51 Punto debole

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T/n pov
Da quel giorno, che pensai non sarebbe arrivato mai, passarono svariati giorni in cui Hawks non smise di trattarmi come sempre solo a causa del mio passato.
Pensavo che non sarebbe mai arrivato quel giorno, semplicemente perché già mi era ancora strano da digerire il fatto che non mi trovavo più in quell'orribile laboratorio dopo mesi.
Mi era strano anche il fatto di aver qualcuno per cui amare e dare la propria vita. Però ero felice.
Spensierata sul divano, osservavo dalla finestra la pioggia fitta. Hawks arrivò con un vassoio in metallo lucente in mano. Posizionò il vassoio davanti a me e si sdraiò dietro di me sul divano. Mi mise un braccio sul fianco per farmi avvicinare a lui e mi posizionò un bacio sulla tempia. Io presi la crêpes arrotolata e le diedi un morso. Mi stava per salire un conato di vomito, dunque misi giù la crêpes.
"Scusa, ma è tutto quello che posso fare"
"Tranquilla amore è già qualcosa"
Ultimamente non riuscivo a mangiare. Ammetto che ho sempre avuto problemi siccome quando ero in laboratorio ho passato tutti quegli anni senza cibo.
Però dalla mia parte avevo Hawks, che cercava sempre di aiutarmi.
Mi girai dalla sua parte così che fossimo faccia a faccia. Rabbrividii dal freddo.
"Hai freddo?"
"Lo sai che è il mio punto debole"
Stavo morendo di freddo.
"Alzati un attimo"
"Perché?"
Lo chiesi, ma lo feci comunque senza sapere la risposta, la quale si fece evidente dopo l'azione di Hawks.
Spostò la sua ala sinistra sul divano e mi invitò a sdraiarmi su di essa. Mi sdraiai e l'altra sua ala mi coprii sopra. Mi raggomitolai e mi avvicinai a Hawks. Cazzo era una torcia umana, un calorifero...qualsiasi cosa di caldo.
"Come fai ad essere così caldo?"
"Non lo so, però dicono che i maschi sono sempre caldi"
Poggiai le braccia sul suo petto e lo baciai sulle labbra, anch'esse calde. Iniziammo a metterci la lingua e ci fu qualche tirata di labbro, ciò fece gemere sia me che lui. Intrufolò la sua mano sotto la mia maglietta per i fianchi. All'inizio un po' tremolante e insicuro, poi tranquillo quando non sentii alcun tratto di paura da me. Ormai lo conoscevo; conoscevo sia lui che le sue mani.
Mi accarezzava i fianchi dolcemente e non si staccava dalle mie labbra. Un bacio caldo, lungo e che mi trasmetteva sicurezza, non desideravo altro.
"Mmm amore"
Si alzò e, senza fermare il nostro bacio, si posizionò in mezzo alle mie gambe, mettendo le braccia vicino alla mia testa. Dopo svariati minuti si staccò e ci guardammo negli occhi lucidi. Avevamo entrambi le guance arrossate e desiderosi di altro.
"Ti amo"
"Anche io"
Si riposizionò sulla mia destra e mi abbracciò.
Restammo a parlare del più e del meno, donandoci anche qualche bacio, per il resto delle seguenti 2 ore.
"Dove ti piacerebbe andare? C'è un posto che non hai mai visitato, no?"
"Beh si, praticamente tutti. Però in particolare mi piacerebbe vedere il mare"
"Perfetto, allora domani andiamo al mare"
"Eh cosa?"
"Si, domani andiamo al mare. Ho un posto segreto"
"Ok ahaha"

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T/n pov
Un'altra giornata era incominciata e, la prima cosa che mi venne in mente era: mare!
Finalmente dopo 18 anni di cella senza vedere la luce solare. Eravamo in macchina perché avevamo varie cose come i teli da portare, quindi non potevamo andare 'in volo'. Il viaggio durò 2 ore e durante il tragitto non feci altro che dormire.
"Siamo arrivati"
La voce di Hawks mi svegliò e scendemmo dalla macchina. Prendemmo le nostre borse dal bagagliaio e ci dirigemmo verso la spiaggia. Ero molto emozionata e avevo un sorriso stampato in volto, cosa che fece sorridere anche Hawks.

Angolo autrice
Scusate se la fine è strana, ma sinceramente non ho tutta sta voglia di scrivere ora 😅
Comunque grazie della lettura, spero che il capitolo vi sia piaciuto e alla prossimaaaaa

Vuoto (hawks x reader)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora