<<Mi sembra un'ingiustizia fare questo corso di ginnastica oggi pomeriggio!>> mi urlo nell'orecchio Olivia.<<Anche secondo me, ma non mi urlare nell'orecchio, sai non sono ancora sorda...>>
<<Ahah divertente>> mi diede una spinta sulla spalla per giocare e così me la toccai fingendo un espressione sofferente per poi scoppiare a ridere.
<< Se vogliamo alzare i voti dobbiamo partecipare, cosa saranno mai delle lezioni di ginnastica ogni mercoledì? Preferivi fare parte del corso della scienza del benessere? Questa era l'opzione migliore, poi ho sentito ci sarà un buon professore che ci affiancherà specialmente in caso di bisogno.>>
Le spiego mentre camminiamo per i corridoi della Yale
<<Speriamo che oltre ad essere bravo sia anche carino>> mi fa l'occhiolino. Non mi fa rispondere perché continua il suo "discorso"
<<Comunque è importante la ricerca della felicità riguardo il discorso della scienza del benessere >>
<<Non credo molto a queste cose...>>
<<Là ci sono Lucas e Mason, ho intravisto le teste in mezzo a tutti questi studenti. C'è qualcosa tra te e Lucas?>> cambio discorso per evitare domande sul mio passato, non voglio rovinarmi questa giornata.
<<Lui vorrebbe, io non lo so.>>
<<Perché?>> chiedo innocentemente <<cosa c'è di male nell' avere una relazione con lui? Non mi sembra un brutto ragazzo anzi, è anche simpatico>>
<<Il problema è che...>> Viene interrotta dalle voci di Mason e Lucas che ci vengono incontro per andare a pranzare insieme nella mensa della scuola.
<<Ne parliamo dopo>> le faccio l'occhiolino e ci avviciniamo ai ragazzi.
Subito Mason mi mette un braccio attorno alle spalle. Io gli sorrido anche se non mi sento molto a mio agio.
<<Che si dice di nuovo?>> mi chiede guardandomi negli occhi. Arrossisco e abbasso la testa. Non sono abituata a tenere un contatto visivo con qualcuno, specialmente se non conosco la persona che mi sta guardando.
<<Niente di che>> mi metto una ciocca di capelli dietro l'orecchio e continuiamo a camminare. Con la coda nell'occhio vedo Lucas e Olivia scambiarsi qualche parola anche se specialmente lui, è molto in imbarazzo. È molto simile a me caratterialmente, forse anche per questo vado d'accordo con lui.
Andiamo verso la mensa e appena entriamo ci sediamo nei tavoli infondo cosicché nessuno ci possa disturbare.
<<Allie, ho sentito che oggi fanno il sugo alla bolognese. Me ne prendi un po'? Io intanto tengo i posti.>> annuisco alzandomi distrattamente e appena mi giro per camminare vado addosso a qualcuno e cado a terra.
Alzo la testa e lo vedo, Isaac.
Ci sono rimasta male per il suo comportamento di ieri così decido di chiedere scusa velocemente e vado a fare la fila per prendere da mangiare, senza aspettare una sua risposta.Da lontano però vedo Mason e lui dirsi qualcosa di incomprensibile per me. Decido di rigirarmi e di farmi gli affari miei, so che ad Isaac da fastidio quando qualcuno si intromette nella sua vita in generale, così evito. Voglio parlarci il meno possibile.
Sento una presenza dietro di me. Così prima ancora di girarmi capisco che è Mason, visto che inizia a parlarmi.
<<Allie, ti sei fatta male prima? Stai bene?>> mi chiede preoccupato dandomi una leggera carezza sulla guancia
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𝐼𝑛 𝑠𝑝𝑖𝑡𝑒 𝑜𝑓 𝑒𝑣𝑒𝑟𝑦𝑡ℎ𝑖𝑛𝑔
ChickLitAllie De Santis è una ragazza di origini italiane che con il suo fratellino Dylan vive in orfanotrofio a seguito della morte dei suoi genitori. Con il passare degli anni vengono adottati da Liam e Layla Wilson, bisognosi di dare e ricevere amore. Al...