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SONIA
Sentii la sveglia, erano le 7 del mattino.
Dovevo partire.

Preparai la valigia con il necessario da portare via, feci una doccia per rinfrescarmi, mi vestii e andai da mio padre.

Lui era fuori a caricare le valigie in macchina, così posai anche la mia e partimmo.

Andammo verso l'aeroporto dove successivamente ci raggiunsero anche i ragazzi.

Erano tutti felici di partire e io lo ero per loro.
Sono una squadra fortissima, so che vinceranno!

Li salutai e loro ricambiarono, così andai da Ciro e Lorenzo, i miei preferiti.

Gli raccontai la mia paura di prendere l'aereo, sarebbe stata la mia prima volta e avevo un'ansia tremenda.

-Fidati Sonia non è niente, ci siamo noi con te- disse Ciro
-Ma sii, siediti accanto al finestrino e vedrai che ti passerà subito- disse poi Lorenzo
-Grazie ragazzi vi voglio bene-

E ci abbracciammo.

Sentimmo l'altoparlante avvisarci che l'aereo era arrivato e che dovevano andare.

Tremavo.

*E se vomito? se mi sento male? e se l'aereo cade?*
Tanti pensieri mi passavano per la testa in quel momento.

Salimmo sull'aereo e mio padre ci assegnò i posti.
Non era un semplice aereo, era un aereo privato, composto da cabine di due persone.

Lorenzo con Ciro
Nicolò con Giorgio

Ah io non ero con Nicolò...
Ci speravo, avremmo potuto passare del tempo assieme.

Lo vidi triste e lo consolai dicendo che ci saremmo visti appena atterrati.

Gianluigi con Leonardo
Andrea con Matteo
Sonia con Federico

Sonia con Fed-ASPETTA, COSA?!
Io e Federico in una cabina da soli per ore?
No non poteva essere!
È UN INCUBO LA MIA VITA

Ci guardammo per un secondo e andammo nella nostra cabina, la numero 14, proprio come la sua maglia.

Decisi di non parlare, c'era tanto imbarazzo tra noi, l'aria era molto tesa.

-Vorresti qualcosa da bere prima di partire?- disse lui guardandomi

-N-no- dissi tremando

-Perché stai tremando?-

-P-Perché ho p-paura- dissi impaurita

-Vuoi che venga lì accanto a te?-

-S-i per f-favore-

Venne accanto a me, profumava di ciliegia, e come sempre era bellissimo.
Posò il suo braccio attorno a me e mi strinse forte, stavo bene, ero più tranquilla.

-Tutto okay adesso?-

-Si, grazie Fede-

Sorrise e continuò a stringermi.
Quanto era carino.

Dopo poco che l'aereo decollò ci addormentammo abbracciati, era la sensazione più bella della mia vita.
In quel momento volevo solo stare lì per sempre.

with you || federico chiesa Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora