Cap.10

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La mattina mi svegliai sdraiata su di lui.
Avevo la testa poggiata sulla sua pancia, vicina all'ombelico e il corpo in mezzo alle sue gambe mentre lui teneva una mano sulla mia schiena e l'altra sotto la sua testa mentre mi osservava.
Incrociai il suo sguardo e lui mi sorrise.
Per la situazione in cui mi trovavo iniziai ad arrossire  volendomi nascondere ma se mi fossi abbassata anche di poco mi sarei ritrovata poco sopra al suo membro e sarebbe stato ancora più imbarazzante di prima.
Così misi le mani sul materasso cercando di tirarmi sù ma quello che ottenni fu che il mio corpo si strusciò involontariamente sul suo, provocando un ghigno sul suo viso e un rossore ancora più forte sul mio.
Lo scavalcai rotolando fino alla fine del letto coprendomi il viso con le mani.
<<scusami>>
Lui venne verso di me poggiando la testa sul polso guardandomi sorridendo per il mio imbarazzo.
<<mi trattengo, tranquilla>>
Tolsi le mani dal mio viso lasciando che ci potessimo guardare negli occhi e questo sembrò per un attimo farlo sorridere ancora di più.

Deglutì la saliva tornando serio, per poi staccare il contatto visivo girando la testa dall'altro lato lasciando che cadesse sul cuscino, infilando le mani sotto a quest'ultimo.
Fece un lungo respiro, buttando l'aria fuori dalla bocca rumorosamente.

Mi alzai dal letto andando verso un cassetto, prendendo dei vestiti per l'allenamento mattutino.
Aprì il cassetto prendendo i vestiti e con la coda dell'occhio notai dallo specchio che Sukuna si era girato a vedere cosa stessi facendo.

Di sicuro non mi cambio qui.

Chiusi il cassetto entrando i bagno e una volta finito uscì, trovando al posto di Sukuna un Itadori appena sveglio.
<<~buon giorno Yami~>> mugugnò con la voce ancora impastata dal sonno.
<<Hey Itadori! Allora ieri con Nanami com'è andata?>>
<<molto bene. Nanami non è un tipo molto socievole ma siamo andati comunque d'accordo. Abbiamo scoperto che oltre ai tre cadaveri dei ragazzi, nel cinema quel giorno c'era anche un altro ragazzo che andava nella loro stessa scuola. Ora dobbiamo solo scoprire se è una specie di stregone o cosa e se è stato lui>>
<<beh mi fa piacere. Ora vado a fare colazione e appena riesco ti porto del cibo>>
<<Fantastico! Allora ci vediamo dopo Yami>>

Chiusi la porta dietro di me percorrendo i corridoi, spostai una ciocca ribelle dietro all'orecchio sentendo le voci dei presenti farsi sempre più nitide.
In quel momento mi fermai un attimo ricordandomi di Gojo sensei e di quello che era successo la serata scorsa.

Come mi devo comportare? Mi saluterà? Farà delle battute o si limiterà a sorridere come sempre?
Oh e c'è Nobara. Lei di sicuro sapendo l'accaduto ci lancerà qualche occhiata furbina.
Sarà imbarazzante cazzo

Conclusi i miei pensieri, arrivando nella sala e salutando i presenti, per poi dirigermi a prendere la mia colazione.
Uno scricchiolio dietro di me mi fece capire che qualcuno si era alzato dalla sua postazione, e i passi sempre più vicini non fecero che confermare che qualcuno si stava dirigendo proprio verso di me.

Ti prego fa che non sia Gojo, non Gojo sensei. Non venire qui

Delle delicate braccia si legarono alla mia vita e la leggera pressione della testa sulla schiena, con il delicato profumo di lavanda mi fecero tranquillizzare: Nobara.
Girai la testa nella sua direzione, accarezzandole i capelli mentre lei mi salutava gentilmente.
Presi la mia colazione e la ragazza mi accompagnò al tavolo.
<<manca sempre meno all'incontro di scambio>>
<<voi siete pronti?>>
<<tranquilla, Yami. Io e Megumi ce la caveremo, e poi abbiamo anche i senpai con noi>>
<<buon giorno!>>
<<buon giorno Gojo sensei>> salutò Megumi.
<<Yami dopo vorrei parlarti>> si rivolse a me il sensei.
<<oh, ok>>
Da sotto il tavolo Nobara mi tirò un piccolo calcetto facendomi girare verso di lei.
Eravamo entrambe sicure che volesse parlare dell'altra sera e che la ragazza avrebbe voluto sapere tutto in un secondo momento.

Sukuna x reader x GojoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora