Cap. 7

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La mattina mi svegliai ancora tra le braccia della maledizione.
Chiusi di nuovo gli occhi vedendolo con gli occhi chiusi e mi rimisi nella stessa posizione di prima.

ASPETTA UN ATTIMO

mi alzai dal suo petto riguardandolo un altra volta e lui aprì gli occhi.
<<e tu che cosa ci fai qui?>> ero abbastanza sconvolta e imbarazzata mentre lui mi sorrideva accarezzandomi la testa.
<<chi è Hina?>>
<<prima dimmi che cosa ci fai qui. E come sai di Hina?>>
<<ripetevi il suo nome nel sonno, avrai avuto un incubo. Allora chi è?>> rispose tranquillamente.
<<era la mia migliore amica... non era stata scelta per l'ibernazione>> non mi piaceva parlarne perché ci stavo solo male e il mio viso ne era la prova.
Mi alzai senza dire altro, mentre Sukuna osservava ogni mio movimento.
<<scambiati con Itadori.>> sospirai tenendo gli occhi bassi sul pavimento.
<<eddai ti sei appena svegliata. Non vuoi passare un po' di tempo insieme?>> si alzò facendo qualche passo verso di me.
<<no. E ora scambiati, per favore>>
<< non mi parlare con quel tono. Ti ricordo che se ora il moccioso è vivo è grazie a me>> arrivò a pochi centimetri dal mio viso ma rimasi impassibile.
<< è vivo solo perché neanche tu volevi finire parte della tua vita così e aspettare che qualcun'altro ti riportasse in vita>> incrociai il mio sguardo serio con il suo.
<<hm, fai quasi paura>>

Uscii dalla mia stanza chiudendomi la porta dietro e passandomi una mano tra i capelli ancora spettinati.
Arrivata in sala mi sedetti per fare colazione in compagnia degli altri.
<<buon giorno Yami>>salutò la mora sedendosi di fianco a me.
<<buon giorno Nobara>> salutai la ragazza bevendo un sorso del cappuccino.
<<dormito bene stanotte? Hai una faccia... triste>>si aggiunse Gojo sensei sedendosi davanti a me e sbilanciandosi per guardarmi.
Tolsi la tazza dalla mia bocca poggiandola davanti a me.
<<non è niente, solo un incubo>> mi limitai a rispondere guardando il leggero fumo che usciva dalla mia tazza.
<<sicura?>> chiese la mora
<<si non era niente, tranquilla>>
<<che cosa hai sognato?>>
<<sensei forse Yami non ne vuole parlare>> lo interruppe Megumi.
<<una persona molto importante per me>>
<<per caso il tuo ragazzo di quel epoca?>> si intromise di nuovo il sensei.
<<no. La mia migliore amica>> risposi scocciata.
Vidi che i due studenti si scambiavano qualche sguardo mentre il sensei continuava a guardarmi.
<<allora l'incontro con l'altra Accademia quando si terrà? >> ruppì il ghiaccio che io stessa avevo costruito.
<<tra pochissimi giorni>> rispose Gojo

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Il pomeriggio venni a sapere dell'arrivo di due studenti dell'Accademia di Kyoto e del fatto che si stava tenendo uno scontro.
Corsi alla ricerca di questi due fino a ritrovarmi davanti una ragazza dai capelli corti e scuri che teneva stretta Nobara.
<<e tu chi saresti? Una specie di donna delle pulizie?>> disse la ragazza riferendosi a me
<<beh si potrebbe dire quasi di sì, visto che sono venuta qui a ripulire il casino che tu e il tuo amico state facendo>> risposi con superiorità e di conseguenza la ragazza provò a spararmi, per poi tentare un approccio corpo a corpo fallendo.
<<sembri una ragazza molto vanitosa. Allora penso che questo ti piacerà >>
Raggruppai le ombre in una mano e le feci entrare nella sua bocca.
Non so cosa vide ma dopo poco si mise a piangere e mi ritrovai costretta a ritirarle.
<<tu. Bastarda!>> mi puntò la pistola contro sparando.
Con le ombre presi il proiettile facendolo cadere a terra per poi chiudere la ragazza in un bozzolo di ombre e andarmene cercando Megumi.
Sentì un tonfo provenire non molto distante da me e corsi a vedere.
Megumi era tenuto dal colletto da uno stregone molto più grosso di quest'ultimo, pronto a tirargli un pugno.
Raggruppai le ombre che si erano formate sotto le macerie bloccando il pugno dello stregone e quest'ultimo lanciò in aria il ragazzo caricando l'altro pugno.
Ero troppo lontana per prenderlo quindi corsi più velocemente che potevo, saltai sulla schiena dello stregone prendendo Megumi un attimo prima che fosse colpito.
<<non ti conosco. Ma è una cosa tra me e Fushiguro Megumi. Togliti da qui>>
<<no, non lo farò e ti chiedo di smetterla>> mi alzai lasciando Megumi accasciato a terra dirigendomi verso lo stregone.
<<sei proprio il mio tipo di donna. Dimmi come ti chiami?>> mi scrutò da capo a piedi toccandosi il mento.
<<Yami Tanjō. Se sai almeno un po' di storia della stregoneria dovresti sapere che non ti conviene sfidarmi>>
Il ragazzo tolse quel ghigno che aveva sul viso tornando serio per poi salutarci e andare dalla sua amica.
<<stai bene Megumi?>> presi il viso del ragazzo tra le mani controllandolo.
<<s-si sto bene Yami, non ti preoccupare>>disse prendendomi le mani e spostandomele.

Sukuna x reader x GojoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora