La moto vola lungo la strada... e io mi stringo a lui. Sobbalzo sentendo ad un tratto la voce di Massimo nelle orecchie.
"Bimba, allora,ti piace la mia moto?". Capisco che nei due caschi ci sono dei microfoni.
"Sì... si è bellissimo!".
"Bene, siamo quasi arrivati". Lo stringo forte e lui si porta una mano in grembo e mi accarezza i polsi.
Inizio a intravedere un po di colonna e capisco che ci siamo. Zizzagando tra le auto incolonnate raggiungiamo uno spiazzo dove ci sono altre moto. Si ferma e scendiamo. Mi aiuta a togliere il mio casco e tenendoli entrambi infilati sul suo avambraccio mi tende la mano e ci incamminiamo verso la fiera.
"Dai a me un casco...".
"Tranquilla adesso li lasciamo a Luca così ci muoviamo tranquilli." Infatti vedo chevci stiamo dirigendo all'interno di un bar affollato anche all'esterno. Ci muoviamo piano facendoci largo tra i clienti e non posso non notare le occhiate languide e i sorrisi che certe ragazze lanciano a Massimo. Come a percepire i miei pensieri lui mi stringe la mano più forte e si gira a sorridermi. Finalmente raggingiamo il bancone e un ragazzo stupendo lascia il vassoio che sta preparando per allungare a Massimo un braccio e salutarlo nel tipico modo maschile alla " braccio di ferro".
"Hey fratello..è da troppo che non ti fai vedere da queste parti...!!". Massimo sorride e mi attira vicino a se stringendomi per la vita. Il sorriso di Luca si allarga ulteriormente e fa l'occhiolino al mio guardiamo.
"Beh, avevi un bellissimo motivo a quanto vedo! Ciao io sono Luca!". Dice porgendomi la mano.
"Ciao io sono Francesca".
"Sono felice di conoscerti in un certo senso ti stavo aspettando..." Io corrugo un po la fronte e mi volto a guardare Massimo.
"Lascialo perdere.... hey amico ti lascio i caschi mentre facciamo un giro... poi torniamo...".
"Sì bravo.. cambia argomento... ok mettili nel mio ufficio... cosa vi offro?". Massimo mi guarda.
"Per me una coca... grazie!".
"Anche per me... torno subito...". Si allontana e Luca mi porge da bere.
"Tieni.. non scherzavo prima quando dicevo che ti stavo aspettando..devi essere importante per lui se ti ha portata qui...".
"Lui di sicuro lo è per me..".Replico io e in risposta ottengo un altro sorriso.
Sento due forti braccia che mi stringono.
"Se hai finito di sorridere come un cretino alla mia ragazza noi andremo". Luca ride con più gusto e io mi giro per posare un bacio nella sua guancia. Massimo sorride e si volta per baciarmi sulle labbra.
"A dopo!". Ci saluta Luca e torna a concentrarsi nel suo lavoro. Prendiamo i bicchieri e ci avviamo all'uscita. È un tormento vedere come molte ragazze gli sbavano dietro... ma è anche un sollievo vedere che Massimo neanche le nota.
Ci incamminiamo e cominciamo a vedere le varie bancarelle. Massimo qui sembra di casa.. ogni due passi saluta qualcuno!
"Allora bimba... vuoi che guardiamo le bancarelle... oppure di là ci sono le giostre...".
"Oh si papino andiamo alle giostre!". Dico con una vocina da bimba viziata. Massimo per un attimo mi guarda stranito e poi scoppiamo a ridere.
"Sto scherzando bimbo! Se continui a tenermi per mano puoi portarmi ovunque!".
"Ah si?! Allora direi che possiamo tornare a casa e inf".
"Zio Massimoooo!". Sentendosi chiamare Massimo si irrigidisce e si allontana un po da me. Io lo guardo un po corruciata. Abbasso lo sguardo e noto due manine paffute che stingono le sue ginocchia da dietro. Afferra le due manine, le stacca da se e si gira accovacciandosi all'altezza del piccino.
"Diavoletto mio! Che ci fai qui? E la mamma?". Facendogli queste domande se lo prende in braccio e anche se mi da le spalle vedendolo con un bimbo in braccio mi si stringe lo stomaco. Il piccino si gira e mi guarda sorridendo.
"Ciao". Sono incantata a guardarlo e non rispondo al suo saluto. Massimo si gira a guardarmi e il piccolino lo osserva.
"Lui è Matteo.. il figlio di mia sorella Silvia che dovrebbe essere qui da qualche parte...".
"Ciao Matteo.. io sono Francesca." Lui per tutta risposta mi allunga le manine e si protende nella mia direzione. Senza rendermene conto ho allungato anch'io le braccia e me lo ritrovo tutto sorridente in braccio. Incrocio lo sguardo di Massimo e ci sorridiamo.
"Emm.. vedo di trovare Silvia... tu diavoletto fai il bravo". Non fa neanche due passi che mi sento afferrare il gomito con decisione.
"Che diavolo ci fai con mio figlio in braccio?!?!". Mi ritrovo a fissare sbalordita la versione femminile di Massimo che mi ha tolto dalle braccia Matteo e mi guarda con un'espressione che mi da i brividi.
"Etta zio mamma Etta zio...". Matteo a quanto pare cerca di dare spiegazioni a Silvia a modo suo.
"Massimo!". Mi volto appena per chiamarlo ma non lo vedo.
"Aspetta.. conosci mio fratello...". Il suo viso cambia totalmente espressione e da infuriata passa a stupita e poi ad imbarazzata. Io le sorrido incerta e annuisco appena.
"Scusami.. sei Francesca vero?".
Massimo appare al mio fianco e mi stringe la mano.
"Sì è lei... per che diavolo la guardavi così?!".
"Scusami sai.... ma non trovavo più Matteo e poi lo vedo in braccio ad un'estranea.. non sapevo che fosse la tua bimba adorata caro fratellino!". Cavolo... come fa a sapere che Massimo mi chiama così... cosa gli avrà detto di me? Silvia mi sorride e stringe le spalle come a scusarsi.
"Sono Silvia.. mamma iperprotettiva di Matteo e sorella ipergelosa di Massimo". Mi dice avvicinandosi e tendendimi la mano. Ipergelosa di Massimo... bene.... mette subito le cose in chiaro la sorellina.
" Francesca...". Non so cos'altro aggiungere dopo la sua presentazione. Mi limito a sorridere e a stringere la sua mano.
"Etta!". Esclama Matteo sorridendo e togliendoci da un silenzio imbarazzante.
"È si bravo Matteo! Sei più bravo della tua mamma!" Massimo lancia un'occhiataccia alla sorella.
"Etta!Etta!Etta!". Il piccolino continua a ripetere a modo suo il mio nome battendo le manine. Massimo mi bacia la tempia e mi sorride.
"Dai Massi non fare l'offeso adesso.. ho sbagliato,ok?! Mettiamoci una pietra sopra e passiamo la serata assieme così mi faccio perdonare!". Massimo mi guarda e io annuisco.
"Ok... ma Roberto?".
"Ci raggiungerà a momenti!".
"Chi vuole andare sulle giostre?". Chiede Silvia stringendo Matteo tra le braccia. Il piccolino non aspetta altro! Massimo mi lancia un'occhiata e io gli tiro la lingua. Lui avvicina il suo viso al mio e mi bacia. Ci stacchiamo con riluttanza e tenendoci per mano seguiamo Silvia. Passiamo un'oretta nelle giostre e mentre Massimo sale sugli aerei con Matteo,Silvia mi si avvicina.
"Mi chiedevo che cosa avesse il mio fratellino in questo periodo e parlando con zia Anna mi ha detto dl tuo arrivo... non so che cosa stia succedendo tra voi ma lui mi sembra felice....". Dice tutto ciò senza guardarmi, il suo sguardo è fisso sulla giostra.
"Sì.. stiamo bene assieme era da ta". Lei si gira di scatto e mi fissa ammutolendomi.
"Sentimi bene, se ti azzardi a farlo soffrire te la vedrai con me! Tu non hai idea di cosa lui abbia passato! ".
"Sara.....". Riesco appena a sussurrare. Adesso Massimo ci sta guardando e penso abbia capito che Silvia mi stia mettendo sotto torchio. Lei mi guarda corrugando la fronte. Io indietreggio e distolgo lo sguardo. Ho bisogno di allontanarmi da lei. Mi guardo intorno e noto un banchetto che vende caramelle. Mi dirigo in quella direzione e mentre guardo il mare di caramelle davanti a me giro un po la testa e vedo che i due fratelli stanno discutendo. Mi sento ancora peggio. Scelgo delle caramelle a caso e mentre sto per pagarle Massimo mi raggiunge ponendo lui una banconota sul ripiano. Prende la mia mano e il sacchetto di caramelle e ci spostiamo. Non ho il coraggio di guardarlo. Lui si ferma, mi prende il viso tra le mani e mi costringe ad alzare lo sguardo. Io ho gli occhi lucidi e lui chiude i suoi con un sospiro. Chiudo anch'io gli occhi e le lacrime mi rigano il viso. Massimo le toglie con i suoi pollici e mi bacia con una tenerezza che mi fa piangere ancora di più.
"Non badare e lei, ti prego....". Mi mormora con le labbra ancora appoggiate alle mie. Io in risposta lo abbraccio.
"No ti farei mai soffrire di proposito....". Gli sussurro. Lui mi abbraccia più forte e mi bacia la fronte.
"Salutiamo Matteo e poi c'è ne andiamo in giro solo io e te....".
"Ok.. però non arrabbiarti con tua sorella... penso che lei voglia solo proteggerti...".
"Forse doveva pensarci prima di presentarmi Sara...". Mi ritraggo per guardarlo negli occhi.
"Sì bimba, Sara è la sorella della sua migliore amica....".
"Oh,cazzo....". Sbotto io e Massimo scoppia a ridere.
"Andiamo.. non hai idea della faccina di Matteo quando non ti ha vista vicino a Silvia... Etta? Etta? Continuava a chiedere....".
"Piccolo.. è così dolce...".
Ci avviciniamo a loro e noto l'uomo che gli ha raggiunti.
"Etta! Etta e zio!". Matteo ci ha già visti. Si voltano nella nostra direzione. Roberto mi sorride ma Silvia evita di guardarmi.
"Ciao Etta! Io sono Roberto,piacere di conoscerti!". Mi viene incontro porgendomi la mano. Ricambio il gesto e sorrido.
"Piacere mio, Francesca". Poi saluta Massimo con una pacca sulla spalla.
"Allora ragazzi, il piccoletto qui ha fame, vi unite a noi per una pizza?". Guardo Massimo che sta fissando la sorella.
"Sei gentile tu Roberto ad invitarci ma non credo che a mia sorella faccia piacere mangiare con la mia ragazza." Io chiudo gli occhi imbarazzata e Roberto si gira a fissare la moglie.
"Non ci posso credere! L'hai già giudicata non è vero?". Silvia sbuffa e finalmente mi guarda.
"Non ti ho giudicata... ti ho solo espresso il mio punto di vista così sai come comportarti!".
"Silvia!!". Sia Roberto che Massimo si rivolgono a lei ammonendola. Non so cosa dire o fare.
"Noi andiamo". Ringhia Massimo. Roberto scuote la testa rassegnato e io accenno un sorriso come saluto. Matteo sembra aver capito che c'è ne stiamo andando e si dimena per scendere dalle braccia di Silvia. Lei lo mette giù e il piccolino si avvicina e mi prende la mano.
"Pizza! Pizza io, mamma, papà, zio e Etta. Tutti pizza!". Lascia la mia mano per battere le manine. Massimo si abbassa all'altezza di Matteo e gli accarezza la testolina.
"Un'altra volta diavoletto... io e Frances". Matteo comincia a fare gli occhi lucidi e il mento comincia a tremare per poi aprire la bocca e cominciare a piangere. Guardo Massimo e lui sospira. Si avvicina Silvia e mi posa una mano sulla spalla.
"Mangiando potremmo conoscerci meglio....". Mi dice con un sorriso un po tirato. Guardo Massimo per capire che cosa fare.
"Come vuoi tu amore mio". Come? Come mi ha chiamata?! Resto un attimo imbambolata a guardarlo e lui mi regala un bellissimo sorriso.
"Ok... che pizza sia...". Il mio sorriso si allarga incontrando quello di Roberto e soprattutto quello di Silvia.
"Bene.. dove andiamo allora?". Chiede Massimo.
"Luca quest'anno fa anche le bruschette giusto?". Chiede Roberto.
"Sì ottimo... noi abbiamo lasciato i caschi da lui".
"Siete venuti in moto? La tua Harley?". Chiede Silvia stupita.
"Bravo Massimo era un peccato lasciarla in garage!". Conclude Roberto. Ci dirigiamo verso il bar di Luca e come prima è strapieno. Massimo si fa vedere da Luca e in poco tempo siamo seduti in un tavolo un po appartato così Matteo ha spazio per giocare. Una cameriera ci porta un paniere con diverse bruschette e diverse bibite. Chiacchieriamo del più e del meno.. lavoro,hobby, capricci di Matteo.... Il piccolino comincia ad essere stanco, effettivamente sono le 9.30 e per un esserino di circa 2 anni e l'ora del Ko. Roberto inizia a recuperare i giochi nel tavolo e Silvia mi chiede di aiutarla a sistemare Matteo nel passeggino. Mentre siamo entrambe chinate mi sfiora il braccio e i nostri occhi si incontrano.
"Mi sono comprata da stronza con te... è solo che ho già sbagliato una volta e non posso rifarlo... non riesco ancora a capire come ho fatto a riporre tanta fiducia in Sara che era una mia cara amica... adesso mi è difficile fidarmi di te che sei un'estranea.....". Mi dice tutto ciò con fermezza e io non so che cosa risponderle.
"Vedendovi stasera... lui è felice... è io vorrei cercare di sistemare le cose tra noi.. conoscerti meglio...".
"Sì.... anch'io...". Ci sorridiamo stavolta in modo sincero. Massimo e Roberto hanno assistito alla scena e ci sorridono. Ci salutiamo con la promessa di un'altra cena. Matteo mi riempie di baci e poi crolla esausto nel passeggino. Con Massimo decidiamo di fare un altro giro per la fiera e ci fermiamo a curiosare tra le varie bancarelle. Una in particolare attira la mia attenzione. Vendono, tra le altre cose, dei portachiavi.
"Vorrei un portachiavi nuovo.. a te quale piace?" Chiedo a Massimo. Lui li guarda con attenzione e poi ne sceglie uno in cuoio intrecciato con fili colorati.
"Cavolo è lo stesso che volevo prendere io....". Ovviamente vorrebbe pagarmelo lui ma io sono più veloce e riesco a sabotarlo. Girovaghiamo ancora un po finché non torniamo al locale. Luca è indaffarato più che mai ma riesce comunque ad avvicinarsi a noi per salutarci.
"Hey amico noi adesso andiamo, grazie di tutto... vado a prendere i caschi". Massimo si allontana e io sorrido a Luca che mi si avvicina un po.
"Sei sopravvissuta a Silvia... I miei complimenti!".
"Beh.. l'inizio non è stato dei migliori... però poi ci siamo chiarite....".
" Non c'è l'ha con te.. si sente solo tremendamente in colpa".
"Lo so...". Massimo torna da noi e salutiamo Luca. Usciamo dal locale facendoci largo tra i clienti e finalmente raggiungiamo la moto.
"Tutto ok bimba?".
"Certo... che si fa adesso?" Chiedo io.
"Non so... che vuoi fare? Sono già le 10.30"
"Voglio andare a casa e stare con te....".
"Umm ottimo....". Mi risponde lui attirandomi tra le sue braccia.
"Voglio stare con te e svegliarmi tra le tue braccia". Lo guardo negli occhi e poi lo bacio. Ci infilamo i caschi, saliamo in moto e ci dirigiamo verso casa mia. Stringo forte la vita di Massimo e lui in risposta accelera...
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Stammi lontano.... io non amo...
RandomFrancesca.. una ragazza ora 24 enne con una storia difficile. Ettore.. un uomo che fa parte del suo tormentato passato. Anna e Massimo... che entrano nella sua vita portando la serenità di cui ha bisogno. Tra difficoltà e bei momenti la sua vita st...