CAPITOLO 45

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Mi alzo dal letto con solo una maglia di Josh addosso, e guardo fuori dalla finestra.
Oggi nevica, è il 13 dicembre ed ora che ci penso è arrivato il momento di iniziare a fare i regali e molto probabilmente potrei iniziare oggi, avendo la giornata libera.
Questo Natale lo passerò insieme a tutte e tre le società, la nostra, quella di Matthew e Cornell che ci ha avvisati che avrebbe portato qualche suo amico.
Chissà la mia famiglia cosa farà, non la sento da un casino di tempo, magari a Capodanno andrò a trovarli e starò con loro. Non mi chiamano, ed io non ho intenzione di chiamarli, anche se mi mancano un sacco.
Amo il Natale, anche se proprio in questo periodo senti la mancanza di chi non ti è più affianco e che puoi tenere soltanto nel cuore. Questo indubbiamente è il periodo dell'anno che amo di più, nonostante tutte le sue sfaccettature.

Sentendo freddo, decido di tornare verso il lettone ma quando mi giro, trovo Josh sveglio intento a guardarmi, con le mani incrociate sotto alla testa.
《Buongiorno》sussurro coprendomi con il piumone.
《A cosa pensavi?》inizia ad accarezzarmi i capelli mentre guardiamo la lampadina del soffitto a cui manca un lampadario.
《Che dovrei iniziare a fare i regali di natale, oppure non sarò in tempo》spiego.
Si mette da un lato e mi guarda dritto negli occhi 《no, dopo.. avevi un aria malinconica, pensavi a qualcosa che ti faceva star male》mi dice dolcemente.
Faccio un debole sorriso, e gli lascio un bacio sul naso 《a niente, non preoccuparti》.
《Voglio sapere tutto. Se c'è qualcosa che non va o se semplicemente stai bene. Ma sopratutto quando sei triste, voglio sapere il motivo, magari riesco a farti cambiare umore》.
Quanto è dolce..

《Pensavo che non sento la mia famiglia da un po' e non vedendola da tre mesi, magari per capodanno potevo andarli a trovare》gli spiego di nuovo.
《Certo, è una bell'idea》.
《Ora andiamo?》aggiunge.
Lo guardo male 《dove?》
《Come dove? Non vuoi più fare i regali di natale? Io dovrei fare anche l'albero, magari mi aiuti》
Sorrido《ci sto》.
Josh è proprio il mio complice, mi asseconda in tutto.
Mi lascia un bacio che diventa sempre più caldo e sensuale. Metto la mia mano sinistra sulla sua guancia, ed io mi sento sempre più travolta da questo bacio, che casto non è.
Un bacio passionale, ma non come gli altri. Un bacio che cerca di più, non si accontenta.
Con gesti veloci Josh mi prende dai fianchi e mi mette a cavalcioni su di lui, mentre mi lascio sfuggire un gridolino divertito.
Divento immediatamente rossa quando capisco cos'è appena successo. Ci guardiamo negli occhi per pochi attimi, ma ricominciamo subito a fare ciò che stavamo facendo pochi secondi prima.
Io senza pantaloni e solo con l'intimo, sento benissimo l'erezione che preme sotto il suo sottile strato di boxer.
Oggi è il giorno in cui perderò la verginità?
No, non penso proprio. Io e Josh non siamo fidanzati, anche se ci comportiamo da tali.

《Josh》sussurro tra un bacio e l'altro.
《È tutto ok》fa lo stesso, continuando a baciarmi e ansimando, ma capendo cosa intendo si ferma all'istante.
《Scusa》mi dice preso dall'euforia.
Il mio colore facciale ormai, è uguale a quello del fuoco ardente, come la situazione che si è creata.
Mi risistemo di fianco a lui 《no scusami tu》abbasso lo sguardo 《avrei dovuto fermarmi, se solo avessi trovato la volontà》sussurro, talmente a bassa voce che non sono sicura che mi abbia sentito.
Mette due dita sotto al mento e mi fa alzare la testa, per guardarlo 《non ti farei mai del male. Se non vuoi va bene, non cambierà il mio modo di tenerci a te》mi spiega guardandomi.
Annuisco e lui sorrise.
《Lo faremo quando vorrei tu. E so che tu vorrai》.
Ecco il Josh stronzo che conosco io, lo spintono scherzosamente e mi dice 《ora però vado a fare una doccia fredda, mi servirà》inizia a ridere mentre io boccheggio dall'imbarazzo.
《Magari vuoi venirla a fare con me? Ci mettiamo cinque minuti, o magari un po' di più》mi fa l'occhiolino mentre lascia intendere benissimo cosa vorrebbe fare in doccia.
Gli lancio un cuscino 《vai vai》gli grido ridendo, si unisce alla mia risata e poi se ne va.
Una volta da sola in camera, porto le ginocchia al petto e metto le mani sugli occhi per coprirmi il viso 《che imbarazzo》sussurro ancora.
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