Capitolo 1

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Leila's pov.

17 Gennaio 2017

Ero in camera mia a studiare quando suonarono alla porta principale di casa.
Stavo finendo gli studi all'E-Campus, università bolognese specializzata in Economia Finanziaria.

È sempre stato il sogno dei miei genitori che partecipassi a quell'università, e l'economia finanziaria era la mia materia preferita alle superiori, era il mio punto forte, così, Perché no?

"Leila, puoi andare tu per favore? È Francesco."

"Ma certo, tanto che vuoi che sia! Sto solo studiando insomma." Controbattei.

Uscii dalla camera per raggiungere la porta ed aprire al migliore amico di mia sorella: Francesco. Capelli rossastri, occhi verdognoli, abbastanza alto.

"Hey bimba. Tua sorella?"

Mi spostai, appiattendomi completamente contro la porta spalancata, ed entrò. Chiusi la porta dietro di me incrociando le braccia al petto guardandolo sedersi sul divano.

Mi squadrò dalla testa ai piedi, come era solito fare.
Ho sempre odiato quando faceva così, era davvero insopportabile.
Sapevo bene che lo faceva per darmi fastidio.
Il nostro rapporto è sempre stato così, da quanto mi ricordo.

"Credo sia in doccia. Aspettala dove vuoi, vado a studiare."

Feci per andarmene quando sentii i passi riecheggiare dietro di me.

"Devo studiare, sul serio."

"Posso darti una mano, sai che ho studiato anche io lì."

Si stese sul letto volgendosi verso la scrivania, dove mi ero appena seduta ricominciando ad evidenziare le cose importanti per aggiungerle poi in uno schema.

"Vorrei ricordarti, signor Toneatti, che tu non hai finito l'università. Mentre io sono certa che lo farò."

"Certo, Leila, nessuno ha detto il contrario. Sei così nervosa oggi, che ti prende?" Batté, guardandomi dritto negli occhi.

"Forse dovresti smettere di studiare per un po' e svagarti. Vuoi venire con noi stasera? Andiamo a bere qualcosa."

"L'esame è tra tre giorni, non posso. Devo ripetere fino allo sfinimento."

"Sei già allo sfinimento, Leila."

Si alzò e mi raggiunse, mettendosi dietro di me incominciando a massaggiarmi le spalle.

Era proprio quello che mi ci voleva.

La sessione di studio stava andando avanti da mesi ormai, era l'unica cosa che riusciva a tenere la mente occupata.

"Uh, i tuoi muscoli sono super tesi."

"Sì, sicuramente." Sbuffai, godendomi il massaggio.

"Vediamo, che stai studiando?" Si avvicinò alla scrivania leggendo il titolo del paragrafo che avevo appena incominciato.

"Teorema di separazione di Fischer." -Sussurrò- "è difficilissimo."

"Il tuo soprannome ti caratterizza. Hai il cervello di un tonno, sul serio. Questa è forse la cosa più facile che abbia studiato in questi mesi."

"Davvero? Allora hai veramente bisogno di uscire." Appoggiai la testa sulla pancia, alzando il volto verso di lui.

"Dai vez, dì di sì."

Dal cubo fissato al muro, prese uno dei miei occhiali da sole, il mio preferito, e lo indossò, rimettendo poi le mani sul collo.

"Non posso bimbo. Devo studiare."

Beloved || Cesare CantelliDove le storie prendono vita. Scoprilo ora