Leila's pov.
2 Febbraio 2017 – 9.12
"Leila, ti vuole papà."
"Papà? È qui? È a Bologna?" Aprii gli occhi dando una testata a mia sorella.
"O mio dio. Scusami Micol."
"No, non è qui, E copriti." Disse, guardando il mio petto.
Sì, ero nuda. Che figura di merda.
Mi coprii con il lenzuolo e presi il telefono, togliendo il muto ed incominciando a parlare con mio padre.
"Hey papi."
Mi girai guardando il mio piccolo bimbetto dormire. Era così tenero. Gli stampai un bacio sulla fronte e mi alzai incominciando a vestirmi.
"Ciao tesoro, come va lì?"
"Tutto bene, e a voi? È tutto okay?"
"Sì. C'è una cosa che ti devo dire amore."
"Dimmi papà."
"Dovete venire in Austria, per i prossimi tre mesi."
"Cosa? Perché?"
"Non possiamo più pagare l'affitto di quella casa, per il momento, ma se verrete per questi mesi potremo metterci i soldi da parte."
"Ho bisogno di rimanere qui a Bologna."
"Lo so piccola, e mi dispiace tanto, ti prego facci questo favore."
"Non potete farmi questo, papà. Sono fidanzata, ho degli amici e studio ancora. Sai quanto è scomodo studiare online? Ho bisogno dei miei spazi."
"Possiamo passare un po' di tempo insieme tutti e quattro dopo tanto tempo. E poi sono solo tre mesi, poi potrai tornare a Bologna."
Raggiunsi la cucina guardando mia sorella bere la tisana, chiedendogli anche umilmente perdono per quello che aveva visto e forse anche sentito ieri sera.
"D'accordo, ne parlerò con Micol. Ciao." Chiusi la chiamata e gli passai il telefono.
"Dobbiamo andare per forza?" Micol mi passò una tazza piena di caffè e latte, proprio quello che prendevo ogni mattina.
"Se ci ha chiamato sì. Saranno solo pochi mesi, Ila. Passeranno in fretta, vedrai."
"È che a Giugno dovrei diplomarmi, e vorrei farla dal vivo, festeggiare con tutti i miei amici."
"Non puoi chiedere di spostare l'esame?"
"Assolutamente no! Ho fatto di tutto per non posticiparlo. Vedrò il giorno in cui me lo stabiliranno e vedrò cosa fare. Per il momento, però non dirò nulla al direttore e..."
O mio dio. Non ho ancora preparato la tesi.
"Non hai preparato la tesi vero?"
"Sì. O mio dio. Ho solo cinque mesi, non ce la farò mai."
"Ce la farai vedrai. Hai intenzione di dirlo a Tonno?"
"Devo dirglielo per forza, non posso scomparire per tre mesi senza dirgli nulla."
Bevvi un sorso di caffè, ne avevo proprio bisogno dopo la notizia che avevo appena avuto. Non volevo lasciarlo andare via. Volevo continuare la nostra relazione, e se gli andava bene, potevamo farlo a distanza.
"A proposito, com'è andata ieri?"
"Uh, è stato spettacolare, e non ho pensato minimamente a Marco... Mi ha trattato bene."
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Beloved || Cesare Cantelli
Fiksi PenggemarBologna, 2017: Leila studia da mesi ormai segregata in casa nell'intento di avere la laurea a pieni voti come ha sempre sognato; Cesare alle prime armi con il suo lavoro da youtuber insieme ad altri cinque ragazzi. Conosciuti per caso, grazie ad un...