<<Allora, come è andato il tuo primo giorno di scuola?>> chiedo a Dylan mentre passeggiamo per tornare a casa<<Bene, ho fatto amicizia con quasi tutti, eccetto una bambina...>> mi risponde lui
<<Come mai?>>
<<Non lo so. Io provavo a parlarle ma lei si allontanava, poi tutti hanno iniziato a prenderla in giro e così è andata in bagno a piangere per quasi tutta la lezione.>>
<<Che strano. Domani prova a parlarle di nuovo, sta vicino a lei e se vedi che non vuole, dillo a me che provo ad aiutarti. Magari ci posso parlare così capisco cosa ha.>>
<<Grazie sorellona>> mi dice con una vocina molto tenera.
<<Prego amore. Il resto tutto ok? Hai avuto qualche attacco d'asma oppure è andato tutto bene?>> gli chiedo un po' preoccupata
<<Tutto bene. Oggi la maestra ci ha dato una lista per comprare tutto il materiale scolastico. Ha detto che dobbiamo comprare delle foderine per quaderni di colori diversi per distinguere le varie materie>>
<<Dopo pranzo allora le andiamo a comprare e poi andiamo al parco a prendere un gelato va bene?>>
<<Si è perfetto!>> mi risponde tutto contento
Nel frattempo siamo arrivati davanti a casa nostra e appena entriamo un odore molto piacevole invade le mie narici. Lo riconosco subito, mamma sta facendo la lasagna! Vedo Dylan correre lanciando lo zaino a terra, si aggrappa alla gamba di papà, essendo troppo basso, si fa prendere in braccio per dare un bacio alla sua mamma e poi si siede a tavola aspettando con impazienza la sua porzione gigante di lasagna.
Io in tutto ciò, rido a crepapelle e subito dopo, vado a salutare i miei genitori.
Finito il pranzo Dylan mi salta in braccio chiedendomi di andare a comprare il materiale per la scuola e di andare al parco a prendere un gelato. Poiché glielo avevo promesso prima, decido di portarlo nella cartoleria vicino casa nostra e dopo aver comprato tutto l'occorrente ci avviamo verso l' East Rock Park. Dovremmo prendere l'autobus e così con un po' di paura ci entro. Sono claustrofobica dall'incidente dei mie genitori biologi, per questo evito sempre di prendere i mezzi o la macchina. Ho paura perché ogni volta che sono chiusa in una stanza o che salgo su una macchina, mi ritorna in mente tutto l' accaduto. Il treno, la metro e l'autobus sono gli unici mezzi che prendo, mi fanno sentire più sicura.
Sento Dylan scuotermi, ovviamente mi sono di nuovo persa tra i miei pensieri e non mi sono accorta di essere arrivata. Vedo Dylan correre libero e felice e di conseguenza sono felice anche io. La sua felicità è tutto per me, pagherei oro per vedere ogni giorno quel sorriso che ha ora sulle sue labbra, infatti quando piange mi sento molto triste anche io, per me lui è tutto, darei la vita per mio fratello...
<<Corri corri! Allie là c'è il signore che vende il gelato! Andiamo a prenderlo! Veloce!>> mi urla
<<Arrivo subito! Intanto scegli i gusti!>> gli dico io sorridendo
<<Ho scelto! Tu che gusto vuoi?>>
<<Prendo solo un gusto, una cono piccolo con la crema>>
<<Ok!>> mi risponde lui
Prendiamo così i nostri gelati e pago. Lui essendo piccolino e non riuscendo a mangiare bene il quello sul cono, ha preso una coppetta cioccolato e fragola. Per fortuna che abbiamo preso dei fazzoletti perché lui si sporca subito tutta la bocca.
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𝐼𝑛 𝑠𝑝𝑖𝑡𝑒 𝑜𝑓 𝑒𝑣𝑒𝑟𝑦𝑡ℎ𝑖𝑛𝑔
ChickLitAllie De Santis è una ragazza di origini italiane che con il suo fratellino Dylan vive in orfanotrofio a seguito della morte dei suoi genitori. Con il passare degli anni vengono adottati da Liam e Layla Wilson, bisognosi di dare e ricevere amore. Al...