18

855 44 3
                                    

Era passata una settimana da quando il calore era iniziato e finalmente Harry era ritornato in sé. Quella mattina se ne stavano raggomitolati sotto le coperte fino a quando Severus non fu costretto a staccarsi per prepararsi ed andare a lezione. "Già te ne vai? Non puoi rimanere con me ancora un po'?" Domandò il più piccolo mettendosi seduto nel letto e guardando il maggiore con gli occhi da cucciolo bastonato. "Non posso Harry, lo sai bene. Tu riposati, torno per pranzo" Rispose avvicinandosi a lui per poi baciarlo con dolcezza. Uscì dall'appartamento e si diresse verso l'aula per iniziare la propria lezione mentre Harry si alzava dal letto ed andava in bagno a farsi una bella doccia felice di avere al suo fianco un Alpha dolce e premuroso come Severus.

La gioia per i due amanti non durò a lungo. A metà mattina, infatti, due Auror vennero a bussare alla porta di Hogwarts per arrestare Harry. I due uomini vennero subito intercettati da Minerva e Severus che si pararono davanti all'appartamento di quest'ultimo in modo che non raggiungessero l'Omega. "Perché siete qui? Non ha fatto nulla per meritare il vostro intervento" Disse Minerva cercando di non far trasparire la preoccupazione nella sua voce. "Da alcuni elementi da poco riscontrati, abbiamo potuto appurare che l'Omega Harry Potter ha ucciso l'Alpha Colui-Che-Non-Deve-Essere-Nominato pochi secondi dopo la morte dell'Alpha Fred Weasley a cui era legato, ciò vuol dire che in quel momento lui era privo del vincolo del Legame ed è legalmente perseguibile per il reato da lui compiuto" A quelle parole i due maghi rimasero per un attimo senza parole poi Minerva esplose. "Ma è inaudito! Ha ucciso Voldemort! Il mostro che ha tenuto sotto scacco il mondo intero per tutti questi anni e adesso volete spedirlo ad Azkaban perché ha riportato la pace?! Solo perché lui è un'Omega?!" "La legge è legge preside McGranitt e gli Omega non posso in alcun modo attaccare un Alpha salvo se a richiederlo è l'Alpha a cui sono legati. Nel caso di Potter questo non vale perché la richiesta del suo Alpha decade dal momento della sua morte e lui ha agito subito dopo la sua dipartita"

Harry, da dentro l'appartamento, sentì un po' di trambusto ed incuriosito decise di aprire la porta trovandosi davanti la schiena possente del suo Alpha. "Sev, che succede?" domandò per poi bloccarsi alla vista degli Auror. "Torna dentro Harry!" Esclamò Severus ma quell'attimo di distrazione bastò ad uno dei due Auror per agire e lanciare un incantesimo contro Harry che si ritrovò ben presto con due manette ai polsi. "Cosa..." Gemette cadendo poco dopo in ginocchio dato che sentiva la propria forza venir prosciugata dalle catene. Guardò Severus spaventato mentre sentiva la debolezza prendere possesso di sé fino a fargli perdere conoscenza.

"E' sotto la nostra custodia fino all'udienza del 13 febbraio, fino ad allora rimarrà ad Azkaban" Decretò l'Auror strappando malamente Harry dalle braccia di Severus. "Non agire" Sibilò la McGranitt notando subito lo sguardo del pozionista. Se lui avesse agito avrebbe sicuramente aggravato la posizione già precaria del corvino e non era proprio il caso.

...

Terminate le lezioni, tutti i professori con anche la famiglia Weasley ed Hermione si riunirono nell'ufficio della preside per parlare di ciò che era successo e per decidere come muoversi per poter salvare Harry. "Non possiamo lasciarlo nelle grinfie di quelli del Ministero! Dobbiamo assolutamente liberarlo!" Esclamò George e gli altri Weasley annuirono compreso Ginny anche se, nei suoi occhi, non si leggeva la stessa convinzione che animava gli altri. "Non possiamo neanche agire d'impulso però, dobbiamo escogitare un piano" Commentò Minerva incrociando le braccia sulla scrivania mentre fissava i presenti. "Vado nel laboratorio, non sono in grado di ragionare adesso" Disse Severus allontanandosi senza essere fermato da nessuno. Perdere il proprio Omega e per di più sentire dal Legame il dolore che stava provando e non poter agire era atroce per lui.

"Dobbiamo aiutarlo... povero caro non è giusto che soffra così" Commentò Molly appena il pozionista se ne fu andato. Parlarono animatamente per più di un'ora ed alla fine decisero di interpellare anche il primo ministro Kingsley nella speranza che potesse dar loro una mano in modo da arrivare quantomeno preparati per il 13 febbraio, data dell'udienza. "Io però ancora non capisco... come hanno fatto gli Auror a scoprire che Fred è morto prima che Harry uccidesse Voldemort? Solo in pochissimi ne erano a conoscenza e avevamo tutti deciso di non parlarne proprio per non creare problemi ad Harry data la sua natura" La voce di Hermione risuonò nella stanza come una ferma condanna che, tra di loro, si celava il traditore che aveva incastrato Harry. "Insinui che qualcuno di noi possa averlo detto a loro di proposito?" Domandò Arthur anche se il suo tono era tutt'altro che accusatorio nei confronti della ragazza che scosse velocemente il capo. "Però la signorina Granger ha ragione, solo noi sappiamo cosa è successo veramente o meglio, solo noi sappiamo dell'importanza di quel singolo avvenimento e conosciamo la natura di Harry, il dubbio sorge spontaneo e temo che a questo punto non sia più solo un dubbio" Tutti in quella stanza si ammutolirono ma nessuno osò puntare il dito contro un'altra persona e ben presto decisero di riprendere la discussione in un'altra occasione.

Il mio OmegaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora