Vieni, entra.....

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Sono le sette passate quando usciamo dal bar. Ci teniamo per mano anche al ritorno. Arriviamo nel parcheggio del palazzo e io comincio ad agitarmi.Come a percepire il mio stato d'animo Massimo mi stringe un po la mano. Lo guardo e lui mi sorride.
"Sono stato bene con te...".
"Anch'io... grazie del bel pomeriggio."
"Potremmo passare anche una bella serata...". Mi dice guardandomi. Io resto in silenzio. Oddio.. e adesso? Lo faccio entrare? Lo saluto qua all'entrata? Oppure gli  chiedo se....
"Eccoci arrivati." Cavolo siamo davanti alla mia porta. Mi affretto a prendere le chiavi, ma mi cadono. Ci chiniamo assieme per prenderle e ci sfioriamo le mani. Io arrossisco e mi alzo di scatto. Lui lo fa più lentamente.
"Mi sa che è meglio se vado, ci sentiamo..". Dice mettendosi dritto.
"Ok...". Riesco a dire. Lui si gira e si avvia per uscire. No cavolo non può, non voglio che vada....
"Scusa, sono un disastro!". Dico, il mio tono è piuttosto alto e spero che mi abbia sentito solo lui e non l'intero condominio. Si gira  e mi guarda con il suo bel sorriso stampato in faccia.
"No, non lo sei.....". Mi dice e con due passi mi è subito di nuovo vicino.
"Vuoi entrare?". Lui mi guarda serio.
"No se la cosa ti imbarazza così tanto... non voglio..."
"Vieni entra". Mi giro,infilo la chiave ed apro. Accendo la luce e mi sposto per farlo entrare. Lui rimane fermo allora allungo la mano per prendere la sua come ha fatto lui oggi al parco. Il sorriso che ci scambiamo è  lo stesso.
"Accomodati e togliti pure la giacca... non ho granché da offrirti...". Lui si toglie la giacca e si accomoda nel divano.
"Sto bene così....". Mi dirigo in corridoio dove ho messo un piccolo attaccapanni a parete e ci aprendo la sciarpa ed il mio piumino. Torno in salotto e lo vedo in piedi davanti alla mia piccola libreria.
"Immagino ti piaccia legge....". Mi dice girandosi mentre prendo posto nel divano.
"All'inizio era un dovere,  ma poi mi sono appassionata sempre più...". Mi guarda corrucciando la fronte e così proseguo.
"Lavoro in una libreria,subito leggevo solo le trame in internet per rispondere alle richieste dei clienti,ma poi mi sono appassionata  sempre più." Torna a sedersi nel divano e siamo abbastanza vicini.
"Hai fame?se vuoi usciamo a mangiare qualcosa..". Mi dice Massimo..
" A dire il vero ho ancora il sapore della cioccolata in bocca e non sento fame,ma se tu.." Mi blocco perché lui si avvicina alzando una mano per accarezzare la guancia.
"Davvero? vorrei esserne sicuro..". Mi sfiora le labbra con il pollice e poi se lo porta alla sua bocca.
"Non mi pare sai...". È  sempre più vicino. Ma io mi sposto leggermente indietro per guadagnare un po di spazio.
"Puoi credere alle mie parole.." Sussurro. Il suono del mio cellulare mi salva. Mi alzo e rispondo.

"Ciao... si sto bene."
"Sì che mangio,dormo e tutto quanto...."
"Non preoccuparti  mamma e si vengo nel pomeriggio,ok?"
"Va bene,ciao".

Quando riaggancio Massimo si sta guardando attorno e girandosi verso di me vedo che la miniatura del Big Ben in mano.
"Hey, ma sei stata a Londra?"mi chiede.
"Sì, per circa due anni..".
"Ci sono stato anch'io, durante un tour dell'Europa che ho fatto un po di tempo fa..Era tua madre al telefono ma non mi sembravi felice di parlare con lei...". Ecco ci simo, mi s a che è  il momento per parlare.
"Beh, diciamo che il nostro rapporto è un po particolare...". Dico tornando a sedermi sul divano.
"Come tra tutti i figli e genitori!". Ride.
"Più o meno... diciamo che lei c'era quando non doveva e non c'era quando doveva... e questo mi ha portata a fare alcuni sbagli.....".
"Piccola, tutti sbagliamo.. anch'io adesso chiamandoti così, scusa non me ne sono reso conto finché non mi sono sentito....". Mi sorride.
"Ascolta Massimo.... io.. io devo dirti... sto bene con te ma penso... cioè devi sapere prima di...". Oddio riuscirò a dire frasi di senso compiuto?!?
"Hey... no...prima mi hai detto che ti serva tempo.... ne hai di tempo con me... non mi importa sapere....".Caro, sembra così sincero e disposto a darmi tempo... ma io ho bisogno che lui sappia.
"Mi è molto difficile, ma vorrei parlare con te,ho bisogno che tu sappia... per stare bene con me stessa e se mi vorrai ancora per stare bene con te....".
"Oh dolce bimba, muoio dalla voglia di baciarti... prima stavo per riuscirci e niente mi impedirà di riprovarci....". Mi fa l'occhiolino. Io sospiro e decido di parlare a questo bellissimo uomo che ho davanti.

Stammi lontano.... io non amo...Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora