41 Centro commerciale

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T/n pov
L'aria fresca mattutina mi rinfrescava le narici e si scontrava dolcemente sulla mia pelle.
Erano le 10:53 ed ero appoggiata sulla finestra che osservavo il cielo chiaro con in mano una tazza di cappuccino che mi aveva fatto Hawks.
Rabbrividii inconsapevolmente al contatto che creò Hawks, posando la sua mano sulla mia pancia e restando dietro di me.
Mi lasciò qualche bacio sul collo creando una striscia e successivamente mi parlò:
"Come stai?"
"Bene, ora che ci sei tu. Tu come stai?"
"Io sempre bene, sempre"
"Beh beato te allora"
Ridemmo entrambi e finimmo velocemente di bere.
Mentre aiutavo Hawks a mettere via mi venne in mente una cosa.
Ieri mi aveva detto che oggi saremmo andati al centro commerciale a prendermi dei vestiti nuovi.
No. Ma tipo manco per sogno. Ci sarebbero state troppe persone e odiavo lo sguardo fisso su di me. Odiavo anche quando ci sono tante persone...anzi odiavo le persone e basta.
Però ieri mi aveva detto di non fare storie e che saremmo dovuti andare per forza. Ma io non volevo andare...
Non potevo dirglielo perché sarei risultata scortese, però magari lui si sarebbe dimenticato.
Infatti oggi non mi aveva ancora accennato questa cosa.
Poi non avevo bisogno di vestiti, potevo sempre usare i suoi...no ok mi servivano. Ma come potevo fare?? Non volevo dirglielo perché lui lo stava facendo per me e non potevo dirgli che detestavo i posti affollati. Semplicemente perché mi avrebbe preso per stupida. Probabilmente mi avrebbe detto che era una cazzata e non mi avrebbero fatto niente, però non era così semplice e magari lui non lo capiva.
Dio perché dovevi farmi tutte queste paranoie.
Dai magari si è sarebbe dimenticato...sì, si sarà sicuramente dimenticato-
"Ricordarti che oggi andiamo al centro commerciale"
Fantastico, perfetto, wow, incredibile.
Con che tempismo poi.
"A che ora andiamo?"
Ok farò finta che mi piaccia il fatto che ci andremo.
"Verso le 14, così mangiamo e andiamo"
"Ok..."
Lui mi osservò confuso per qualche secondo fino alla mia interruzione.
"Ma dobbiamo andarci per forza??"
"Ecco lo sapevo..."
Si mise a ridere. Ma io dico, COSA RIDI? È UNA COSA SERIA QUESTA NON VOGLIO ANDARE.
"...piccola ti ho già detto di non fare storie, anche perché ti servono quei vestiti"
Ci credete che in quel momento ho lasciato perdere la frase è mi sono concentrata sul quel fantastico "piccola" ? Certe volte mi prendevo troppo per piccole cose.
Capii che non potevo ribadire e quindi acconsentii in silenzio. In fondo Hawks lo faceva per il mio bene.

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Hawks pov
"Noooo T/n!!"
"Aspeeeee"
Pam.
Allora, ricapitolando.
Iniziai a prendere le padelle per cucinare e T/n sbucò da dietro il tavolo, tutta eccitata, chiedendomi cosa ci fosse da mangiare.
"Udon"
Le risposi, nel mentre lei si avvicinava a me.
Mi prese il braccio con le sue piccole manine e ci sennò un bacio.
"Posso aiutarti?"
"Sai cucinare?"
"Si!"
"Non l'hai mai fatto vero?"
"Già"
"Tranquilla faccio da solo"
"No ti aiuto"
E prese una padella.
"Come si fa?"
Scoppiai a ridere.
"Faccio io, solo fammi da assistente"
"Ok, ci mettiamo anche le uova sopra?"
"Le vuoi fatte in padella?"
"Siiii"
Ci mettemmo a lavoro e i due piatti iniziavano a venire molto bene. Fin quando...
T/n stava cuocendo le due uova sulla padella e appena finì venne da me. Con la padella in mano mi chiese che cosa avrebbe dovuto fare.
"Mettile sopra gli udon"
A fatica riuscì a staccare il primo uovo dalla padella e lo mise sugli udon. Il secondo piatto, invece, era più verso di me così lei si spostò, ma inciampò sui miei piedi e il suo gomito finì sul manico della padella.
Pam.
Tutti gli udon si scaraventarono sulla mia faccia.
Entrambi scoppiammo a ridere.
"Scusaaaa"
"Tranquilla, rifacciamoli"
"Nono ormai, non c'è bisogno posso anche farne a meno"
"No invece devi mangiare, T/n"
"Che succede? Come mai non vuoi più mangiare?"
"Beh, in realtà è complicato. Io non mangio quasi mai e quindi ho lo stomaco stretto"
"Sei sicura di non voler mangiare? Non voglio costringerti"
"Tranquillo tu mangia"
Mettemmo a posto e mi sedetti a mangiare.
Non potevo costringerla, ma non potevo nemmeno non farla mangiare.
Lei si sedette sulle mie gambe e io, con una mano mangiavo e con l'altra tenevo la vita di T/n.
Dopo un po' arrotolai gli udon alle bacchette e feci per darlo a T/n.
"Keigo, ti ho detto di no"
"Dai solo questo"
Lei lo mangiò e così smisi di chiedergliene altri.

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T/n pov
Erano quasi le 14 e ciò voleva dire che dovevamo andare al centro commerciale. Presi i pantaloni che mi diedero alla LoH  e una maglietta di Hawks.
Arrivai da Hawks, il quale indossava degli occhiali totalmente neri e ciò lo rendevano ancora più figo.
Stavo per sbavare.
Però la mia bava divenne maggiore quando vidi lui e la sua macchina, della quale non sapevo nemmeno l'esistenza, vicini.
Era una Lamborghini Huracán.
"A che ti serve un'auto quando hai le ali"
"Beh certe volte cerco di fare la persona normale"
In un lampo arrivammo al centro commerciale, dove incrociai come prima cosa gli sguardi della massa imponente di persone.
Oh no....

Angolo autrice
Weeee finalmente sono riuscita ad aggiornare!!
Grazie della pazienza che avete portato per questi giorni e spero che il capitolo vi sia piaciuto.
Grazie della lettura e alla prossimaaaaa

Vuoto (hawks x reader)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora