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SONIA
Mi svegliai sentendo le urla dei ragazzi.

*POPOROPPOPOROPOOOOO*

Erano entusiasti di iniziare questi europei.

Fede era sempre addormentato e cercai di alzarmi senza svegliarlo, ma non ci riuscii.

-Non te ne andare- mi disse assonnato.

*Che tesoro* pensai guardandolo.

Era dolcissimo.
Aveva tutti i capelli scompigliati, la bocca spalancata e le sue mani cercavano le mie.

Insomma tutti vorrebbero essere al mio posto!

Non riuscii ad andarmene e mi sdraiai nuovamente accanto a lui.

Dormiva come un angelo.

-Mi dai un bacio prima della partita?- disse

*Starà sicuramente sognando*

Risi per ciò che stava dicendo.

-Non posso- risposi per scherzo

-Io però lo voglio-

Quanto era buffo!

Lo svegliai perché doveva prepararsi.

FEDERICO
Mi svegliò Sonia per l'orario.
LA PARTITA!

Avevo tanta ansia, però non facevo altro che pensare al sogno che feci.

Chiedevo un bacio a Sonia e finalmente successe.

Era solo un sogno però.

Mi alzai e mi preparai per l'inizio di questo lungo viaggio.

Siamo una bella squadra, ci vogliamo bene.
Speriamo di vincere!

SONIA
-Buongiorno fiorellino- gli dissi ridendo

Faceva troppo ridere!

-Mmm buongiorno- disse ancora addormentato

Dopo poco ci alzammo dal letto e ci preparammo.

Io mi misi la maglia dall'Italia e dei semplici jeans neri.

Lui aveva la sua maglia con il numero 14 e i pantaloni bianchi che gli mettevano a risalto il-

*SONIA MA COSA GUARDI, E COSA PENSI*

Arrossii e uscii dalla stanza facendo finta di niente.

Partimmo con un grande bus e arrivammo allo stadio.

I ragazzi erano gasati e prima di iniziare la partita mio padre li raccomandò di alcune cose.

Andai a salutare Nicolò, lui mi baciò e mi disse che sarei stata il suo portafortuna!

Quanto era dolce.
Però avrei voluto che me lo avesse detto Federico.

Uscimmo e tornammo in campo e come tradizione prima della partita urlammo:

*MERDA, MERDA, MERDA!*

-In bocca al lupo ragazzi, date il meglio- dissi io a loro

-FAI IL TIFO PER NOI- urlarono in coro

*Inizia la partita*

Cantammo assieme l'inno prima di iniziare.

L'ansia era tanta, i ragazzi stavano dando il meglio di loro.

Padroneggiavano la palla molto bene.

Mio padre era un bravo mister!

Il primo tempo finì 0-0
Non avrei perso le speranze!
Credevo in loro più di chiunque altro.

with you || federico chiesa Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora