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SONIA
Decisi di andare a parlargli prima che fosse troppo tardi, non volevo illuderlo.

Bussai alla porta di camera sua e mi fece subito entrare.

-Ciao bellezza- mi disse

Non trovavo le parole per dirglielo.
Era la prima volta che mi capitava una cosa del genere.

-Nicolò ascolta io devo parlarti- gli dissi senza girarci attorno.

-Certo, dimmi tutto-
-Sei una persona speciale, mi hai dato tanto e te ne sono grata, però preferirei finirla qua- gli dissi tutto d'un fiato.

Lui mi guardò, ci rimase male si vide dai suoi occhi.

-C'è di mezzo un'altro?- mi chiese deluso
-No è che non me la sento, preferisco passare del tempo con me stessa e riflettere- mentii.

Non potevo dirgli ciò che stava succedendo.

Me ne andai e corsi a prepararmi.
Erano le 17:50 e alle 18:15 saremmo dovuti partire.

Mancava davvero poco.

Entrai in camera e c'erano Ciro e Fede che finivano di prendere le cose.

-Ragazzi spaccherete pure stasera-
-Solo perché ci sarai tu a farci il tifo- disse Ciro.

-Ti voglio bene- gli dissi e lo abbracciai.
-Anche io te ne voglio, tanto-

Poi andai da Federico e gli dissi di aver parlato con Nicolò.

-Gli hai parlato di noi?- mi chiese lui
-No, certo che no! Mi sentirei in colpa-

Lo guardai.

-Ora andiamo che dobbiamo partire- gli dissi prendendo la borsa.

-Prima dammi un bacio-

Mi avvicinai e lo baciai e poi ce ne andammo.

Mancava poco all'inizio della partita e i ragazzi erano molto agitati.

-State tranquilli, date il meglio di voi, come andrà andrà sarete sempre i migliori!- disse mio padre

Quanto ero fiera di loro e di mio padre.

Mi andai a sedere in panchina insieme a lui mentre i ragazzi si iniziarono a preparare per l'inizio della partita.

Cantarono l'inno e successivamente si posizionarono in campo fino a quando non fischiarono per annunciare l'inizio.

Sentivo delle tifose urlare "o chiesa sei bravissimo, quanto sei bello" dio quanto mi dava fastidio.
Avrei voluto baciarlo davanti a tutte loro.

Il primo tempo non sembrava andare bene fino a quando non segnò Locatelli al 26'.
Tutti iniziammo a urlare, e i tifosi erano super felici.

Il primo tempo finì 1-0 per noi.
Sembrava andare tutto bene per il momento.

I ragazzi vennero a bere e a fare una pausa quando sentimmo ancora le ragazze urlare.

Mi dava veramente fastidio.

Vidi federico mandargli un bacio.
Quanto avrei voluto esserci io.

Iniziò il secondo tempo.
I ragazzi erano stanchi ma dovevano continuare a dare il massimo.

I tifosi della Svizzera non sembravano essere felici da come giocava la loro squadra.
Effettivamente noi siamo migliori.

Al 52' di nuovo Locatelli segna.
Sembrava un sogno.

Si alzarono tutti ad urlare, pure mio padre, era stato bravissimo.
La svizzera si stava ormai rassegnando.

La partita stava quasi per finire, andava tutto a gonfie vele.

Vidi Lorenzo passare la palla a Fede.
Fede si avvicinò alla porta e la passò a Ciro.
Ciro fece l'ultimo goal.

IL MIO CIRUZZO ERA FORTISSIMO.
Mi guardò e urlò:

-Questo è per te-
Gli volevo davvero bene.

Mio padre fu felice per come stavano giocando.

La partita finì.
3-0 per noi.

I ragazzi corsero e i tifosi cantavano per loro.
Era tutto così magico!

Amavo stare negli stadi, soprattutto in questi momenti.

Ci abbracciamo tutti insieme.

-Siete stati bravissimi! Stasera andremo a festeggiare in qualche locale- disse mio padre.

Eravamo tutti entusiasti.

Tornammo in hotel per prepararci alla serata.
Corsi subito da Ciro ad abbracciarlo.

-Sei bravissimo-
-Piccolina, ti voglio bene-

Dopo circa un ora uscimmo e andammo al locale.
Era riservato solo per noi.

Ci sedemmo e i tavoli erano composti da 4 persone.

Io e Ciro ovviamente non potevamo stare lontani e si sedette accanto a me.
Vennero pure Fede e Nicolò.
Dio sarei stata in super imbarazzo.

Iniziammo a parlare fino a quando Ciro non propose di andare nella stanza sul retro per stare solo noi quattro.
Accettammo e andammo subito.

-Raga obbligo o verità? Ci state?- Propose Nicolò.
Tutti accettammo.

-Inizio io- disse Ciro.
E a chi poteva farlo se non a me?

-Sonia, obbligo o verità?-
-Verità- dissi, non avrei voluto avere inconvenienti.

-Ti piace qualcuno?-
Ovvio, tra tutte le domande la più banale.

-Si- mi limitai a dire.
Federico mi guardò insieme a Nicolò.
Era troppo imbarazzante.

Stava a me, ero indecisa.
-Federico obbligo o verità?-
-Obbligo-
-Lecca la guancia a Ciro-

Si alzò e lo fece.
Scoppiammo tutti a ridere, ci stavamo divertendo.

-Ciro, obbligo o verità?-
-Obbligo- rispose lui
-Urla a quella cameriera che è sexy-

Ma dai, che figuraccia avrebbe fatto.

-SEI SEXYYYYY- urlò ciro
-Effettivamente lo è- disse Federico.

Cosa?
Lo dice davanti a me?
Stiamo scherzando?
Dopo tutto quello che stava succedendo?

Lo guardai male.

-Ovviamente Sonia, obbligo o verità?-
-Obbligo-
-mmmhh interessante, bacia qualcuno in questa stanza, compresi i camerieri-

Bene, era il momento di vendicarsi.

Mi alzai e mi misi a cavalcioni su Nicolò e lo baciai.
Lo baciai con foga davanti a Federico.

Lui non disse niente, si alzò e andò via.

-Wow- disse Ciro.
-Fede ma dove stai andando?- urlò Nicolò.

Non rispose e se ne andò.
Forse avevo un pochino esagerato.

-

with you || federico chiesa Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora