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Era passato già un mese da quando Severus aveva detto la parola d'ordine ad Harry e lui si era subito trasferito dal suo Alpha per potergli stare più vicino. Aveva anche imparato a fare un perfetto incantesimo di disincanto così che nessuno potesse vedere la sua pancia anche se, per adesso, non c'era proprio nulla da vedere.
Quella mattina Harry si era svegliato eurofirco. Finalmente era arrivata la prima partita di Quidditch della stagione! Grifondoro contro Serpeverde! Si alzò contento ed andò in bagno a darsi una rinfrescata prima di tornare in camera ed indossare la divisa.
P:"Ricordati la tua pozione prima di scappare "
Gli disse con dolcezza Severus raggiungendolo da dietro e dandogli un dolce bacio sulla guancia.
H:"Grazie Sev!"
Rispose Harry per poi bere la fialetta che gli era stata data.
H:"Sev ecco... oggi c'è la partita..." esordì abbassando lo sguardo e torturandosi un po' le mani mentre Severus lo guardava con un sopracciglio alzato con fare interrogativo.
H:"Ecco mi chiedevo... puoi tifare per me? Lo so che Serpeverde è la tua casa, ma..."
Severus di tutta risposta strinse a sé il giovane corvino dandogli un bacio tra i capelli.
S:"ovvio che tifo per te, piccola peste" Disse Severus baciando con dolcezza sulle labbra il suo Omega. Harry sorrise felice e poi uscì dell'appartamento dirigendosi nella sala grande dove si sedette accanto a Roned Hermione.
H:"Ciao ragazzi!"
R:"Oh viso Harry! Pronto per oggi? Le stracceremo quelle serpi oggi!"
Disse Ron fingendosi ottimista anche se il colorito del suo viso diceva tutt'altro. Come sempre Ron era spaventato per la partita. Non credeva in sé stesso e quindi era sempre convinto di fare schifo come portiere mentre in realtà era bravo, doveva solo fidarsi delle sue capacità.
H:"Ben detto Ron! Oggi gli faremo mangiare la polvere!"
He:"Uomini... a proposito, avere fatto il compito di astronomia per stasera vero?"
I due sbiancamento e poi guardarono Hermione con oggi imploranti.
He:"Eh va bene, vi scriverò solo l'introduzione, non di più "
H:"Ti adoro Hermione "
Lei sorrise rilassata e dopo poco determinarono la colazione dirigendosi verso l'aula di trasfigurazione per la prima lezione, successivamente avrebbero avuto incantesimi e poi un'ora buca prima di pranzo e dopo mangiato due ore di storia della Magia.
Durante l'ora buca, Hermione scrisse le introduzioni ai due amici mentre loro scrivevano il resto del testo così che per domani mattina il lavoro fosse pronto. Le ore di storia della Magia furono un vero tormento come sempre. Sia Ron che Harry si addormentarono nel bel mezzo della lezione mentre Hermione prendeva freneticamente appunti.

Mentre loro facevano lezione, Goyle era in guferia perché gli era appena arrivato un pacchetto da suo padre. Lui, un mese prima, gli aveva raccontato di Harry e di Piton ed il padre, un leale sostenitore di Voldemort non ancora finito ad Azkaban, aveva deciso di farla pagare ad entrambi.
"Ascoltami figlio, fai in modo di far bene questa fiala a Potter. Il resto è meglio che tu non lo sappia "
Goyle annuì silenziosamente rivolto alla lettera che aveva davanti e si mise in tasca la fialette per poi bruciare la pergamena e scendere verso il campo da Quidditch. Sapeva che Harry aveva l'abitudine di bere tutta la bottiglietta d'acqua prima di una partita così travasò la fialette al suo interno e poi con un incantesimo sigillò di nuovo la bottiglia rimettendola al suo posto.

H:"Andiamo Ron! Andiamo a vincere!"
Disse allegro Harry dirigendosi verso il campo da Quidditch seguito dalla sua squadra. In poco tempo furono negli spogliatoi e, dopo un discorso motivazionale, bevve la sua bottiglietta ignaro che al suo interno c'era una pozione molto potente. Tale pozione causava una febbre crescente e se non veniva prodotto in poco tempo un antidoto portava velocemente al delirio ed alla morte.
Uscirono dallo spogliatoio e si schierarono in campo. Harry e Draco si diedero la mano e, dopo essere saliti sulla scopa, diedero il via alla partita.
In poco tempo Grifondoro andò in vantaggio con 50 punti a 20. Harry intanto si guardava intorno in cerca del boccino mentre Draco gli ronzava attorno. Iniziava a sentirsi un po' strano, aveva caldo e sentiva la vista appannarsi ma cercò di ignorare la cosa e si mise d'impegno per cercare di finire la partita il prima possibile.
Fu durante uno dei suoi giri che intravidi la pallina d'orata ed iniziò ad inseguirla con Draco alle calcagna.
La sensazione di malessere continuò ad aumentare e adesso sentiva anche il proprio fisico indebolito. Scese velocemente verso terra seguendo il boccino e, a meno di un metro dal suolo, riuscì a svicolare via da Malfoy riuscendo quindi ad afferrare quella piccola pallina.
D:"GRIFONDORO VINCE!"
Esclamò Dean che stava facendo la telecronaca della partita. Tutti esultarono felici mente i Serpeverde erano incavolati come non mai. Solo una persona era letteralmente nel panico mentre scavalcava la barriera che separava il campo dalle tribune e correva sull'erba. Quella persona era Piton ed era terrorizzata perché, dopo aver preso il boccino, Harry si era accasciato al suolo e non si era più rialzato. Per di più egli sentiva dal Legame che il compagno stava male!
P:"Harry!"
Esclamò raggiungendolo. Lo girò in modo tale da avere il viso davanti agli occhi e vide che aveva le gote arrossate ed ansimava pesantemente. Gli toccò la fronte e sgranó gli occhi da quando scottava. Questo non è normale! Lo prese in braccio stringendolo al proprio petto di fronte agli sguardi stupiti di chi non sapeva delle loro storia e preoccupati di chi invece sapeva e temeva per Harry.
Uscì velocemente dal campo e si diresse in infermeria dove trovó Poppy pronta ad attendere i reduci dalla partita.
P:"Severus.. cosa è successo?"
S:" Non lo so Poppy... si è accasciato dopo la partita e ha la febbre alta! Ma non ho percepito alcun malessere fino a pochi minuti fa! La febbre non può salire così velocemente!"
Disse mentre adagiava il ragazzo sul lettino e lasciava che la medimaga lo esaminasse.
P:"Maledizione!"
Severus sobbalzó a quell'imprecazione da parte della donna.
P:"È stato avvelenato Severus! Io adesso prelevo un po' del suo sangue e tu corri a preparare un antidoto. Non so per quanto tempo riuscirò a tenerlo in vita"
Quelle parole fecero gelare il sangue nelle vene del pozionista. Il suo Harry stava morendo.
Notò che nel poco tempo che era stato lì le condizioni del giovane erano peggiorate. Adesso Poppy aveva creato una bolla di ossigeno in testa al corvino per aiutarlo a respirare mentre nel frattempo aveva ricoperto il suo corpo di neve che non si scioglieva per cercare di rallentare il più possibile l'aumento della temperatura.
Severus era nel panico, come prova lui aiutare Harry in questo momento? Non riusciva nemmeno a connettere! Per fortuna in suo soccorso arrivò Lumacorno che si offrì di preparare lui l'antidoto mente Severus rimaneva al fianco del suo Omega.
S:"Poppy... ce la farà vero? "
P:"Non lo so Severus... Sia Harry che il bambino sono in guai seri. Se l'antidoto non sarà pronto in fretta moriranno entrambi "
Piton a quelle parole si accasció accanto al compagno tenendogli stretta la mano mentre delle calde lacrime gli rigavano il viso alla vista del corpicino del più piccolo scosso dai tremori della febbre.
S:"Resisti amore mio, non lasciarmi "

Passarono le ore e davanti all'infermeria si era radunata una piccola folla in attesa di sapere come stava Harry.
Nonostante Draco fosse preoccupato, mancava a quella rimpatriata ed era andato ad aiutare il professor Lumacorno con la pozione. Grazie all'aiuto del più giovane, in poco tempo riuscirono a terminarla e corsero in infermeria per consegnarla a Poppy.
D:"Eccola! È pronta!"
Esclamò Draco entrando. Diede la fiala alla medimaga e poi il suo sguardo si soffermó sul corpo della sua nemesi. Il viso pallido, quella bolla d'ossigeno attorno al capo, le labbra tendenti al viola leggermente aperte per respirare. Il corpo continuamente scosso da convulsioni. La neve che copriva il suo corpo era già stata sostituita due volte perché, anche se l'incantesimo non l'avrebbe fatta sciogliere facilmente, la temperatura di Harry era talmente alta che essa non resisteva più di qualche minuto sul suo corpo prima di sciogliersi.
La medimaga iniettò subito l'antidoto e poi attese che facesse effetto con sguardo speranzoso. Quella era l'unica speranza di Harry, se la febbre non scendeva era spacciato.
Dopo un quarto d'ora di attesa, le cose sembrarono migliorare. Harry aveva meno l'affannno quando respirava ed anche la temperatura, seppur lentamente, sembrava iniziare a scendere.
P:"Per fortuna..."
Disse la donna sorridendo a Severus. Quello fu il momento più felice della sua vita. L'antidoto aveva funzionato ed Harry era salvo!
S:"il bambino?"
P:"Stanno entrambi bene, appena si sveglia lo dimetto e lo lascio alle tue cure. Avrà bisogno si tempo per riprendersi, per poco non moriva quindi... avviseró io gli altri delle sue condizioni e spiegherò alla preside che fino al termine della gravidanza lui non potrà partecipare a nessuna partita di Quidditch e sarà autorizzato a saltare le lezioni ogni qual volta si sentirà stanco. Purtroppo con questo avvelenamento il feto ha rischiato molto. Bastava che la febbre si prolungasse per qualche altra ora perché lui abortisse, per questo adesso ha bisogno di assoluto riposo durante tutta la gravidanza "
Lo spiegò con dolcezza e Severus annuì tranquillamente felice che il suo compagno ed il loro bambino stessero bene.
La medimaga uscì dall'infermeria assieme a Malfoy e comunicò al resto della folla le condizioni di Harry evitando di parlare della gravidanza e poi prese da parte Minerva e le spiegò tutto per filo e per segno.
M:"ovviamente Poppy, se Harry ha bisogno di saltare delle lezioni non ci sono problemi, spiegherò io il tutto ai professori"

Severus nel frattempo accarezzava il viso del suo amato guardandolo mentre dormiva sereno. Era stata una brutta serata quella, davvero tremenda per il pozionista, ma finalmente adesso si era risolto tutto.
Dopo poco in infermeria entrò Ron ed Hermione e si avvicinarono al capezzale dell'amico. Ron, vedendo gli occhi di Piton arrossati e gonfi per il pianto, capì realmente quanto l'uomo amasse Harry e fu in quel momento che accettò definitivamente la relazione.
Allungò una mano verso il professore senza dire una parola, non ce n'era bisogno. I due uomini si strinsero la mano sotto gli occhi felici della riccia.
He:"Madame Pomfrey ci ha spiegato qualcosa, come sta il bambino?"
S:" Per fortuna bene. Ha detto che ci vorrà del tempo prima che si riprenda e non potrà più giocare a Quidditch durante la gravidanza. Adesso è a rischio, basta poco per perdere il bambino e deve evitare gli sforzi. Ha aggiunto che se dovesse sentirsi stanco è scusato per saltare le lezioni... "
He:"Controlleremo noi Harry quando lei è a lezione"
Disse prontamente la ragazza capendo le preoccupazioni del professore.
S:"Quando siamo tra di noi, vi autorizzo a chiamarmi per nome. In fondo voi siete la sua famiglia"
I due sorrisero alla richiesta dell'uomo e poi rimasero li in silenzio fino a quando non vennero cacciati da Poppy.

Il giorno dopo, verso metà mattina, Harry aprì gli occhi e la prima cosa che vide, dopo essersi messo gli occhiali, fu il suo Alpha.
S:"Buongiorno amore"
H:"Buongiorno, cosa ci faccio qui?"
Severus gli spiegò tutto ciò che era successo senza tralasciare nulla.
H:"Beh non sarei ad Hogwarts se qualcuno non tentasse di uccidermi"
Disse finendo per ridere delle sue stesse parole e ciò contagiò anche Severus che, dopo una giornata di ansia, si abbandonò ad una risata liberatoria felice che il suo compagno fosse vivo e vegeto.

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