Ero semplicemente io, Emily.

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Ero semplicemente io, Emily, una semplice bambina a cui piaceva imparare, una bambina che non vedeva l'ora di andare a scuola, una bambina che non farà una bella fine, una bambina alla quale sta per cambiare la vita.

Era il mio primo giorno di scuola, avevo scelto accuratamente i vestiti insieme a mia madre, era importante come mi sarei presentata al mio primo giorno in prima elementare. Avevo scelto un vestitino rosa, abbinato al cerchietto con un fiocco dello stesso colore, anche lo zainetto era del medesimo colore insieme alle scarpette. Il rosa era il mio colore preferito.

"Emily! Vieni a fare colazione!" Mi urlò mia madre dal piano di sotto ed io corsi immediatamente dal mio amato cibo, era la cosa che più mi piaceva fare, una bella mangiata. Intanto che facevo colazione mia madre aveva messo i cartoni, i miei preferiti. "Muoviti sennò facciamo tardi" disse notando la mia lentezza nel bere il mio latte.

Appena arrivai a scuola notai un bambino in particolare, aveva i capelli neri e probabilmente uno dei suoi genitori era pakistano, dovevo ammettere che era davvero carino. Emily, no. E invece si. "Andiamo nella tua classe" mi sorrise mia madre. Entrammo in un'aula, c'era scritto 1B, sui banchi c'erano tutti i nomi ed io mi sedetti proprio al banco con il mio nome, ci buttai lo zainetto con poca delicatezza e mi misi sulla sedia. Notai che di fianco a me c'era il nome di un certo "Zayn", non vedevo l'ora di conoscerlo, magari sarebbe diventato mio amico. Magari. "Io vado tesoro, ci vediamo dopo, fai la brava e non far arrabbiare le maestre" mi salutò con un bacio sulla fronte ed io ricambiai con la mano. Mi sorpresi vedendo che il mio vicino di banco era proprio il bambino che avevo visto fuori. Provai a salutarlo, ma lui non mi rivolse nemmeno uno sguardo.

Ero semplicemente io, Emily. Una bambina sempre vivace, una bambina che sorrideva sempre, una bambina che non pensava mai a cose negative, una bambina con tanta voglia di vivere e di ridere.

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