare così》.
Io ed il mio team ci guardiamo un ad uno, incapaci di mentire al nostro capo. Così essendo io il braccio sinistro di Matthew, mi sa che devo dirla io tutta la verità.
《Non è stato casuale la sua partenza, ma se le cercata》torno ad incrociare le braccia, e tengo lo sguardo saldo su Matthew che mi guarda male.
《Che vuoi dire?》
《Ha iniziato lui, lui mi ha sfidato a casa di Cornell. Quando però c'era da accettare la scommessa si è rifiutato, lasciando tutti li. Lui si è messo in ridicolo davanti a tutti, non poteva fare altrimenti》spiego con molta calma.
《Comprendi ciò che hai fatto? Era propenso a venire nel nostro team. È il miglior ragazzo che potevamo prendere con noi》risponde con tono più che arrabbiato.
Si mette di fronte a me puntandomi l'indice, così mi avvicino ancora di più 《non avevano bisogno di lui qui, sono io il migliore》dico deciso.
Trattiene il mio sguardo, ma torna a parlare subito 《perché ti ha sfidato?》.
Cazzo no, non posso dirgli per Alexis, lo capirebbe.
《Non abbiamo mai avuto chissà quanta simpatia》faccio anche un mezzo sorriso, per sembrare più naturale.
《Josh non mentire》mi richiama.
《Questa è la verità 》.
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