5. Dumb

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Mi svegliai di soprassalto. Cos'era successo? Era scoppiata una bomba in casa? Mi girai per vedere l'ora sull'orologio che avevo sul comodino e mi ritrovai con il fondo schiena attaccato a terra seguito da un dolore atroce.

- Cazzo! – imprecai. Dove diavolo mi trovavo? Mi stropicciai gli occhi gonfi di sonno e realizzai che mi trovavo a casa di Michael Clifford.

- Sicuro di aver seguito tutti i passi? – domandò la voce di Luke. Cos'avevano combinato? Sbadigliai sommessamente e mi alzai da terra.

- Sì. Tu hai messo il timer in modo corretto? – chiese Ashton. Entrai in cucina e mi trovai tutti e quattro i ragazzi fissare il fornello. Mi avvicinai a passi felpati, mentre loro mi davano ancora la schiena. Una puzza di bruciato mi invase le narici ed io non riuscivo a vedere cosa stessero guardando, poiché mi coprivano la visuale.

- Cosa avete combinato? – volli sapere alla fine, stanca di non riuscire a vedere. I ragazzi sobbalzarono spaventati al suono della mia voce.

- Volevi partecipare al nostro funerale, Lee? – esclamò Irwin portandosi una mano sul cuore. Gli altri mi guardavano con occhi stralunati, prima di calmarsi.

- Volete farmi vedere invece cosa avete fatto? Io pensavo che fosse scoppiata una bomba! -. Ma loro rimasero fermi, oscurandomi la visuale.

- Mia madre ci ammazza quando torna. – si lamentò Michael dando una rapida occhiata alle spalle. Potevo immaginare che avessero tentato di improvvisarsi Gordon Ramsay.

- Mike, solo perché ti chiami come uno dei migliori chef del mondo, non vuol dire che tu lo sia. – sospirai. – Ora fatemi vedere. –

E come Mosè divise le acque del mar Rosso, i quattro si divisero.

- Cioè... Sì, insomma. Sarebbe potuto succedere di peggio. – azzardò Calum. Sgranai gli occhi.

- Peggio di così? – feci incredula, indicando il fornello. – Cosa diavolo è quella roba? –

- Teoricamente sarebbe dovuta essere la colazione. – mugugnò Ashton. Aprii la bocca scioccata. Qualunque cosa fosse stata in precedenza, ora era carbonizzata. Il fornello che prima della loro prova di cucina era lindo, ora era completamente incrostato e da una pentola usciva del fumo.

- E ditemi, cosa stavate cercando di preparare? Un soufflé?! –

- Veramente noi... - cercò di dire Luke, ma richiuse la bocca arrossendo.

- Cercavamo di fare della uova strapazzate. – sospirò Michael. Non sapevo se scoppiare a ridere o a piangere in quel momento. Optai per la terza scelta: calmarmi. Presi un respiro profondo.

- Volevamo solo cercare di essere carini con voi. – si difese Calum. – Avevamo pensato di portarvi la colazione a letto, prima che vi svegliaste. –

- Abbiamo pure messo la sveglia alle sette del mattino per prepararvi la colazione. – disse Michael sfoderando uno sguardo da cucciolo bastonato. Rimasi a fissarli qualche secondo impietrita, per poi sciogliermi in un sorriso.

- Vi siete svegliati alle sette solo per prepararci la colazione? – domandai ridendo.

- Volevamo farci perdonare per essere stati degli incoscienti ieri... qualunque cosa abbiamo fatto. – disse Calum. Mi accigliai.

- Mi state dicendo che non vi ricordate cosa è successo ieri? – feci allibita. Mike e Luke si passarono una mano tra i capelli, scompigliandoli, Hood si grattò la nuca imbarazzato, mentre Ashton iniziò a battere il piede a terra innervosito. Questo è il colmo! – Ok, vi rinfresco la memoria. Iniziamo da te Hood! Allora, hai vomitato addosso a Brigitte e poi mi hai dato della pessima guidatrice per motivare il tuo gesto. Tu Hemmings, sei stato il più incosciente di tutti! Diciotto anni buttati tutti nel cesso in una sola notte, perché non sai contenerti! Neanche riuscivi a stare in piedi e non sei esattamente un peso piuma. Clifford, dovresti cucirti la bocca da ubriaco! Qualunque cosa tu abbia detto a mia sorella, beh, non voglio nemmeno saperla! Dopo che le hai parlato, ha preso le distanze da te. Infine Irwin, ora capisco perché hai fatto il gentile e tutto con me, eri mezzo stordito, non credo nemmeno tu ricordi una singola parola che ti ho detto. Ti rinfresco la memoria! Odio quando ti sbronzi da far schifo! –

69 Things That I Hate About You || Ashton IrwinDove le storie prendono vita. Scoprilo ora