Capitolo 4

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Passo il sabato a lavorare e alla sera resto a casa a guardare un film da netflix, la domenica mattina sono di turno al bar mentre nel pomeriggio Emily mi obbliga ad andare con lei a fare shopping visto che ha il giorno libero dal lavoro.

Trova molti vestiti carini e mi costringe a prenderne qualcuno anche per me, in quel momento mi sono resa conto che era molto tempo che non trascorrevamo un pomeriggio così, mi era mancato.

Senza rendermene conto arriva lunedì, così alle otto precise mi ritrovo nello spogliatoio del bar di Murphy a mettermi la divisa. La mattinata passa tranquillamente tra servire ai clienti abituali e ai turisti che si trovano qua a Londra per visitare questa città. A proposito di visitare questa città, non ho sentito Jack in questi giorni e questa pausa da lui mi ha concesso di schiarirmi le idee su quello che è successo l'ultima volta e su cosa ho provato.

Verso le undici e mezza sento la porta del locale aprirsi, quando alzo lo sguardo vedo venire nella mia direzione lo spilungone dagli occhi verdi smeraldo con un sorriso dolce che gli fa comparire le fossette sulle guance.

-Buongiorno Gwen- mi saluta appena raggiunge il bancone.

-Ciao Jack. Io finisco tra circa mezz'ora, vuoi qualcosa nel frattempo?-

Dopo avermi detto la sua ordinazione mi metto al lavoro e gli porto un succo all'albicocca.

Mentre mi aspetta noto che parla con il mio capo, il quale nel frattempo sposta lo sguardo in continuazione tra Jack e me con un sorriso malizioso.

Finito il turno e dopo essermi cambiata salutiamo entrambi Murphy e ci dirigiamo fuori dal locale mentre mi sta dicendo che la pizzeria in cui stiamo andando a mangiare è molto vicina al bar in cui lavoro e che quindi andremo a piedi.

In effetti è molto vicina perché in neanche dieci minuti siamo arrivati.

Entriamo e ci sediamo ad un tavolo per due, subito arriva un cameriere a prendere le nostre ordinazioni.

Mentre aspettiamo le nostre pizze mi chiede come è andata la mattinata al lavoro.

-È andato tutto bene ma secondo me siamo troppo pochi per gestire tutta quella clientela- gli risposi. Gli altri due camerieri che lavorano con me mi hanno detto che da un paio di settimane la clientela è aumentata parecchio e che anche secondo loro non possiamo gestirla tutta in solo tre persone più Murphy che però non sta sempre al bar ma spesso è nel suo studio a gestire la situazione burocratica e finanziaria.

-Hai provato a parlarne con Murphy?-

-Ne abbiamo parlato proprio ieri e mi ha detto che se ne è accorto anche lui e che sta cercando di trovare un'altra persona-.

In quel momento arrivano le nostre ordinazioni e iniziamo a mangiare, nel mentre decido di chiedergli come procede la scrittura del suo nuovo libro.

-Sta andando bene, ho avuto proprio stamattina un incontro con la mia casa editrice, ma non ti dirò niente ancora quindi è inutile che mi fai domande-

A quel punto faccio una faccia imbronciata che a quanto pare Jack ritiene buffa visto che scoppia in una risata fragorosa che però riesce a togliermi un sorrisino.

Continuiamo a mangiare e a bere le nostre coca cole e finito di pranzare andiamo a pagare; per il conto questa volta ci penso io visto che venerdì ha pagato lui.

-Allora finalmente adesso ti porto a vedere la città, anche se non ti farò vedere tutto per due motivi- mi dice mentre usciamo dalla pizzeria, -il primo è che non ne abbiamo il tempo e il secondo è che molte cose sono più belle viste di sera-.

I lost my mindDove le storie prendono vita. Scoprilo ora