Sorpresa e confessioni...

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Ora mi sento meglio..  ma ho anche ora gli occhi gonfi per la mancanza di sonno. Torno in cucina e vedo che davanti alla porta c'è  un biglietto rosa con una scritta. Mi chino e lo leggo -buongiorno,quando esci, guarda il tappeto- . Titubante  apro la porta e nel tappeto trovo un sacchetto con disegnato un fiore con il pennarello. Lo apro e dentro c'è  una brioche. Sorrido, sarà stata Anna. Prendo le chiavi e vado a ringraziarla. Busso è lei mi apre subito.
"Buongiorno Anna! Grazie, sei sempre così gentile." Le sorrido ma lei mi guarda un po perplessa.
"Prego,ma per cosa esattamente mi stai  ringraziando?". Mi chiede lei e io le faccio vedere il sacchetto  e le porgo il biglietto. Il suo sorriso si allarga.
"Vieni,entra." Ci sediamo nel divano e Anna sospira.
"Penso sia stato Massimo, sono quasi certa che sia la sua scrittura...". Mi dice.
"Oh... non pensavo... Wow...".
"Sono sorpresa, non è da lui fare.. questo... non dopo....". Si interrompe e capisco e non sa se continuare o meno il discorso. Le sorrido e le porgo metà brioche.
"Beh,dato che abbiamo questa bontà ora ce la mangiamo!". Mi sembra che la situazione migliori e infatti  ricambia il mio sorriso.
"Ummm.... deliziosa, devo proprio ringraziarlo!". Anna annuisce dandomi ragione.
"Tesoro,  ma hai gli occhi gonfi,non sei riuscita  a dormire?".
"Sì e no... ho dormito dalle 11 alle 3 ma poi... diciamo che più che altro ho sognato,se si può dire così....".
"Sarà stato perché era la prima notte,la prossima andrà  megli, ti abituarai...."
"No Anna,ci vorrà più di una notte...." sospiro.Anna mi guarda e trovo il coraggio per continuare.
"Di notte rivivono il mio passato...e sto male." Dico tutto  d'un fiato.
"Ne vuoi parlare?".
"Sicura che vuoi sapere?".
"Certo... ma di cosa hai paura... il passato è passato..... te l'ho già detto io sono qui se vuoi parlare."
"Ok.... io ti ho avvertita.. ah, è stato bello conoscerti comunque!". Le dico.
"Dai,smettila... ti ascolto". Prendo coraggio e comincio a parlare.
"A 15 anni mi sono messa con un ragazzo afroamericano,all'inizio l'ho per ripicca verso i miei, ma poi mi sono innamorata  e le cose si sono fatte più serie.. siamo stati assieme quasi un anno, fino a che non ho scoperto che mi tradiva... ero sconvolta e non volevo tornare a casa e così sono andata della mia migliore amica  Giulia. I suoi sono separati e quel week end era di suo padre... infatti una volta arrivata a casa sua ho trovato Ettore, abbiamo parlato di cosa era successo, poi non so come, avevamo bevuto,credo,lui ha cominciato a dirmi che ero bella, a toccarmi e baciarmi. Quella notte siamo stati assieme. Mi sono svegliata mezza nuda sul divano con lui vicino. Lui si è scusato,era scioccato come me. È  successo senza che c'è ne rendessimo conto..... ma la  osa ci era piaciuta....". Guardo Anna che ha gli occhi spalancati e si è portata u a mano alla bocca.
"Ma tesoro,tu eri minorenne... lui un uomo... quanti anni aveva? ti ha costretta?". Mi chiede. Io Scuoto la testa.
"Sì,  ero minorenne, ma ti assicuro che ero molto consenziente... non mi ha costretta a fare nulla. Lui aveva 38 anni" Lei continua a guardarmi.
"Anna,non giudicarmi,ti prego...  con i miei le cose non andavamo bene... mia madre non si è mai preoccupata di chiedermi niente, per lei erano importanti solo le apparenze... cene perfette,amicizie perfette, tutto perfetto,tutto..."
"No no non ti giudico... come ti ho detto altre volte,ognuno di noi reagisce a modo suo alle situazioni."
"Lui mi faceva sentire importante.. mi faceva sempre complimenti... mi ha fatto provare cose  che io non avrei mai avuto il coraggio di fare.. poi però le cose sono cambiate... mi ha fatto conoscere dei suoi "amici" e io.... sono stata anche con loro...  Ci trovavamo in un appartamento e......" Non riesco a finire la frase.
"Ma ora hai smesso vero?" Mi chiede Anna.
"Certo, ho tagliato ogni contatto... ogni tanto sento Giulia.... ovviamente  lei non sa nulla di tutto questo schifo". Lei annuisce, ma vedo che mi guarda con occhi diversi.
"Ti capisco, non racconto mai a nessuno questa storia per non vedere questo sguardo...". Mi alzo e faccio per andare. Ho gli occhi lucidi e le lacrime a stento trattenute.
"Grazie per tutto quanto anche se ora te ne sarai pentita....". Sono sulla porta e Anna si alza, mi prende la mano e mi abbraccia.
"Bambina mia... non pensarlo neanche.... avrai anche sbagliato, ma vedo che rimpiangi ancora le tue scelte." Oddio, la adoro, come fa a leggermi dentro così? Ricambio il suo abbraccio  e lascio che le lacrime scorrono sul mio viso in un pianto liberatorio di cui avevo bisogno.

Stammi lontano.... io non amo...Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora