Capitolo XII

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<<Ma come, non ci sei nemmeno oggi?>> mi chiese Jade vedendomi andare dalla parte opposta del club.

<<Già, mi dispiace ma oggi non ci posso proprio essere>> le dissi dispiaciuta.

<<Okay, capisco. Allora ci vediamo domani a lezione>> sospirò.

<<Va bene e poi dimmi come sono andati gli allenamenti!>> esclamai allontanandomi e salutandola con la mano.

Quel giorno non mi recai nemmeno agli allenamenti dell'Alpine, poiché, dopo essere passata da casa a cambiarmi con la vecchia divisa di Caleb, raggiunsi la Steal Tower per allenarmi.

Feci un piccolo riscaldamento veloce e poi iniziai subito a cercare di fermare il copertone.

<<Allora? Mark mi ha detto che ti ha allenato come portiere>> disse una voce da dietro distraendomi, mossa che mi costò un copertone in pieno viso.

<<Oh mio dio! Yumi, stai bene?>> mi accorse Caleb ispezionandomi la faccia.

<<Potevi non spaventarmi cosí! Hai visto che é successo?!>> esclamai coprendo la fronte dolorante.

<<E io cosa ne potevo sapere che ti saresti distratta!>> ribatté.

Sospirai pesantemente per la stupidità di Caleb e mi misi seduta a gambe incrociate per bere un sorso d'acqua.

<<Quindi? Perché sei qua?>> chiesi.

<<Per vedere come stessero andando gli allenamenti>> mi rispose.

<<Mh capisco... Ora vattene>> dissi svogliatamente verso di lui.

<<Eh?! Per quale motivo?!>> esclamò stizzito.

<<Perché non mi sei utile>> continuai con tono svogliato.

<<Io sono utile eccome!>> continuò urlando.

<<Cosa potrebbe mai fare un centrocampista come te per aiutarmi?>> chiesi.

<<Para i miei tiri!>> si alzò di scatto.

Ci pensai un po' su mentre mi tenevo il mento tra le mani e guardavo l'orizzonte.

<<Va bene allora. Però ho bisogno di un paio di guanti, le mie mani ne stanno risentendo per tutte le botte prese con il copertone>> dissi facendogli vedere i palmi.

Subito Caleb mi prese per il polso tirandomi in piedi e poi trascinandomi giù per la collina.

<<Non ci resta altro che andare a comprarli>> disse.

...

Continuavo a osservare i guanti che avevo addosso: erano bianchi e blu, mi calzavano a pennello,fasciandomi bene le dita e i polsi.

<<Pensi di stare ad ammirare le tue mani ancora per un po'? Oppure vuoi parare i miei tiri?>> mi domandò ironico Caleb.

Alzai lo sguardo verso di lui facendogli una linguaccia e poi corsi verso la rete, posizionandomi tra i pali.

<<Direi di cominciare con dei tiri semplici senza alcuna tecnica speciale>> mi urlò.

Annuii e mi misi in posizione.

...

Stava ormai tramontano il sole, io ero piena di fango ovunque ed ero appena stata scaraventata, per l'ennesima volta, a terra per colpa di una delle tecniche di Caleb.

Rimasi con la schiena sul prato per riprendere fiato e chiusi gli occhi.

<<Direi che per oggi può bastare, vero Caleb?>> dissi tra un respiro e l'altro.

Anche Solo Per Un Minuto - Inazuma Eleven GoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora