"guardami"

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ero in camera a continuare la mia serie tv e all'improvviso sento bussare "entra Andres" ma ad entrare non fù Andres "e tu chi sei?" dissi spaventata" "ohhh questo non ha importanza" disse con un sorrisino malefico stampato in faccia "ora vieni con me" "col cazzo ANDRESS-" non feci in tempo di finire che mi interruppe "non è a casa" "oh merda" "su vieni" si avvicinò a me e mi fece un taglio profondo nella mano prendendomi fuori una cosa piccola di metallo "e cosa è questo?" "è il tuo geolocalizatore, ora Andres non potrà più trovarti" "per favore" dissi piangendo spaventata da cosa potrebbe farmi "io non ti farò niente tranquilla" disse poco convincente, all'improvviso tornò Andres e non ero mai stata così felice di vederlo "tu brutto stronzo" disse infuriato sbattendolo al muro. Andres era spaventato ma anche arrabbiato, chissà chi era quel uomo, sembrava giovane, aveva gli occhi marroni chiaro, e capelli neri, era alto e muscoloso ma non come Andres "che cazzo volevi fare fottuto stronzo" e li diede un pugno, poi una ginocchiata in pancia "senti io non ti farò niente okay?" disse abbassandosi al suo livello "ma se provi anche solo guardarla per mezzo secondo giuro che mi assicurerò che sparisca,non solo tu ma manderò in ospedale anche la tua fottuta famiglia, e te non ti ritroverai in ospedale ma in una fottuta bara, intesi?" "intesi" disse in ragazzo obbediente portato via dalla guardia. "Eden tutto okay?" mi chiese avvicinandosi preoccupato, vide la mia mano che continuava a sanguinare "vieni con me" e così feci, prese un asciugamano, lo mise nell'acqua e poi sulla mia ferita facendomi gemere dal dolore, "ahiii" dissi ironicamente "scusa maestà" disse facendomi ridere. Tornammo giù e io iniziai a parlare "ma chi era quello?" chiesi confusa "oh un vecchio conoscente, mi odia perché ero meglio di lui in tutto, ero bravo a box, ero bravo e sparare, ero bravo a lanciare i coltelli, insomma cose che lui non sapeva fare ed era geloso" disse alzando le spalle "ho capito". Passò il giorno e io e Andres eravamo in camera a guardare un film, "ma perché non mi parli un po' di te?" Chiese Andres "beh perché la mia infanzia non era delle più felici. Vabbè la situazione con mio padre già la sai, ma a scuola tutti mi prendevano in giro perchè alle giornate che si passavano coi padri a scuola io rimanevo sempre sola, guardavo i bambini che coi loro papà si sentivano protetti e felici, e io avevo solo paura quando vedevo il mio, e li invidiavo e anche molto" dissi facendomi venire le lacrime agli occhi "oh beh mi dispiace" pronunciò Andres in un sussurro "ohh tranquillo! Ma una domanda" "dimmi" "ma perchè fra tutte le ragazze che c'erano li hai puntato proprio su di me?" "beh perché sembravi felice, gentile, non puttana e fastidiosa come le altre ragazze" fece una pausa "e anche perchè con quel vestito stavi davvero bene ma questi sono dettagli" disse ridendo facendomi fare lo stesso, ci guardammo negli occhi facendomi perdere in quello sguardo che mi portava in un'altra dimensione e prima che io potessi respirare lui con un rapido movimento si mise sopra si me "e anche perchè sei ancora vergine e sarò felice di rubartela" disse maliziosamente, si poteva sentire la sua 'lunghezza' dai pantaloni "beh allora prenditela" dissi ma le parole uscirono da sole "mi stai provocando bibi?" disse avvicinandosi al mio orecchio "perchè non conviene" "forse" dissi sorridendo "bene ora non pretendere che io sia buono" pronunciò prima di iniziare a lasciarmi umidi baci lungo la mascella finì al collo, mi tolse i pantaloni e subito dopo le mutande "sei sicura bibi?" "s-si" borbottai mentre lui si slacciava la cintura, si toglieva i pantaloni e subito dopo i boxer. "Implorami baby" "t-ti prego Andres" "ti prego cosa Eden?" "ti prego Andres fottimi cazzo" a quelle parole non mi diede neanche il tempo di adattarmi alla sua lunghezza che me li fece sentire tutti, tutti i suoi fottuti 28 centimetri facendomi gemere rumorosamente "eccolo il gemito che aspettavo di sentire da quando ci siamo messi assieme" pronunciò lentamente approfondendo le spinte andando più velocemente, mi morsi il labbro cercando di trattenere un gemito "non trattenere nulla Eden voglio sentirti gemere il mio nome" disse mentre io chiudevo gli occhi "guardami" disse velocemente e così feci "voglio che mi guardi negli occhi mentre ti scopo" pronunciò mentre mi perdevo nei suoi occhi pieni di lussuria "Andres ci sono-" "cazzo" "okay, forza bibi vieni per me" così feci e le mie gambe iniziarono a tremare, prese le sue due dita e se le mise in bocca "brava ragazza" disse con voce roca venendo.

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