Cap.11

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⚠️Avviso: non so perché ma a metà del capitolo mi diceva che il corsivo ( quello che utilizzo per i pensieri) non era supportato. Quindi metterò questo simbolo (☟︎) e da lì in poi i pensieri saranno scritti così.
Ora vi lascio alla storia ❤️




La mattina mi svegliai un po più tardi del solito.
Distesi le braccia sotto al cuscino, per poi farle vagare in tutto il letto fino a rendermi conto di essere sola.
Alzai leggermente la testa iniziando piano piano ad aprire gli occhi.
Mi sedetti guardandomi intorno: ero sola.
Così mi alzai svogliatamente e dopo essere andata in bagno mi diressi verso la sala.

È mai possibile che devo essere sempre l'ultima?

Era rimasta solo una persona: Toge Inumaki
Appena mi vide fece un leggero cenno con la mano, che io ricambiai insieme ad un sorriso.
Presi il mio vassoio con la colazione e mi misi davanti a lui.
<<allora non sono l'unica che si è alzata tardi>>
<<Tuna>> rise leggermente, portandosi la tazza di tè alla bocca.
Per colpa della sua dote, la colazione continuò nel silenzio e appena ebbe finito mi lasciò sola.

Riportai il vassoio nella cucina e uscì diretta verso i campo di allenamento dove si trovavano tutti gli studenti.

Mi sedetti vicina a Gojo, mentre gli studenti si preparavano per l'incontro di scambio.
<<Itadori oggi è andato via presto. Non ha neanche aspettato il mio risveglio per portarli la colazione. È con Nanami?>>
Il sensei annuì con lo sguardo fisso sui ragazzi.
<<spero abbia fatto colazione con Nanami, iniziare la giornata senza energie non gli farebbe bene...>>
Continuai persa nei miei pensieri massaggiandomi il mento.
<<mh. Ti sei proprio affezionata a lui...>>
<<perché lo dici con quel tono?>> sembrava quasi amareggiato, e finalmente mi guardò.
<<beh, una volta che avrà mangiato tutte le dita di Sukuna, sempre se ci riuscirà, verrà giustiziato. Non te l'ho detto perché pensavo l'avessi già intuito di tuo...giusto Yami?>>
Distolsi lo sguardo mettendo le mani in mezzo alle gambe, come per pentirmi.
Annuì con la testa, abbassando il capo.
<<non voglio che tu ti affezioni troppo a lui, ma forse avrei dovuto dirtelo prima, vabbè>> continuò con nonchalance facendo spallucce.
In fondo lo sapevo anche io che sarebbe finita così, ma non me lo avevano ancora detto in faccia, mi rifiutavo di vedere la realtà e ne ero consapevole.
Mi ero affezionata.
Mi ero affezionata ad ogni uno di loro.

Aspettai la fine degli allenamenti, per poi tornare dentro all'accademia.
Mentre gli studenti si lavavano prima del pranzo, io mi chiusi nella mia stanza, serrai bene le scure tende, lasciando che solo un piccolo raggio di luce potesse scaldare la stanza.
Mi distesi sul letto a faccia in su osservando il soffitto.
Non sapevo descrivere come mi sentivo, non ci ero mai riuscita.
Era come se fossi in una bolla, mi sentivo vuota ma sentivo dentro di me il richiamo del pianto.

*messaggio*

Il cellulare vibrò da dentro il cassetto.
Mi trascinai fino al comodino, aprii il cassetto e presi il cellulare.


𝑁𝑜𝑏𝑎𝑟𝑎♥︎

Yami è pronto il pranzo.

Vieni?

                                                                                   Yami

                                                            Non ho molta fame,
                                     dormo un pochino e se mi viene
                                            fame verrò a mangiare ;)

𝑁𝑜𝑏𝑎𝑟𝑎❤︎

Non ti senti bene?

È per Gojo sensei?

Sukuna x reader x GojoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora