Un nuovo inizio......

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Ed eccomi qui davanti alla palazzina del mio nuovo appartamento. È grazie a Chiara, la ora moglie di mio cugino Pietro, che ora mi trovo qui. Adesso che loro due si sono sposati hanno deciso di trasferirsi in una bellissima villetta con un bel giardino dove finalmente Toby, il loro cagnolino, può correre libero invece di essere segregato nella piccola terrazza. In più tra poco arriverà anche il loro bambino e questa casa era veramente troppo piccolo per tre persone. Sin dall'inizio io e lei siamo subito andate d'accordo. Non so.. Forse perché abbiamo solo due anni di differenza e a me lei sembrava quasi una sorella maggiore. Abbiamo avuto da subito un bel rapporto, ci vogliamo un gran bene e ci capiamo al volo. Quando ci hanno annunciato il loro matrimonio, erano molto felici ma io ho visto subito che a lei qualcosa non andava giù. Infatti era dispiaciuta di lasciare il suo appartamento, anche perché li loro ci avevano convissuto per ben tre anni e l'idea di lasciarlo ed affittarlo a degli estranei proprio non le andava. Fu li che noi due ci scambiammo uno dei nostri sguardi. Una volta sole cominciammo a parlare e lei mi propose di andarci ad abitare io ribadendo che le dispiaceva tenerlo chiuso e tanto meno darlo ad estranei .E così dopo qualche giorno e dopo aver parlato con suo padre mi diede le chiavi. Subito Renato,il padre di Chiara non era molto felice, l'appartamento e l'intera palazzina era di sua proprietà e voleva subito riaffittare l'immobile, ma volendo far felice la sua unica figlia alla fine acconsentì.

Con un po di emozione salgo i pochi gradini che mi portano nell'androne, giro a destra e mi dirigo verso la mia porta. Inserisco la chiave nella serratura ed apro. Accendo la luce.Appena entro vedo che mi hanno lasciato alcuni mobili e di ciò gliene sono infinitamente grata. Il divano bianco angolare che ho sempre adorato e li che mi invita a sedermi. È ricoperto da un'enorme telo di plastica per impedire alla polvere di rovinarlo.Appoggio la borsa e la mia valigia, tolgo il telo e mi ci siedo. Comodo come sempre. Mi guardo attorno e vedo che mi hanno lasciato anche il mobile basso per la TV, il tavolo e la cucina. Non riesco a crederci. Casa mia. Mi alzo e decido di aprire le finestre. È un tiepido sabato mattina di fine febbraio. Esco nel piccolo terrazzo e mi godo la vista. Il sole mi scalda il viso e anche il cuore. Finalmente sto per conto mio. Non ne potevo più del marasma che è la mia famiglia. Rientro e mi dirigo in camera da letto passando per il piccolo corridoio che conduce anche,attraverso una porta sulla destra,nell'altrettanto piccolo bagno e poi nella mia nuova camera. Cari i miei tesori mi hanno lasciato l'intero arredamento. Il letto,l'armadio a sei ante,la cassettiera e i due comodini. Apro anche qui le finestre e lascio che il calore del sole scaldi la stanza. Do un'occhiata al bagno. E come me lo ricordavo. Piccolino ma con tutto. Adoro la vasca da bagno ma questa volendo mi permette anche di fare la doccia grazie allo sportello che ne delimita la fuoriuscita dell'acqua. Ottimo. Decido di cominciare a sistemare. La casa è chiusa da un po di mesi quindi decido di dare una spolverata ai pochi mobili e di lavare per bene la cucina ed il bagno. In un attimo la mattinata passa e all'una il mio stomaco borbotta rumorosamente. Mi rendo conto che a casa non c'è nulla da morire. Oggi pomeriggio spesa. Porto la mi valigia in camera. Ho portato con me pochissime cose dato che ci vorrà un po prima di stabilirmi qui definitivamente. Suonano alla porta. Ma chi può essere?? Non conosco ancora nessuno. Un po titubante vado ad aprire e.... mi ritrovo davanti una donnina sorridente con in mano una pirofila copertura da uno straccio. Non è molto alta e ha una figura dalle linee morbide. Porta i capelli di un biondo cenere tagliati caschetto ed un paio di occhiali calati sul naso. È vestita in modo molto semplice.. una maglia a girocollo rosa cipria e un paio di pantaloni dal taglio classico blu. Il tutto completato da un filo di perle ed un paio di ballerine anch'esse blu.

"Buongiorno cara penso tu sia affamata" mi dice. Ha una voce così dolce che mi scalda il cuore.

"Salve.... e a dire il vero si...." dico un po imbarazzata.

"Io sono la signora Anna e abito nell'appartamento qui accanto".

"Oh... piacere io sono Francesca".

" Lo so chi sei cara,Chiara mi aveva avvertita del tuo arrivo, anche se pensavo arrivassi la prossima settimana."

"Sì.. infatti.. ma ho pensato di venire qualche giorno prima per cominciare a sistemare... mamma mia ma venga, si accomodi.." sempre un po imbarazzata la faccio entrare e chiudo la porta. Anna si dirige verso la cucina e appoggia la pirofila. Tenendo gli occhi bassi mormoro

" Mi dispiace ma non ho ne piatti, ne bicchieri,posate.. devo ancora portare tutte il necessario per la cucina..."

" Oh cara, ma allora vieni su andiamo da me" mi sorride e mi tende la mano. Sorridendo a mia volta la seguo e lei mi conduce nel suo appartamento. Mi ricordavo che Chiara e Pietro parlavano spesso di questa vicina, ma non che si chiamasse Anna. Ne hanno sempre parlato molto bene e di come il loro rapporto si era rafforzato man mano che si conoscevano. Spero con tutto il cuore che avvenga la stessa cosa tra noi.

Entriamo nel suo appartamento e vengo invasa da un dolce profumo di fiori. Non riesco a capire di che fiori si tratti ma è estremamente piacevole. La stanza che mi si presenta davanti è calda ed accogliente. I pochi mobili, una credenza con due vetrine ed al centro la TV e un tavolino basso, sono stracolmi di soprammobili e centrini. Perfino il divano è ricoperto da un enorme centro che penso funga da rivestimento. Mi sorride e mi fa cenno di accomodarmi a tavola mentre lei tira fuori due tovagliette, piatti, bicchieri e posate. Il timer del forno suona ed Anna apre lo sportello e il profumo dei fiori viene sostituito dall'ottimo profumo della pietanza. Porta la pirofila in tavola e vedo che si tratta di pasticcio. Io adoro il pasticcio e il mio sorriso si allarga. "Spero che ti piaccia" mi dice porgendomi il piatto. Io annuisco ancora più sorridente.

"È uno dei miei piatti preferiti!!!" Lei sorride, si mette una porzione nel suo piatto e si siede davanti a me.

Mangiano entrambe di gusto e dopo un po cominciamo a parlare.

"Allora cara Francesca.. raccontami qualcosa di te.." Cavolo, io odio parlare di me, ma come faccio a non dirle nulla data la sua gentilezza. Di malavoglia comincio.

"Beh, il mio nome già lo conosce.." Lei subito mi interrompe alzando la mano e con un'espressione un po contrariata.

"Tesoro, non pensarci nemmeno di darmi del Lei. Siamo qui che pranziamo assieme, siamo vicine di casa e spero che diventeremo anche buone amiche,quindi ti prego, chiamami solo Anna."

"Ok.. Ha ragione.. cioè hai ragione.. comunque, il mio nome già lo conosci.. ho 24 anni e spero, ancora per poco, vivo insieme ai miei genitori, Sergio e Manuela, mia sorella Sofia di 15 anni e i miei arzilli nonnini di 85 anni ciascuno. "

" Oh cielo, che bella famiglia"

" Sì certo, ma per me ora è il momento di stare un po per conto mio...." le rispondo sorridente.

"Oh, ti capisco cara... Vedrai che qui ti troverai bene, la palazzina e molto tranquilla e negli altri due appartamenti abitano due coppie di sposi, ma non si vedono quasi mai." Parliamo tranquillamente del più e del meno e alzando lo sguardo mi accorgo che sono le tre passate.

" Anna, non so come ringraziarti per la tua ospitalità, ma ora dovrei proprio andare. Ho ancora tutte le finestre aperte e poi vorrei andare a fare un po di spesa..."

"Ma certo, vai pure, e per qualsiasi cosa io sono qui". La ringrazio ancora e mi dirigo verso la porta,mentre sto uscendo sento il suo telefono squillare. Mi sorride e va per rispondere mentre io apro la porta per uscire. Mi saluta con la mano e io faccio lo stesso. Richiudendomi la porta porta alle spalle la sento ridere.

"Il mio tesoro.. ma certo ti aspetto caro.. a tra poco..."

Andando verso il mio appartamento non riesco a non chiedermi chi potesse essere per rendere Anna così felice. Entro a casa e comincio a chiudere le finestre, mi sistemo un po e decido di andare a fare la spesa. Aprendo la porta sento la dolce voce di Anna

" Ecco il mio tesoro" lascio la porta socchiusa, non voglio uscire proprio adesso. Una voce giovane e un po roca risponde.

"Adulatrice". Li sento ridere e Anna chiude la porta. Decido di uscire e con una curiosità che non mi appartiene, vorrei bussare alla sua porta per capirne un po di più. Scuoto la testa per scacciare questo pensiero ed esco dal palazzo.

Stammi lontano.... io non amo...Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora